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COMUNICAZIONI - TEMI LIBERI G Ital Med Lav Erg 2003; 25:3 Suppl 124 www.gimle.fsm.it A. Ossicini, L. Bindi, M.C. Casale Il ruolo fondamentale dei rappresentanti dei lavoratori nel programmare le attività di sicurezza Inail Sovrintendenza Medica Generale Settore V Prevenzione, Roma RIASSUNTO. Con l’avvento del D. Lgs. 626/94 che ha recepito le direttive europee in materia di sicurezza e di salute dei lavoratori sul luogo di lavoro, anche il nostro paese ha introdotto una disciplina innovativa rispetto al passato in tale materia, in cui emergono nuove figure operative. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza assume un ruolo di fondamentale importanza nella gestione della prevenzione, della sicurezza e della salute dei lavoratori all’interno dell’azienda come normato puntualmente all’articolo 19. Infatti prima dell’introduzione di questo decreto legislativo la “tutela” della salute dei lavoratori si basava essenzialmente su norme e prescrizioni, la cui attuazione era demandata in modo esclusivo e diretto al rapporto tra datore di lavoro e medico competente, escludendo ogni intervento da parte del “lavoratore”. Mentre nel passato i lavoratori potevano considerarsi solo i destinatari finali di istruzioni circa le misure di sicurezza da mettere in atto, con il 626 gli stessi lavoratori diventano parte attiva nella ricerca, nell’analisi e nella valutazione dei rischi sul lavoro e conseguentemente nell’attuazione di tutte quelle misure di sicurezza ed igiene che favoriscono la riduzione dei livelli di rischio. La normativa vigente assegna al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza compiti importanti; vengono esaminati e commentati tutti i compiti e le attribuzioni riservate a tale figura ed in particolare quelli relativi al diritto all’informazione/formazione, alla consultazione, alla partecipazione alle attività di promozione ed elaborazione delle misure di sicurezza. La figura del rappresentante dei lavoratori assume oggi un significato ed un ruolo di fondamentale importanza in un sistema autoregolante nella sicurezza sul lavoro, dove quindi è giusto che debba assumersi le responsabilità anche in detto campo, diventando una figura di riferimento per tutti i lavoratori. Parole chiave: rappresentanti dei lavoratori, sicurezza sul lavoro, Decreto Legislativo 626/94. ABSTRACT. www.gimle.fsm.it THE INDISPENSABLE ROLE OF THE WORKERS’ REPRESENTATIVE IN PREVENTATIVE SAFETY ACTIVITY. With the arrival of Legislative Decree 626/94 which brought into Italian law the EU directives on workers’ health and safety at the workplace, our country has also introduced rules that make a break with the past in this area, with the creation of new professional roles. The workers’ safety representative takes on a fundamentally important role in the management of prevention, safety and health for workers in their place of employment in accordance with article 19. In fact, before the introduction of this Legislative Decree, the “protection” of workers’ health was essentially based on rules and regulations the application of which was left to the exclusive and direct responsibility of the relationship between the employer and doctor, leaving out any participation by the worker. Whereas in the past workers could only be considered the final receivers of instructions about the security measures to apply, with Law 626 the workers themselves became active participants in the assessment of risks at work and consequently in the implementing of all the safety and hygiene measures contributing to the reduction of risk levels. The new regulations now in force assign important tasks to the workers’ safety representative; all tasks and responsibilities associated with that role are examined and discussed, especially those relating to rights to information and training, consultation and participation in the process of designing and promoting safety measures. The job of workers’ representative today takes on a fundamentally important meaning and role in a self-regulating system of work safety, where he or she has a proper area responsibility, so becoming a reference point for the workers generally. Key words: worker’s safety representative, safety at the workplace, Legislative Decree 626/94. L’emanazione del D. Lgs. 626/94 ha rappresentato per il ns. paese un punto di svolta nell’evoluzione della normativa in materia di sicurezza e salute negli ambienti di lavoro. A distanza ormai di quasi dieci anni dalla sua introduzione, sebbene siano successivamente intervenute alcune modifiche ed integrazioni in alcuni aspetti di tale normativa, la portata del decreto mantiene intatta la sua caratteristica innovativa. L’obiettivo del decreto è stato dunque il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori attraverso l’istituzione di un vero e proprio sistema aziendale per la sicurezza di tutti i lavoratori. I principi fondamentali del D. Lgs. 626/94 sono rappresentati da: Obbligo della valutazione del rischio per tutte le aziende, sia pubbliche che private Sistema di prevenzione e protezione aziendale Ruolo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Informazione e formazione dei lavoratori Le nuove figure sono state istituite dal decreto con il compito di collaborare con il datore di lavoro proprio nell’attività di prevenzione e tutela della sicurezza del lavoro; tali figure sono: ♦ Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza ♦ Il servizio di prevenzione e protezione dai rischi ♦ Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione ♦ Il Medico competente, in quei casi in cui sia previsto l’obbligo di sorveglianza sanitaria
G Ital Med Lav Erg 2003; 25:3 Suppl COMUNICAZIONI - TEMI LIBERI www.gimle.fsm.it 125 Il sistema di gestione della sicurezza aziendale nasce quindi dal confronto e dall’interazione tra queste figure: datore di lavoro, servizio di prevenzione e protezione (responsabile della sicurezza e addetto alla sicurezza), medico competente, rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (che costituisce il tramite dei lavoratori per intervenire in tale sistema gestionale). Il Decreto Legislativo 626/94 traduce il criterio del legislatore comunitario (direttiva CEE 89/391) rivolto ad attivare tutti i soggetti che sono interessati a perseguire ed a mantenere idonee condizioni di sicurezza sul luogo di lavoro. La consultazione dei RLS è obbligatoria ed è altresì un loro diritto partecipare alla soluzione di problematiche inerenti la sicurezza nei luoghi di lavoro. Nell’ambito delle attribuzioni assegnate al rappresentante dei lavoratori, possiamo focalizzare sette aspetti che riassumono e mettono in rilievo la figura del RLS. Tali aspetti riguardano: • Ruolo • Preparazione • Consultazione • Sollecitazione • Proposizione • Osservazioni • Controllo Ruolo l primo aspetto riguarda la conoscenza e la comprensione del ruolo di RLS, nel senso che ciascun lavoratore che va ad assumere l’incarico di RLS deve conoscere bene i nuovi compiti e le responsabilità assegnategli dal 626/94, discutendone insieme agli altri lavoratori, preferibilmente prima di essere eletto. Rappresentare i lavoratori comporta anche la conoscenza degli obblighi di quest’ultimi, in particolare l’articolo 5 del decreto così recita: “Ciascun lavoratore deve prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui possono ricadere gli effetti delle sue azioni od omissioni, conformemente alla sua formazione e alle sue istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro.” Per conseguire ciò tutti i lavoratori debbono seguire le prescrizioni contenute al punto 2 del medesimo articolo pena sanzioni penali (arresto o ammenda) in caso di violazione. Tali prescrizioni vanno dall’osservazione delle disposizioni ed istruzioni impartite dal datore di lavoro per la protezione collettiva ed individuale, al corretto utilizzo dei vari macchinari ed utensili, all’appropriato utilizzo dei dispositivi di protezione, alla segnalazione al datore di lavoro delle deficienze di questi mezzi e dispositivi, nonché al divieto di modificare o rimuovere tali dispositivi di sicurezza, segnalazione o controllo, di compiere di propria iniziativa operazioni o manovre non di loro competenza; di sottoporsi ai controlli sanitari previsti e di contribuire con il datore di lavoro ad adempiere a tutti gli obblighi imposti dall’autorità competente per la sicurezza e la salute dei lavoratori durante il lavoro. Preparazione Questo secondo aspetto concerne un’adeguata e completa preparazione a livello informativo e tecnico-formativo del ruolo che lo stesso rappresentante deve svolgere e quindi un costante contatto con tutti gli altri lavoratori per uno scambio sistematico di informazioni sui rischi di ogni situazione lavorativa e per un proficuo coordinamento con altri RLS. Consultazione La consultazione deve permettere di elaborare, con i lavoratori e gli altri Rls, la “mappa” dei rischi per la salute e sicurezza che sono presenti nel lavoro di quell’azienda e di predisporre un programma di intervento con le relative priorità e possibili soluzioni. Dall’azienda e dal medico competente perverranno tutte le informazione utili a tal fine: registro infortuni, dati sulle malattie professionali, registri degli esposti, livelli di esposizione, schede delle sostanze, procedure di sicurezza dell’azienda per lavori pericolosi, dati sulla manutenzione delle macchine impiegate. Inoltre il rappresentante dei lavoratori dovrà accedere ai luoghi di lavoro dove vengono svolte le singole lavorazioni. Sollecitazione Il rappresentante dei lavoratori può essere consultato per collaborare nell’analisi circa i criteri prescelti dall’azienda per redigere la valutazione dei rischi; l’individuazione e la programmazione delle varie misure di prevenzione; la redazione del documento di rischio; l’organizzazione del servizio di prevenzione e protezione aziendale e dell’individuazione del responsabile e degli addetti agli altri servizi: pronto soccorso, incendio, emergenza; l’organizzazione per la formazione dei lavoratori. Proposizione Questo aspetto riguarda la possibilità ma anche il dovere del rappresentante dei lavoratori di fare delle proposte circa l’attività di prevenzione, di partecipare alla promozione per elaborare, individuare ed attuare adeguate misure per la tutela della salute e dell’integrità fisica dei lavoratori. Tale aspetto operativo evidenzia in modo netto la necessità di instaurare relazioni continue e proficue con le altre figure previste dal decreto, cioè il datore di lavoro; la Rsu, il medico competente; il responsabile (ma anche gli addetti) del Servizio di prevenzione e protezione, emergenza, pronto soccorso, antincendio; i servizi delle Asl od altri istituti ed enti esterni o esperti sempre esterni; gli organismi paritetici. Osservazioni Il Rls può proporre osservazioni al momento delle visite e delle verifiche fatte dalle autorità competenti, preparandosi inoltre nel richiedere la riunione periodica annuale, ricercando anche proposte ben definite per l’ordine del giorno. Infatti tale riunione costituisce il momento per eseguire un primo resoconto di tutta l’attività svolta, ma anche delle varie difficoltà che si sono via via presentate, delle eventuali e possibili soluzioni e rappresenta inoltre il momento per elaborare programmi futuri. Controllo Infine l’aspetto che riguarda il controllo, inteso come verifica sistematica circa l’applicazione delle misure di sicurezza e di protezione della salute da parte del datore di lavoro. Nel caso di non applicazione o di non idoneità di tali misure, la possibilità di far riscorso all’organo di vigilanza, come previsto dalla lett. o dell’art. 19.1. Tale aspetto potrebbe configurare anche il ricorso all’organismo paritetico territoriale nel caso in cui il rappresentante dei lavoratori venisse in qualche modo ostacolato nell’espletamento delle proprie funzioni. Tutti questi aspetti concorrono attraverso un’attività di informazione, formazione, consultazione e partecipazione alla promozione ed elaborazione delle opportune misure di sicurezza sui luoghi di lavoro. La nomina del Rls Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza deve essere eletto o designato in tutte le aziende o unità produttive, di tutti i settori, pubblici e privati. Nelle aziende o unità produttive fino a 15 dipendenti il Rls può essere eletto direttamente dai lavoratori al loro interno; oppure scelto per più aziende con riferimento all’ambito territoriale od al comparto produttivo (in tal caso si parla di rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale); infine può essere scelto (designato) ed eletto dai lavoratori nell’ambito delle rappresentanze sindacali. Nelle aziende o unità produttive con più di 15 dipendenti il Rls viene designato o eletto dai lavoratori nell’ambito delle rappresentanze sindacali dell’azienda, se tali rappresentanze non esistono, viene eletto dai lavoratori dell’azienda al loro interno. I rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza rimangono in carica per tre anni. Le prerogative del Rls Le prerogative del rappresentante per la sicurezza possono essere riassunte i cinque punti: • al Rls debbono essere forniti i mezzi necessari per esercitare le proprie funzioni e facoltà (art. 19.2 del D. Lgs. 626/94); tali mezzi vengono stabiliti in sede di contrattazione collettiva (art. 18.4); • non può subire pregiudizio alcuno a causa dello svolgimento della propria attività e nei suoi confronti si applicano le stesse tutele previste dalla legge per le rappresentanze sindacali (art. 19.4); • è tenuto al segreto in ordine ai processi lavorativi di cui viene a conoscenza nell’esercizio delle sue funzioni (art. 9.3);
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