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03 comunic / libere /1 - Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed ...

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G Ital M<strong>ed</strong> Lav Erg 20<strong>03</strong>; 25:3 Suppl COMUNICAZIONI - TEMI LIBERI<br />

www.gimle.fsm.it 173<br />

Per quanto riguarda la sensibilizzazione <strong>di</strong> gruppo, la clinica è ricca<br />

<strong>di</strong> esemplificazioni da riportare alle seguenti sostanze: sostanze <strong>di</strong> gruppo<br />

para, derivati <strong>del</strong>la fenotiazina, sostanze <strong>del</strong> gruppo chinolinico, sostanze<br />

terpeniche, sostanze <strong>del</strong> gruppo neomicina, salicilanili<strong>di</strong> alogenate,<br />

sostanze <strong>del</strong> gruppo tiouramico, derivati <strong>del</strong>l’etilen<strong>di</strong>ammina, antibiotici<br />

aminoglicosi<strong>di</strong>ci e betalattamici. Nel caso <strong>di</strong> accertata o sospetta sensibilizzazione<br />

eczematosa <strong>di</strong> gruppo per via esogena è da tenere sempre<br />

presente la eventualità <strong>di</strong> gravi e temibili manifestazioni allergiche generali<br />

che possono insorgere in seguito a somministrazione parenterale o<br />

per os degli allergeni in causa.<br />

Le manifestazioni cliniche <strong>del</strong>l’eczema allergico professionale<br />

(EAP) ricalcano quelle <strong>del</strong>l’EAC (o dermatite allergica da contatto -<br />

DAC). Determinati apteni come nichel, bicromati, parafenilen<strong>di</strong>ammina,<br />

sostanze <strong>del</strong> gruppo para, alcune sostanze <strong>di</strong> origine vegetale, etc. possono,<br />

però, imprimere al quadro cutaneo caratteristiche peculiari.<br />

Diversi agenti sono spesso causa <strong>di</strong> forme extraprofessionali non <strong>di</strong>fferenziabili<br />

clinicamente, come si può verificare per la patologia eczematosa<br />

da cosmetici, da indumenti e da oggetti <strong>di</strong> abbigliamento, da farmaci,<br />

da sostanze vegetali.<br />

Si è soliti <strong>di</strong>stinguere le forme <strong>di</strong> EAP in acute e croniche, con la configurazione<br />

<strong>di</strong> una varietà lichenificata cronicizzante nell’ambito <strong>del</strong>le seconde.<br />

Tuttavia, è preferibile considerare la sintomatologia obiettiva a seconda<br />

<strong>del</strong>le singole fasi cronologiche evolutive e dei caratteri clinici particolari.<br />

Così, nel quadro <strong>di</strong> una puntualizzazione <strong>del</strong>l’EAP, si possono<br />

considerare forme tipiche e numerose varianti clinico-morfologiche (4, 5).<br />

La fase <strong>di</strong> acuzie <strong>del</strong>l’EAP (quasi sempre essudativa) va incontro ad<br />

una progressiva regressione verso la guarigione o a una fase subacuta,<br />

nella quale le lesioni <strong>di</strong>ventano più asciutte, le chiazze si ricoprono <strong>di</strong><br />

squame e <strong>di</strong> croste e la congestione <strong>di</strong>minuisce. Tuttavia, è facile l’insorgenza<br />

<strong>di</strong> nuove lesioni per cui si può evidenziare un polimorfismo evolutivo<br />

ma, al pari <strong>del</strong>l’eczema da contatto in generale, nelle varie fasi vi è<br />

prevalenza <strong>di</strong> singoli elementi (polimorfismo metacrono). Persistendo le<br />

manifestazioni subentra la fase cronica <strong>del</strong>l’EAP caratterizzata da un<br />

aspetto secco <strong>del</strong>le lesioni con riscontro <strong>di</strong> placche squamose lievemente<br />

eritematose, spesso pruriginose. La forma lichenificata si ricollega ad un<br />

lungo decorso <strong>del</strong>l’affezione <strong>ed</strong> è caratterizzata da prurito persistente <strong>ed</strong><br />

intenso con relativo grattamento; si notano chiazze spesso rilevate dal colore<br />

grigiastro, rosa pallido o bruno scuro, solcate da un <strong>di</strong>segno reticolare<br />

romboidale, quasi a mosaico.<br />

Varianti <strong>del</strong>l’EAP sono l’eczema nummulare, l’eczema <strong>di</strong>sidrosiforme,<br />

l’eczem-prurigo, la varietà papulo-vescicolo-follicolare e lichenoide,<br />

la varietà neuro<strong>di</strong>strofica xerodermica eczematosa. Un altro aspetto <strong>del</strong>l’EAC<br />

è rappresentato dall’eczema fotoallergico da contatto, in cui i fotoallergeni<br />

sono responsabili <strong>del</strong>le reazioni <strong>di</strong> tipo tar<strong>di</strong>vo o eczematoso.<br />

I fotoallergeni possono agire anche per via orale o parenterale in soggetti<br />

già sensibilizzati per contatto, con meccanismo endogeno. D’altra parte,<br />

l’esposizione protratta a stimoli ra<strong>di</strong>anti (a lungo andare <strong>di</strong>venta attiva<br />

buona parte <strong>del</strong>le ra<strong>di</strong>azioni) può provocare una esasperante cronicizzazione<br />

<strong>del</strong>l’eczema, che spesso esita nel quadro <strong>del</strong> reticuloide attinico.<br />

L’anamnesi, necessariamante minuziosa, non deve trascurare l’esame <strong>di</strong><br />

tutte le attività lavorative <strong>ed</strong> extralavorative <strong>del</strong> paziente, come anche le<br />

notizie su lavori prec<strong>ed</strong>enti, su terapie topiche e generali, sull’impiego dei<br />

prodotti cosmetologici, sull’uso dei mezzi <strong>di</strong> protezione (6).<br />

Il primo problema <strong>di</strong>agnostico <strong>di</strong>fferenziale riguarda la dermatite da<br />

agenti irritanti e la dermatite atopica.<br />

La dermatite atopica possi<strong>ed</strong>e una potenzialità eczematosa geneticamente<br />

pr<strong>ed</strong>erminata e una suscettibilità a forme allergiche varie. In quest’ultima<br />

evenienza la complicanza con un EAP è confortata da positività<br />

<strong>di</strong> indagini allergologiche specifiche. Però, una dermatite eczematosa localizzata<br />

alle mani può essere espressione <strong>di</strong> una forma atopica risvegliata<br />

da agenti irritanti. Il rilievo <strong>di</strong> una lichenificazione marcata con intenso<br />

prurito e <strong>di</strong> eventuali manifestazioni alle pieghe dei gomiti e <strong>del</strong>le ginocchia,<br />

al collo, alla nuca, ai pie<strong>di</strong>, conferma la <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> dermatite<br />

atopica. Occorre considerare che fattori <strong>di</strong> richiamo sono costituiti da comuni<br />

agenti irritanti come detergenti, emollienti, oli solubili, sostanze<br />

chimiche varie, etc. e che l’attività lavorativa in ambiente caldo umido o<br />

fr<strong>ed</strong>do aggrava l’affezione. Pertanto, si è inclini a ritenere espressione <strong>di</strong><br />

atopia alcune forme dermatitiche da agenti irritanti. Trattasi in effetti <strong>di</strong><br />

una dermatite atopica con localizzazione prevalente alle mani e soggetta<br />

a riacutizzazioni per l’azione dei suddetti fattori <strong>di</strong> risveglio. Gli esami attuabili<br />

per pervenire ad una <strong>di</strong>agnosi etiologica in corso <strong>di</strong> EAP, sono in<br />

pratica quelli <strong>di</strong>retti cutanei; stentano ad entrare nella routine gli in<strong>di</strong>retti,<br />

quali quelli che utilizzano linfociti <strong>di</strong> sangue periferico nella <strong>di</strong>agnostica<br />

etiologica degli eczemi da contatto.<br />

L’esame allergologico <strong>di</strong> elezione in corso <strong>di</strong> EAP è il test epicutaneo<br />

(Patch test). Sotto il riguardo <strong>del</strong>la praticità e <strong>del</strong>la rapi<strong>di</strong>tà dei risultati<br />

l’applicazione in gocce “a cielo scoperto” (open test) dei comuni allergeni<br />

idrosolubili, dà buoni risultati, come pure la tecnica <strong>del</strong>la strofinazione<br />

leggera <strong>del</strong>le stesse sostanze per la durata <strong>di</strong> pochi secon<strong>di</strong> (4).<br />

È da tenere presente il possibile stimolo espletato dal Patch test sul<br />

decorso <strong>del</strong>l’EAP, che il più <strong>del</strong>le volte occorre in fase <strong>di</strong> acme reattivo<br />

<strong>del</strong> test e quando è notevole la <strong>di</strong>ffusione <strong>del</strong>le manifestazioni cutanee.<br />

Per questo motivo non si ravvisa la necessità che ogni caso <strong>di</strong> EAP debba<br />

essere sottoposto ad indagini <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne allergologico, concetto purtroppo<br />

ancora ra<strong>di</strong>cato in ambito sanitario e che può, però, essere giustificato<br />

dalle sfaccettature me<strong>di</strong>co-legali che alcuni casi possono presentare.<br />

D’altra parte, quanto detto vale anche nel caso <strong>di</strong> una DCI. Si tenga<br />

pure presente che il criterio clinico unito a quello anamnestico è ampiamente<br />

in grado <strong>di</strong> portare alla <strong>di</strong>agnosi, anche etiologica, <strong>di</strong> EAP (4).<br />

Bibliografia<br />

1) Happle R. Classification of exemas: a pathogenetic approach. Atti 68°<br />

Cong. Naz. SIPEV, Pisa, 23-26 giugno 1993.<br />

2) Palminteri G. La nostra esperienza su problemi fisiopatologici, allergologici<br />

e clinici <strong>del</strong>la ipersensibilità <strong>di</strong> tipo ritardato da contatto.<br />

Gion It Derm Min Derm 1969; 44: 746.<br />

3) Palminteri G, Romano A. Sui rapporti tra me<strong>di</strong>cina generale e dermatologia<br />

nell’eczema professionale: ruolo <strong>del</strong>la pre<strong>di</strong>sposizione in<strong>di</strong>viduale.<br />

Ann It Derm Cl Sper 1972; 26: 50-55.<br />

4) Palminteri G. Le dermatiti da contatto professionali. Dermatologia<br />

professionale. Patologia cutanea e me<strong>di</strong>cina generale - Me<strong>di</strong>cal<br />

Boooks 1990; 23: 201-246.<br />

5) Palminteri G, Brai M, Troja B. Dermatiti da contatto. In: G. Palminteri.<br />

Dermatologia e Me<strong>di</strong>cina Interna. Vol. II, 1233-1240, Mattioli<br />

Ed. 1998.<br />

6) Palminteri G, Allegri F, Cuscunà G, Coppola A. Prevenzione e pre<strong>di</strong>sposizione<br />

in<strong>di</strong>viduale nella patologia cutanea da lavoro. G It M<strong>ed</strong><br />

Lav Erg 2002; 24: 3, 235.

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