03 comunic / libere /1 - Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed ...
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G Ital M<strong>ed</strong> Lav Erg 20<strong>03</strong>; 25:3 Suppl COMUNICAZIONI - TEMI LIBERI<br />
www.gimle.fsm.it 187<br />
Lo stu<strong>di</strong>o si sta conducendo nella provincia <strong>di</strong> Ragusa e nei comuni<br />
sud orientali <strong>del</strong>la provincia <strong>di</strong> Siracusa per le seguenti ragioni:<br />
1. Aree coperte dal Registro Siciliano Malformazioni Congenite<br />
(ISMAC) dal 1992.<br />
2. Alto tasso <strong>di</strong> natalità generale.<br />
3. Incidenza alla nascita <strong>del</strong>le malformazioni selezionate leggermente<br />
più alta <strong>del</strong>l’incidenza me<strong>di</strong>a nazionale.<br />
4. Alta percentuale <strong>di</strong> popolazione potenzialmente esposta (agricoltura<br />
intensiva, serricoltura).<br />
Il periodo <strong>di</strong> riferimento definito per lo stu<strong>di</strong>o sono gli anni compresi<br />
tra il 1998 e il 2002.<br />
I CASI sono stati definiti come: “tutti i nati con una <strong>del</strong>le malformazioni<br />
selezionate, presenti in forma isolata, escluse le con<strong>di</strong>zioni ad eziologia<br />
ere<strong>di</strong>taria nota, e le forme multiple e\o presenti nell’ambito <strong>di</strong> una<br />
sindrome (forme sindromiche)”. Il gruppo <strong>di</strong> CONTROLLO è invece costituito<br />
per ciascun caso reclutato da “due bambini nati senza <strong>di</strong>fetti congeniti<br />
appaiati a ciascun caso per: sesso, comune <strong>di</strong> residenza anagrafica,<br />
epoca <strong>del</strong>la nascita”.<br />
Per la ricerca <strong>del</strong>la casistica ci siamo avvalsi sia <strong>del</strong> Registro Siciliano<br />
<strong>del</strong>le Malformazioni Congenite, e soprattutto <strong>del</strong>la collaborazione dei<br />
Pe<strong>di</strong>atri <strong>di</strong> Base che operano sul territorio. Questo è stato possibile proprio<br />
in relazione alla tipologia <strong>del</strong>le MC selezionate; si tratta infatti <strong>di</strong><br />
malformazioni che non vengono solitamente <strong>di</strong>agnosticate in fase gestazionale<br />
e non hanno un impatto importante sulla sopravvivenza <strong>del</strong> feto,<br />
pertanto si tratta <strong>di</strong> gravidanze che esitano sempre in una nascita e non<br />
vanno incontro ad interruzioni volontarie <strong>del</strong>la gravidanza. Considerando<br />
l’obbligo <strong>di</strong> iscrizione per l’assistenza pe<strong>di</strong>atrica, i me<strong>di</strong>ci pe<strong>di</strong>atri ci permettono<br />
così <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare, non solo i Casi già notificati all’ISMAC dagli<br />
osp<strong>ed</strong>ali, ma anche tutti quei Casi che sfuggono in questa fase o per<br />
mancata notifica, o perché forme malformative lievi e sfumate che possono<br />
passare inosservate durante la prima visita pe<strong>di</strong>atrica osp<strong>ed</strong>aliera.<br />
I pe<strong>di</strong>atri svolgono un ruolo centrale anche nella definizione <strong>del</strong><br />
gruppo <strong>di</strong> controllo. Infatti per ogni CASO in<strong>di</strong>viduato tra i propri assistiti,<br />
devono accoppiare 2 bambini <strong>del</strong>lo stesso sesso <strong>del</strong> CASO quali<br />
CONTROLLI secondo uno dei seguenti criteri <strong>di</strong> casualità:<br />
• Estraendo dall’elenco dei propri assistiti seguendo l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> nascita,<br />
i due nati successivamente al CASO.<br />
• Estraendo dall’elenco dei propri assistiti seguendo l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> nascita,<br />
il bambino nato prima <strong>del</strong> CASO in<strong>di</strong>viduato e quello nato successivamente<br />
al CASO.<br />
I dati sono raccolti con l’impiego <strong>di</strong> sch<strong>ed</strong>e <strong>di</strong> rilevazione in<strong>di</strong>viduali<br />
sottoforma <strong>di</strong> un QUESTIONARIO SOMMINISTRATO quale strumento<br />
operativo <strong>di</strong> indagine.<br />
Il Questionario verrà somministrato a circa 300 famiglie. Considerando<br />
infatti un limite fiduciario <strong>del</strong> 95% (errore <strong>di</strong> primo tipo α=0.05),<br />
una potenza <strong>del</strong>l’80% (errore <strong>di</strong> secondo tipo β=0.20), selezionando 2<br />
controlli per ciascun caso e prev<strong>ed</strong>endo una frequenza <strong>del</strong> fattore <strong>di</strong> rischio<br />
nella popolazione generale <strong>di</strong> 0.07, e un Odd Ratio <strong>di</strong> 1.5, saranno<br />
necessari circa 100 casi e 200 controlli. La numerosità iniziale <strong>del</strong>la popolazione<br />
<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o sarà quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> circa 150 CASI e 300 CONTROLLI,<br />
questi numeri dovrebbero garantire il raggiungimento <strong>del</strong>l’obiettivo, considerando<br />
sia la non completa copertura <strong>del</strong>le nascite sia i possibili rifiuti<br />
o il non reperimento <strong>di</strong> casistica.<br />
Il questionario viene somministrato attraverso intervista personale<br />
alla presenza <strong>di</strong> entrambi i genitori, o se questo non è possibile, <strong>del</strong>la sola<br />
madre. In quest’ultimo caso alla madre viene richiesto <strong>di</strong> fornire dati<br />
relativi al marito.<br />
L’intervista viene condotta presso le strutture sanitarie dei Pe<strong>di</strong>atri <strong>di</strong><br />
Base <strong>di</strong> riferimento. Per i soggetti dove questo non è possibile l’intervista<br />
viene effettuata a domicilio. In tal caso il me<strong>di</strong>co pe<strong>di</strong>atra avvisa i soggetti<br />
interessati <strong>del</strong> progetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per cui sono stati reclutati, chi<strong>ed</strong>endo<br />
loro il permesso per l’intervista domiciliare.<br />
I dati raccolti dal formato cartaceo <strong>del</strong> questionario verranno trasferiti<br />
in un Database elettronico per permettere la successiva fase <strong>di</strong> analisi<br />
che avverrà secondo l’approccio <strong>del</strong>lo stu<strong>di</strong>o caso-controllo con proc<strong>ed</strong>ura<br />
<strong>di</strong> “matching”, confrontando la frequenza dei fattori <strong>di</strong> rischio ipotizzati<br />
tra “casi” e “non casi”.<br />
Attraverso la stima dei rischi relativi (OR) associati a specifiche<br />
esposizioni parentali (<strong>di</strong>scriminando tra <strong>di</strong>fferenti livelli <strong>di</strong> esposizione a<br />
sostanze ad azione EDCs) si stimerà l’incremento <strong>del</strong>la probabilità <strong>di</strong> trovare<br />
MC tra casi esposti rispetto a controlli non esposti.<br />
Le variabili alle quali verrà data particolare attenzione saranno quelle<br />
relative a:<br />
1 - Potenziali fattori <strong>di</strong> confon<strong>di</strong>mento<br />
2 - Prossimità <strong>del</strong>l’abitazione a siti potenzialmente inquinanti<br />
3 - Storia lavorativa e Mansioni occupazionali dei genitori<br />
In particolare si cercherà <strong>di</strong> risalire al possibile contatto o impiego ad<br />
EDCs <strong>del</strong> padre e <strong>del</strong>la madre in perio<strong>di</strong> precisi <strong>del</strong>la gravidanza: ARP<br />
(Acute Risk Period) 3 mesi prima <strong>del</strong> concepimento e 3 mesi dopo.<br />
Impatto dei risultati conseguiti nel contesto scientifico nazionale <strong>ed</strong> internazionale<br />
I risultati <strong>di</strong> questa ricerca potranno avere rilevanza nella comprensione<br />
<strong>del</strong> rapporto tra esposizione parentali a EDCs ambientali e le<br />
malformazioni congenite, considerate almeno in parte, dovute a <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni<br />
endocrini. Il monitoraggio <strong>di</strong> un gruppo selezionato <strong>di</strong> malformazioni<br />
potrebbe infatti rappresentare una precoce spia <strong>di</strong> squilibri ormonali e alterazioni<br />
<strong>del</strong>le funzioni riproduttive, nell’ambito <strong>del</strong>la sorveglianza <strong>del</strong>le<br />
popolazioni potenzialmente esposte.<br />
Inoltre, da un punto <strong>di</strong> vista <strong>del</strong>la prevenzione, la comprensione <strong>del</strong><br />
ruolo degli EDCs ambientali sulla salute umana <strong>ed</strong> in particolare riproduttiva,<br />
permetterà alle autorità competenti azioni mirate alla regolamentazione<br />
<strong>del</strong>le sostanze chimiche con sospetta azione <strong>di</strong> interferenza endocrina<br />
a tutela <strong>del</strong>la salute umana.