03 comunic / libere /1 - Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed ...

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COMUNICAZIONI - TEMI LIBERI G Ital Med Lav Erg 2003; 25:3 Suppl 160 www.gimle.fsm.it Osservazioni: su 13 dipendenti esposti a rischio sono stati evidenziati solo 2 asintomatici contro 11 sintomatici; di questi ultimi sono state fatte 4 denuncie di sindrome del Tunnel Carpale di origine professionale ANNO 2002 Il numero dei dipendenti sottoposti a sorveglianza sanitaria è stato di 23 unità, di cui 11 addetti allo stampaggio; sono state apportate modifiche nell’espletamento dell’attività lavorativa e conseguente riduzione dell’indice di rischio (4,64 a destra; 2,95 a sinistra). I dati dell’esame clinico possono essere così riassunti: asintomatici 3 (27,273%); sintomatici ma con test specifici negativi 5 (45,454%); sintomatici e con positività dei tests specifici 3 (27,273%). Osservazioni: si segnala che non è stata fatta nessuna nuova diagnosi di sindrome del tunnel carpale e che la diminuzione dei casi da 4 a 3 è dovuta alle dimissioni di una operatrice. È importante sottolineare una diminuzione della percentuale dei soggetti sintomatici (72,73% contro l’84,62% dell’anno 2001) e, all’interno dei sintomatici, una diminuzione dell’entità dei disturbi lamentati. ANNO 2003 Il numero di dipendenti sottoposto a sorveglianza sanitaria è stato di 24 unità, di cui 12 addetti allo stampaggio. Viene confermato l’indice di rischio medio-lieve secondo il metodo OCRA riscontrato l’anno precedente. Le risultanze dell’esame clinico possono essere così riassunte: asintomatici: 5 (41,67%); sintomatici ma con tests specifici negativi 4 (33,33%); sintomatici e con positività dei tests specifici 3 (25%); Anche quest’anno viene confermata una lieve evoluzione migliorativa delle condizioni di salute delle lavoratrici sia dal punto di vista quan- titativo (il 58,33% di sintomatici contro il 72,73% dell’anno precedente) che qualitativo (diminuzione dell’entità dei sintomi lamentati). Conclusioni I dati sopra esposti depongono per un miglioramento delle condizioni di salute delle lavoratrici per quanto attiene il rischio preso in esame: infatti nessun nuovo caso di sindrome del tunnel carpale è stato diagnosticato dopo il 2001 e la percentuale dei soggetti asintomatici è aumentata in maniera significativa. Ciò può essere attribuito a diversi tipi di intervento: strutturali quali l’impiego di macchinari che attorcigliano parzialmente i cavi, organizzativi quali rotazione su compiti alternativi, aumento delle pause e modifica delle azioni tecniche intrinseche al ciclo e formativo informativi del personale. In ultimo si sottolinea che l’INAIL in prima istanza non ha riconosciuto nessuna delle patologie denunciate come di origine professionale. Bibliografia Gross J, Fetto J, E. Rosen. Esame obiettivo dell’apparato muscolo scheletrico. UTET 1999. Occhipinti E, Colombini D. Proposta di undice sintetico per la valutazione dell’esposizione a movimenti ripetitivi degli arti superiori. (OCRA index). La Medicina del Lavoro, 1996; 87,6: 526-548. Putz -Anderson V. Cumulative Trauma Disorders: A manual for musculoskeletal disease of the upper limbs. Taylor and Francis. London and Philadelphia, 1988.
G Ital Med Lav Erg 2003; 25:3 Suppl COMUNICAZIONI - TEMI LIBERI www.gimle.fsm.it 161 N. L’Abbate 1 , M. Acquaviva 1 , G. de Nichilo 1 , E. Paolino 1 , S. Pranzo 1 , D. Sivo 1 , M.G. Varraso 1 , C. Magnani 2 , G. Assennato 1 L’esperienza dell’Unità Operativa SETIL in Puglia 1 Sezione di Medicina del Lavoro Dipartimento di Medicina Interna e Medicina Pubblica Università degli Studi di Bari 2 Dipartimento di Scienze Mediche dell’Università del Piemonte Orientale e Servizio di Epidemiologia dei Tumori del Centro di Riferimento per l’Epidemiologia e la Prevenzione Oncologica - CPO - Piemonte RIASSUNTO. Lo studio SETIL è uno studio epidemiologico caso-controllo multicentrico di popolazione condotto in 15 regioni italiane, tra cui la Puglia, sull’eziologia dei tumori del sistema emolinfopoietico e dei neuroblastomi nel bambino. Scopo dello studio è quello di approfondire le conoscenze sull’eventuale associazione di alcune neoplasie infantili (leucemia, linfoma non Hodgkin e neuroblastoma) con una serie di fattori di rischio. Parole chiave: leucemia infantile, campi elettromagnetici a bassa frequenza. ABSTRACT. www.gimle.fsm.it THE EXPERIENCE OF THE OPERATIVE UNIT SETIL IN PUGLIA. SETIL (Epidemiological study on childhood tumors and leukaemia) study is an epidemiological case-control study, conducted in 15 Italian regions, including Apulia, to assess the possible risk of childhood cancer (leukaemia, LNH, and Neuroblastomes) resulting from exposures to electromagnetic fields (EMFs). Key words: childhood leukaemia, ELF. Introduzione L’esposizione dell’uomo ai campi elettromagnetici di bassa frequenza (ELF-Extremely Low Frequency) è un tema di grande rilevanza sociale, sanitaria, economica e politica per i possibili rischi per la salute connessi all’esposizione alle radiazioni non ionizzanti, soprattutto in considerazione della diffusione sul territorio delle linee di trasmissione ad alta tensione, operanti alle frequenze di 50 Hz. Da un esame della letteratura attualmente disponibile, emerge la scarsità delle conoscenze sul tema e la necessità di acquisire un maggior numero di dati al fine di dare una corretta risposta al quesito su quali possano essere gli effetti della interazione tra i sistemi biologici ed i campi elettromagnetici esterni all’organismo e prodotti artificialmente. Obiettivo dello studio Lo studio SETIL è uno studio epidemiologico caso-controllo multicentrico di popolazione condotto in 15 regioni italiane, tra cui la Puglia, sull’eziologia dei tumori del sistema emolinfopoietico e dei neuroblastomi nel bambino. Scopo dello studio è quello di approfondire le conoscenze sull’eventuale associazione di alcune neoplasie infantili (leucemia, linfoma non Hodgkin e neuroblastoma) con una serie di fattori di rischio, tra cui in particolare agenti fisici (campi elettromagnetici a frequenza estremamente bassa (50Hz) e radiazioni gamma all’interno delle abitazioni), agenti chimici (solventi, fumo passivo, inquinamento da traffico, insetticidi) ed altri fattori tra i quali le esposizioni lavorative dei genitori, la storia sanitaria e personale del bambino e dei genitori, l’uso di farmaci, le vaccinazioni ed i fattori favorenti l’esposizione ad agenti infettivi, come l’affollamento dell’abitazione. Materiali e metodi La raccolta delle informazioni di interesse per l’indagine è avvenuta mediante un questionario standardizzato somministrato da personale specificatamente addestrato. L’esposizione a campi magnetici, invece, è stata stimata mediante misure ambientali, questionario e calcoli basati sulla distanza delle abitazioni rispetto alle sorgenti di radiofrequenze, alle linee elettriche ad alta tensione alle cabine di trasformazione da media a bassa tensione e da altri apparati per trasmissione e distribuzione di elettricità. Le misure di campo magnetico sono state condotte nell’abitazione occupata dal bambino al momento dell’intervista e sono state effettuate nelle tre stanze dell’abitazione dove il bambino trascorreva la maggior parte del tempo. Risultati Le analisi preliminari su scala regionale hanno fornito i seguenti risultati: partendo da un totale di 121 casi segnalati dall’AIEOP dal 01/01/1999 al 31/12/2001 (triennio dell’inclusione dei casi incidenti) distribuiti come di seguito indicato: 67 casi di Leucemia Acuta Linfatica;
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