03 comunic / libere /1 - Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed ...
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G Ital M<strong>ed</strong> Lav Erg 20<strong>03</strong>; 25:3 Suppl COMUNICAZIONI - TEMI LIBERI<br />
www.gimle.fsm.it 127<br />
A. Ossicini, L. Bin<strong>di</strong>, M.C. Casale<br />
Il Rischio Biologico per gli infermieri <strong>del</strong>l’ambulatorio INAIL<br />
Inail Sovrintendenza Me<strong>di</strong>ca Generale Settore V Prevenzione, Roma<br />
RIASSUNTO. Gli autori analizzano il rischio biologico insito<br />
nell’attività infermieristica degli ambulatori <strong>del</strong>l’Inail,<br />
evidenziando come tale attività, pur <strong>di</strong>versificandosi da quella<br />
usuale <strong>del</strong> reparto clinico osp<strong>ed</strong>aliero, sia gravata da rischi<br />
legati comunque al contatto con l’assicurato, infortunato o<br />
tecnopatico, soprattutto negli ambulatori “prime cure” <strong>di</strong><br />
chirurgia <strong>ed</strong> ortope<strong>di</strong>a.<br />
Successivamente vengono citate in maniera sintetica, ma<br />
esaustiva le norme <strong>di</strong> prevenzione <strong>ed</strong> i criteri generali <strong>di</strong><br />
prevenzione generale e specifica.<br />
Parole chiave: rischio biologico, infermiere professionale, INAIL.<br />
ABSTRACT. www.gimle.fsm.it<br />
THE BIOLOGICAL RISK FOR INAIL’S CLINICAL NURSES. The authors<br />
analyse the biological risk inherent in nursing activity in<br />
INAIL’s clinics. They highlight how this activity, though<br />
<strong>di</strong>fferent from that in a hospital out-patient’s department,<br />
involves risks inevitably connect<strong>ed</strong> to the contact with the<br />
insur<strong>ed</strong> person, injur<strong>ed</strong> in an accident or suffering from an<br />
occupational <strong>di</strong>sease, especially in INAIL’s surgical and<br />
orthopae<strong>di</strong>c “Prime cure” clinics.<br />
Then the authors mention concisely but exhaustively the<br />
prevention rules and broad criteria for general and specific<br />
prevention.<br />
Key words: biological risk, nurse personnel, INAIL.<br />
Il rischio biologico costituisce <strong>di</strong> per sé un tipo <strong>di</strong> rischio intrinseco<br />
all’attività sanitaria, in cui l’operatore sanitario, dal me<strong>di</strong>co all’infermiere,<br />
all’addetto al laboratorio <strong>di</strong> analisi, possono trovarsi esposti ad agenti<br />
biologici in seguito al continuo contatto con soggetti o materiali che possono<br />
risultare potenziali portatori <strong>del</strong>le più varie patologie infettive. Tale<br />
rischio per l’operatore sanitario consiste nel contatto <strong>di</strong>retto con materiali<br />
costituiti da sangue, saliva, altri flui<strong>di</strong>, aerosol respiratori, nonché da<br />
materiali o strumenti che siano stati contaminati da sangue o da altre sostanze<br />
risultanti potenzialmente infette.<br />
Con il termine <strong>di</strong> rischio biologico quin<strong>di</strong> si intende la possibilità che,<br />
in seguito ad esposizione o contatto con materiali vari infetti, per lo più da<br />
sangue o da altri flui<strong>di</strong>, un soggetto possa infettarsi e poi ammalarsi. Quando<br />
un microrganismo è penetrato all’interno <strong>del</strong> corpo umano, la sua presenza<br />
non sempre determina il manifestarsi <strong>di</strong> un’infezione. Nella maggior<br />
parte dei casi l’insorgenza <strong>di</strong> un’infezione è dovuta ad una serie <strong>di</strong> complesse<br />
interazioni che avvengono a carico <strong>del</strong>le molteplici componenti, in<br />
relazione all’agente infettivo, alla suscettibilità <strong>del</strong>l’ospite, e per quanto riguarda<br />
le infezioni esogene alle modalità <strong>di</strong> trasmissione.<br />
Tale rischio rappresenta per tutti gli operatori sanitari (dai me<strong>di</strong>ci,<br />
agli infermieri, agli addetti ai laboratori <strong>di</strong> analisi, ecc.) uno dei rischi più<br />
frequenti e caratteristici per questa categoria <strong>di</strong> lavoratori; ciò vale anche<br />
per gli infermieri che operano all’interno degli ambulatori <strong>del</strong>l’INAIL e<br />
questo rischio è rappresentato usualmente da:<br />
• Virus B <strong>del</strong>l’epatite<br />
• Virus <strong>del</strong>l’epatite <strong>del</strong>ta<br />
• Virus C <strong>del</strong>l’epatite<br />
• Virus <strong>del</strong>l’immunodeficienza acquisita<br />
• Altre malattie infettive-<strong>di</strong>ffusive virali e batteriche.<br />
Nella presente trattazione ci occuperemo solo dei primi quattro, in<br />
quanto più importanti circa i rischi più specifici in riferimento all’attività<br />
in trattazione.<br />
In generale, invece le fattispecie che ricorrono più frequentemente in<br />
ambito sanitario riguardano i reparti <strong>di</strong> <strong>di</strong>alisi, i momenti legati a prelievi<br />
ematici a letto <strong>del</strong> paziente, la pratica iniettiva endovenosa, la collaborazione<br />
con il personale me<strong>di</strong>co nell’esecuzione <strong>di</strong> particolari esami strumentali (come<br />
gli esami endoscopici od altre tecniche <strong>di</strong> cateterismo), la sala operatoria.<br />
Al rischio biologico viene de<strong>di</strong>cato il Titolo VIII (dall’art. 73 all’art.<br />
88) <strong>del</strong> D.Lgs. 626/94 in recepimento alla Direttiva <strong>del</strong>la Comunità Europea<br />
679/90.<br />
La definizione <strong>di</strong> agente biologico è contenuta nell’art. 74 <strong>del</strong> citato<br />
decreto legislativo: per agente biologico si intende qualsiasi microrganismo,<br />
anche se geneticamente mo<strong>di</strong>ficato, coltura cellulare <strong>ed</strong> endoparassita<br />
umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni.<br />
Per microrganismo si intende qualsiasi entità microbiologica, cellulare<br />
o meno, in grado <strong>di</strong> riprodursi o trasferire materiale genetico; come<br />
coltura cellulare si intende il risultato <strong>del</strong>la crescita in vitro <strong>di</strong> cellule derivate<br />
da organismi pluricellulari.<br />
Per quanto riguarda la classificazione degli agenti biologici, la loro<br />
pericolosità è caratterizzata da:<br />
• infettività: capacità <strong>di</strong> un microrganismo <strong>di</strong> penetrare e moltiplicarsi<br />
nell’ospite;<br />
• patogenicità: capacità <strong>di</strong> produrre malattia a seguito <strong>di</strong> infezione;<br />
• trasmissibilità: capacità <strong>di</strong> un microrganismo <strong>di</strong> venire trasmesso da<br />
un soggetto infetto ad uno suscettibile;<br />
• neutralizzabilità: <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> efficaci misure profilattiche per<br />
prevenire la malattia o terapeutiche per la sua cura.<br />
A seconda <strong>del</strong> rischio <strong>di</strong> infezione per l’uomo, gli agenti biologici<br />
vengono sud<strong>di</strong>visi in quattro gruppi:<br />
Gruppo 1: agenti con poca probabilità <strong>di</strong> causare malattie in soggetti<br />
umani;