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COMUNICAZIONI - TEMI LIBERI G Ital Med Lav Erg 2003; 25:3 Suppl
196 www.gimle.fsm.it
C.R.N. Corrao 1 , A. Luzi, G. Marini
Infortuni nel personale d’autoambulanza: aspetti epidemiologici
1 Dipartimento di Medicina Sperimentale e Patologia dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
RIASSUNTO. È stata effettuata una stima quantitativa degli
infortuni occorsi in quattro anni in un gruppo di 824 addetti.
L’evidenza di una quota significativa (30,1%) di infortuni da
incidente stradale, suggerisce l’opportunità di azioni
preventive mirate alla corretta manutenzione
dell’autoambulanza, al controllo delle condizioni di comfort
ambientale, all’organizzazione del lavoro e soprattutto
all’individuazione di condizioni in grado di ridurre
l’attenzione e la concentrazione, come l’uso di alcool e di altre
sostanze.
Parole chiave: infortuni, autisti di autoambulanza, aspetti
epidemiologici.
ABSTRACT. www.gimle.fsm.it
ACCIDENTS IN AMBULANCE EMPLOYEES: EPIDEMIOLOGICAL ASPECTS.
The accidents have been esteemed that are verified in four years
in a group of 824 employees.The study has underlined a
meaningful percentage (30,1%) of road accidents. This suggests
the opportunity of contemplate preventive actions: corrected
maintenance of the ambulance, control of the conditions of
environmental comfort, organization of the job, individualization
of conditions that reduces the attention and the concentration, as
the use of alcohol and of other substances.
Key words: accidents, ambulance employees, epidemiological
aspects.
Introduzione e scopo dello studio
Nel settore sanitario gli infortuni denunciati nel nostro paese evidenziano
negli ultimi anni un vistoso trend, attestandosi nel 2002 all’11% del
totale degli infortuni denunciati (4). A fronte dell’interesse suscitato dal
fenomeno infortunistico in tale settore, testimoniato dai numerosi studi
effettuati su lavoratori ospedalieri, è evidente viceversa una marcata carenza
con riferimento al personale d’autoambulanza che, per le caratteristiche
di emergenza e di imprevedibilità che connotano le svariate operazioni
di soccorso, presenta verosimilmente un rischio infortunistico non
trascurabile. Il lavoro in oggetto ha pertanto lo scopo di approfondire
questo aspetto, allo scopo di individuare gli eventi causali più rappresentati
e necessari di maggiore tutela prevenzionistica.
Materiali e metodi
I dati, ricavati dal registro degli infortuni, hanno riguardato 824 addetti
a diverse mansioni (260 autisti, 291 infermieri e 273 barellieri). Le
osservazioni sono state condotte in un arco temporale di quattro anni, nell’ambito
di ciascuno dei quali è stata effettuata una stima quantitativa di
essi attraverso il calcolo degli indici di incidenza, di prevalenza, di gravità
e di durata media, previa distribuzione degli infortuni per mansione
e per tipologia causale.
Risultati e considerazioni
I dati (Tabb. I-III), consentono di osservare che: 1) complessivamente
gli infortuni e gli indici stimati mostrano un decremento solo
nell’ultimo anno di osservazione, dove gli infortuni hanno interessato
l’1,6% dei soggetti; 2) anche la durata media degli infortuni ha evidenziato
un vistoso decremento nell’ultimo anno, ad eccezione degli
infermieri; 3) nei quattro anni di osservazione gli infortuni più rappresentati
nelle tre mansioni sono stati quelli da caduta (34,9%) e da incidente
dell’autoambulanza (30,1%), seguiti dagli infortuni da urto
(14,4%), da sforzo (11,4%), da errore con rischio biologico (8,4%).
Nel complesso lo studio conferma l’ipotesi iniziale, evidenziando una
realtà infortunistica diversa da quella ospedaliera, dove gli infortuni da
errore con rischio biologico sono notoriamente quelli più rappresentati
(3). Nel caso specifico, viceversa, il carattere a tipologia incidentistica
stradale di gran parte degli infortuni, offre lo spunto per riflettere
sull’importanza di altri aspetti prevenzionistici, quali quelli mirati
ad ottimizzare le condizioni di guida (manutenzione dei mezzi di soccorso
utilizzati, controllo del comfort ambientale, organizzazione del
lavoro con rotazione degli autisti nelle zone e negli orari a maggiore
traffico stradale, etc.), cui si associa l’importanza del ruolo del medico
competente nella valutazione delle condizioni psico-fisiche dell’autista,
con particolare riguardo ai fattori di rischio in grado di ridurre i livelli
di attenzione, di concentrazione e di adattamento alle diverse situazioni
di soccorso in emergenza (abuso di alcool, uso di sostanze
psicotrope, etc.) (1, 2).