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03 comunic / libere /1 - Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed ...

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COMUNICAZIONI - TEMI LIBERI G Ital M<strong>ed</strong> Lav Erg 20<strong>03</strong>; 25:3 Suppl<br />

120 www.gimle.fsm.it<br />

colo, con mimica e gestualità praticamente assenti. Il Me<strong>di</strong>co Competente<br />

effettua in seguito più sopralluoghi nel corso dei quali verifica l’inconsistenza<br />

<strong>del</strong> lavoro da svolgere e riscontra da parte <strong>del</strong>l’operatore atteggiamenti<br />

che creano <strong>di</strong>sagio all’utenza, quali deambulazioni reiterate in<br />

atteggiamento catatonico, <strong>di</strong>visa <strong>di</strong> lavoro spesso insu<strong>di</strong>ciata da emissioni<br />

<strong>di</strong> urina, prolungate esibizioni canore in falsetto. Sentito il parere concorde<br />

<strong>del</strong>lo psichiatra che lo segue da circa tre anni, stante l’impossibilità<br />

<strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare nell’ambito aziendale un’attività confacente, il Me<strong>di</strong>co<br />

Competente formula infine il giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> “non idoneità a lavoro proficuo”<br />

che il Datore <strong>di</strong> lavoro sottopone al Collegio Me<strong>di</strong>co <strong>del</strong>la ASL.<br />

Il Collegio Me<strong>di</strong>co, acquisite agli atti la documentazione sanitaria <strong>di</strong>sponibile,<br />

la relazione <strong>del</strong> Me<strong>di</strong>co Competente e una nuova perizia me<strong>di</strong>co<br />

legale che conferma la prec<strong>ed</strong>ente, nel novembre 1999 conclude che il<br />

<strong>di</strong>pendente è “non idoneo in modo assoluto e permanente allo svolgimento<br />

<strong>di</strong> qualsiasi lavoro proficuo”.<br />

Discussione e conclusioni<br />

Il giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> idoneità alla mansione specifica è stato introdotto dal<br />

D.Lgs 277/91, art. 7, ripetuto nel D.Lgs 77/92, art. 5, nonché riba<strong>di</strong>to all’articolo<br />

17, lettera c <strong>del</strong> D.Lgs 626/94 e successive mo<strong>di</strong>ficazioni e integrazioni<br />

<strong>ed</strong> è da intendersi come espressione <strong>del</strong> più elevato livello possibile<br />

<strong>di</strong> compatibilità tra uomo e il lavoro.<br />

Il Me<strong>di</strong>co Competente deve essere quin<strong>di</strong> espressione <strong>del</strong>la me<strong>di</strong>cina<br />

occupazionale, <strong>di</strong> comunità e ambientale, essere inserito nel contesto<br />

<strong>del</strong>l’impresa, essere partecipe <strong>del</strong>le scelte decisionali, conoscere i rischi<br />

specifici connessi con il lavoro e le loro possibili ricadute sui lavoratori,<br />

conoscere i lavoratori e le loro caratteristiche psicofisiche. Alla luce <strong>di</strong><br />

queste premesse il giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> idoneità formulato dal Me<strong>di</strong>co Competente<br />

deve essere valutato <strong>di</strong>versamente da una pur qualificata consulenza<br />

me<strong>di</strong>co-legale che nel caso presentato valuta le con<strong>di</strong>zioni psichiche <strong>di</strong> un<br />

lavoratore relativamente ad un ristretto spazio temporale, in una situazione<br />

avulsa dallo specifico contesto lavorativo e senza strumenti <strong>di</strong> indagine<br />

per valutare concretamente e correttamente le interazioni uomo-lavoro,<br />

in modo tale da esprimere un parere non definitivo, limitato al solo<br />

aspetto psichico, che non rispecchia il concetto <strong>di</strong> salute psicofisica inteso<br />

oggi non più come la mera tutela <strong>di</strong> questo bene, ma come la sua attiva<br />

promozione verso i livelli più elevati <strong>di</strong> compatibilità tra l’uomo e il<br />

suo lavoro.<br />

In questo caso il Me<strong>di</strong>co Competente, ha potuto definire come un’attività<br />

lavorativa, svolta in particolari con<strong>di</strong>zioni, possa essere non solo<br />

non terapeutica, ma probabile fattore scatenante e aggravante una psicosi<br />

da tempo manifesta e il giu<strong>di</strong>zio <strong>del</strong> Collegio Me<strong>di</strong>co <strong>del</strong>l’ASL ne suffraga<br />

le conclusioni.<br />

Bibliografia<br />

1) Ambrosi L. Il giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> idoneità al lavoro. Trattato <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina <strong>del</strong><br />

<strong>Lavoro</strong> a cura <strong>di</strong> L. Ambrosi e V. Foà. UTET, Torino 1996.<br />

2) Feltrin G, Catenacci G. Controversie in tema <strong>di</strong> idoneità lavorativa.<br />

Atti <strong>del</strong> Convegno “L’idoneità lavorativa alla luce <strong>del</strong> D.Lgs 626/94”.<br />

Lecco, 23 giugno 1995; 33-45.<br />

3) Petrella F. <strong>Lavoro</strong> e psicopatologia: lineamenti generali. G Ital M<strong>ed</strong><br />

Lav Erg 2000; 22: 1, 32-37.

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