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COMUNICAZIONI - TEMI LIBERI G Ital Med Lav Erg 2003; 25:3 Suppl 122 www.gimle.fsm.it a) visita medica per l’immatricolazione Il R.D. n.1773/1933 e le successive modifiche così recitano: ”Gli accertamenti sanitari cui sono soggetti sia coloro che intendono ottenere l’iscrizione o la reinscrizione nelle matricole della gente di mare di prima categoria, sia gli iscritti marittimi della categoria stessa prima di prendere imbarco sulle navi mercantili nazionali, e gli accertamenti occorrenti per il conseguimento dei benefici previsti dalle leggi sulla previdenza sociale, debbono effettuarsi sulla base degli elenchi delle infermità, imperfezioni e difetti fisici, annessi al presente decreto legge”. La L. 28 ottobre 1962, n. 1602 inoltre dispone che: “gli accertamenti sanitari di cui all’art. 1 del R.D.L. 14 dicembre 1933, n. 1773, convertito nella L. 22 gennaio 1934, n. 244, debbono effettuarsi tenendo conto, oltre che degli elenchi delle infermità, imperfezione e difetti fisici ivi previsti, anche dei seguenti elementi: a) che le imperfezioni o malattie riscontrate non costituiscano pericolo per la salute dell’altro personale di bordo; b) che le imperfezioni o malattie riscontrate non siano tali da venire aggravate dal servizio di bordo o da rendere il soggetto inadatto a tale servizio”. L’analisi dei protocolli in uso presso gli Uffici di Sanità Marittima di Genova ha delineato il seguente quadro: è previsto l’esame obiettivo di organi toracici, organi addominali, capelli, ciglia, occhi, fronte, naso, viso, colorito, segni particolari, altri organi ed apparati. La visita comprende inoltre la rilevazione di statura, perimetro toracico, peso, funzione visiva binoculare e monoculare, sensibilità cromatica, funzione auditiva bilaterale e unilaterale. Preliminarmente alla visita viene richiesta l’effettuazione di un RX del torace e l’accertamento sierologico per la lue (ai sensi dell’art. 7 della legge n. 837 del 25.7.1956). L’esito della visita medica è il “Verbale di visita medica” che contiene un giudizio di idoneità o di non idoneità da parte del Medico di Porto e una nota, a fondo pagina, a firma del Comandante della Capitaneria di Porto, che “ne sia data comunicazione a chi ragiona ai sensi e per gli effetti del R.D.L. 14 Dicembre 1933 n. 1773 convertito in legge”. Un depliant informativo della Capitaneria di porto di Genova, sezione Gente di mare, relativo all’iscrizione nelle matricole e registri della gente di mare, tra i documenti occorrenti prevede anche, per il rilascio del Certificato di idoneità fisica da parte dell’Ufficio di Sanità Marittima, il “gruppo sanguigno e il certificato di vaccinazione antitetanica rilasciato dalla competente USL. Ai sensi della Circolare del Min. San. N. 1000.6.620.1.2870 del 1° ottobre 1985, Oggetto: “Modalità di erogazione dell’assistenza sanitaria al personale navigante, marittimo e dell’aviazione civile”, le visite mediche, a cui è sottoposto il personale navigante, sono gratuite. b) visita medica preventiva per l’idoneità all’imbarco La L. 28 ottobre 1962, n. 1602 prevede, inoltre, che “gli iscritti nelle matricole della prima e della seconda categoria della gente di mare non possono essere arruolati se non producono un certificato conforme al modello approvato dal Ministro per la marina mercantile, attestante la loro attitudine fisica al lavoro al quale debbono essere impiegati a bordo, rilasciato da un medico della competente Cassa marittima per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie della gente di mare.In caso di riconosciuta idoneità fisica del soggetto esaminato, il certificato suddetto deve attestare, in modo specifico: 1) che l’udito e la vista del titolare e, ove si tratti di persona da impiegarsi nei servizi di coperta (ad eccezione del personale specializzato la cui attitudine al lavoro non è suscettibile di essere diminuita per il daltonismo), la percezione dei colori, sono soddisfacenti; 2) che il titolare non è affetto da alcuna malattia di natura tale che lo renda non idoneo al servizio di bordo, o che comporti dei rischi per la salute dell’altro personale di bordo. Le Casse marittime, in occasione del rilascio del certificato di cui all’art. 3 della presente legge, debbono compiere un esame clinico completo con particolare riguardo agli organi già sede di malattie per le quali il soggetto è stato assistito o giudicato temporaneamente inabile. Dall’accertamento della tubercolosi può venire escluso chi presenti attestato, non anteriore a tre mesi, di dispensario antitubercolare o dall’Istituto nazionale di previdenza sociale, dal quale risulti che il soggetto non è affetto da malattie specifiche polmonari aggravabili e pericolose per gli altri. Anche nei soggetti apparentemente sani e senza precedenti di affezioni respiratorie, alla scadenza di visita biennale deve essere sempre praticato un esame radiologico rimettendo al sanitario della Cassa la valutazione della necessità o meno che esso sia completato da una radiografia. Quando si tratta di marittimi già prima assistiti per tubercolosi polmonare, il nuovo accertamento deve essere praticato presso i dispensari antitubercolari o presso i centri diagnostici dell’Istituto nazionale di previdenza sociale e deve essere integrato da esami sierologici oltre che da quello batterioscopico. L’esame psichico è effettuato mediante colloquio col sanitario. Se risultino precedenti di psicopatia o segni di debolezza mentale, l’esame deve essere effettuato da uno specialista psichiatra. Si deve, inoltre, accertare che siano state effettuate le vaccinazioni prescritte dalle autorità sanitarie competenti. La visita medica d’imbarco, di cui all’art. 323 del codice della navigazione, deve limitarsi a constatare l’esistenza di malattie contagiose o di malattie acute in atto. Nel corso della visita medica si deve tener conto possibilmente dei particolari rischi e disagi soprattutto climatici, inerenti alla specifica destinazione della nave sulla quale il marittimo dovrebbe imbarcarsi”. L’analisi delle procedure in uso presso il Servizio di Assistenza Sanitaria ai Naviganti (SASN) del Ministero della Sanità della sede di Genova ha delineato il seguente quadro: la visita medica, così come definito dalla Circolare del Min. San. N. 1000.6.620.1.2870 del 1° ottobre 1985, Oggetto: “Modalità di erogazione dell’assistenza sanitaria al personale navigante, marittimo e dell’aviazione civile”, per i marittimi già sottoposti a visita medica biennale, si limita a “constatare l’esistenza di malattie contagiose o di malattie acute in atto”. Viene inoltre effettuato l’esame del visus, del senso cromatico, dell’udito, vengono rilevati altezza e peso, ed effettuata la rilevazione di albumina e glicosio nelle urine. Al termine della visita viene rilasciato il certificato di visita preventiva d’imbarco in cui il marittimo firma la dichiarazione di “non accusare disturbi di alcuna specie e di sentirsi in condizioni fisiche tali da prestare incondizionato servizio a bordo e che nessun provvedimento d’inibizione all’imbarco è stato adottato nei suoi confronti”. Il certificato riporta l’esito dell’esame del visus, del senso cromatico, dell’udito, la rilevazione di altezza, peso, di albumina e glicosio nelle urine, eventuali imperfezioni e malattie riscontrate. Infine, viene espresso il giudizio di abilità o inabilità, firmato dal medico e controfirmato dal marittimo. Se nel corso della visita il medico ravvisa la necessità di eseguire esami strumentali o di laboratorio o di visite specialistiche, indirizza il marittimo ai servizi diagnostici del SASN stesso e rinvia l’espressione del giudizio all’acquisizione dei risultati. La visita e gli accertamenti integrativi sono gratuiti ed a totale carico del Ministero della Sanità. Viene, infine, rilevato che i dati relativi alle visite mediche vengono inseriti in un programma di archivio centralizzato con sede al Ministero della Sanità. Non viene riferito che esista un ritorno dei dati elaborati o grezzi alle sedi del SASN. c) visita medica periodica per l’idoneità all’imbarco La già citata Circolare del Min. San. N. 1000.6.620.1.2870 del 1° ottobre 1985 prevede: “La legge 28 ottobre 1962, n. 1602, dispone che gli iscritti nelle matricole della gente di mare di prima e seconda categoria non possono essere arruolati se non producono un certificato attestante la loro attitudine fisica al lavoro al quale debbono essere adibiti a bordo. L’accertamento medico, disposto dall’autorità marittima, ed effettuato da medici ambulatoriali o fiduciari del Ministero della Sanità, ha validità per la durata di due anni dalla data del rilascio. Se il periodo di validità scade in corso di viaggio, il certificato resta valido fino alla fine del viaggio stesso. Dopo il termine di due anni l’accertamento deve essere ripetuto così successivamente a scadenza biennale. A visita effettuata il medico provvede ad inoltrare all’autorità marittima che ha disposto la visita, il certificato di idoneità o la comunicazione che il marittimo non è risultato idoneo. In caso di accertata malattia in atto, il giudizio viene espresso solo a guarigione avvenuta. Al marittimo dichiarato idoneo l’autorità marittima provvede a consegnare il certificato di visita biennale dopo aver apposto debita annotazione del rilascio dello stesso sul libretto di navigazione che viene restituito al marittimo stesso. I marittimi dichiarati non idonei vengono avviati a visita della Commissione medica di 1° grado. Il libretto di navigazione di questi ultimi viene trattenuto dall’autorità marittima fino all’emissione del giudizio della Commissione stessa. Contro le risultanze della visita effettuata dalla Commissione di 1° grado, è ammesso ricorso, entro trenta giorni dalla data di comunicazione dell’esito della visita stessa, alla Commissione medica centrale di secondo grado”.
G Ital Med Lav Erg 2003; 25:3 Suppl COMUNICAZIONI - TEMI LIBERI www.gimle.fsm.it 123 La visita biennale di idoneità alla navigazione, effettuata dai medici del SASN di Genova, prevede: – la compilazione di un “Questionario” in cui vengono registrate le malattie sofferte in passato dal marittimo, i giudizi eventualmente espressi nelle visite della commissione di I grado, le patologie attualmente in corso; è prevista la firma dell’interessato; – la rilevazione dell’obiettività a carico dei diversi organi ed apparati, la P.A., il visus, la percezione dei colori, l’udito, le condizioni psichiche, l’esame urina limitatamente ad albumina e glicosio, il reperto radiologico del torace, altri eventuali esami richiesti in base a documentate indicazioni anamnestiche e cliniche. – L’espressione del giudizio di idoneità o di non idoneità a firma del medico; in caso di inidoneità il giudizio medico viene motivato. A seguito della visita viene rilasciato il certificato di visita biennale in cui il medico certifica che “il marittimo ha udito, vista e percezione dei colori soddisfacenti e non risulta affetto da malattie di natura tale che lo rendano non idoneo al servizio di bordo o che comportino dei rischi per la salute dell’altro personale”. La visita e gli accertamenti integrativi sono gratuiti ed a totale carico del Ministero della Sanità. Viene, infine, rilevato che i dati relativi alle visite mediche vengono inseriti in un programma di archivio centralizzato con sede al Ministero della Sanità. Non c’è un ritorno dei dati elaborati o grezzi alle sedi del SASN. Considerazioni e Conclusioni Alla luce di quanto sopra esposto emerge la necessità di ridefinire i rapporti tra la nuova figura del Medico Competente, prevista dal D. L.vo 271/99, e le figure previste dalla normativa precedente che continuano a svolgere attività e funzioni loro attribuite. Il quadro illustrato delinea la situazione anomala di un doppio sistema di controlli sanitari previsti dalla normativa vigente: a) riguardanti soggetti diversi - tutti i marittimi ovvero i marittimi esposti a situazioni di rischio lavorativo -; b) con finalità diverse - accertamento dell’idoneità all’imbarco e alla mansione ovvero accertamenti sanitari correlati ai rischi specifici della mansione svolta. Da una parte, dunque, la sorveglianza sanitaria effettuata dal medico competente, ai sensi dei punti 6 e 7 dell’art. 23 del D.L.vo 271/99, prevede accertamenti preventivi e periodici al fine di esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica. Dall’altra continuano ad essere svolti, dai medici di Sanità Marittima, gli accertamenti sanitari espletati, ai sensi del R.D. n.1773/1933 e successive modifiche (visita medica per l’immatricolazione, visita medica preventiva e periodica per l’idoneità all’imbarco). Del resto occorre ricordare che avverso i giudizi di inidoneità espressi dal medico competente è previsto però il ricorso all’Ufficio di Sanità Marittima e non ai servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro della ASL come nel D.L.vo 626/94. In attesa di una auspicabile e rapida modifica della normativa sopra richiamata, ormai anacronistica rispetto ai moderni dettati della Medici- na del Lavoro, si individuano le azioni, già percorribili da subito, per razionalizzare l’attività di sorveglianza sanitaria dei lavoratori marittimi: – Deve essere definito un canale di accesso, da parte del Medico Competente, ai risultati degli accertamenti sanitari effettuati dai Medici di Sanità Marittima e viceversa (ad es. i certificati d’idoneità lavorativa riportino gli esami integrativi effettuati con l’esito degli stessi). – Va previsto uno scambio di informazioni, tra il Medico Competente e le strutture di Sanità Marittima, in merito ai programmi ed ai calendari di effettuazione dei controlli sanitari dei marittimi, al fine di evitare inutili doppioni o sovrapposizioni di esami e di accertamenti medico-diagnostici. Appendice: La normativa di riferimento R.D. 29 settembre 1895, n. 636. Regolamento per la sanità marittima (modificato da R.D. 7 luglio 1910, n. 573, da R.D. 11 gennaio 1923, n. 167, da R.D. 29 novembre 1925, n. 2288, da D.PR. 11 agosto 1972, n. 850 e da D.P.R. 3 febbraio 1976, n. 479). R.D.L. 14 dicembre 1933, n. 1773. Accertamento dell’idoneità fisica della gente di mare di prima categoria (convertito nella L. 22 gennaio 1934, n. 244). L. 28 ottobre 1962, n. 1602. Modifiche ed integrazioni del R.D.L. 14 dicembre 1933, n. 1773, convertito nella legge 22 gennaio 1934, n. 244, concernente l’accertamento dell’idoneità fisica della gente di mare. D.M. 21 dicembre 1981. Requisiti fisici e psichici dei piloti dei porti (Gazzetta Ufficiale n. 58 dell’1 marzo 1981). Regio Decreto n° 327 del 30/03/1942: Codice della navigazione. D.P.R. 31 luglio 1980, n. 614: Ristrutturazione e potenziamento degli uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera e degli uffici veterinari di confine, di porto, di aeroporto e di dogana interna (art. 7 della legge n. 833 del 1978). D.P.R. 31 luglio 1980, n. 620: Disciplina dell’assistenza sanitaria al personale navigante, marittimo e dell’aviazione civile (art. 37, ultimo comma della legge n. 833 del 1978). D. Min. San. 22.2.1984: Fissazione dei livelli delle prestazioni sanitarie e delle prestazioni economiche accessorie a quelle di malattia assicurate in Italia, in navigazione ed all’estero al personale navigante, marittimo e dell’aviazione civile del Ministero della Sanità. Circolare del Min. San. N. 1000.6.620.1.2870 del 1° ottobre 1985 Oggetto: “Modalità di erogazione dell’assistenza sanitaria al personale navigante, marittimo e dell’aviazione civile”. D. Min. San. 2.5.1985: Direttive alle Regioni a alle provincie autonome di Trento e Bolzano in materia di profilassi internazionale e di sanità pubblica. L. 9 febbraio 1982 n. 106.: Approvazione ed esecuzione del regolamento sanitario internazionale adottato a Boston il 25 luglio 1969, modificato dal regolamento addizionale, adottato a Ginevra il 23 maggio 1973. Dec. L.vo 27.7.1999 n. 271: Adeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo delle navi mercantili da pesca nazionali, a norma della legge 31.12.1998. n. 485.
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