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03 comunic / libere /1 - Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed ...

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G Ital M<strong>ed</strong> Lav Erg 20<strong>03</strong>; 25:3 Suppl COMUNICAZIONI - TEMI LIBERI<br />

www.gimle.fsm.it 223<br />

sentito <strong>di</strong> operare la <strong>di</strong>stribuzione dei Lavoratori in <strong>di</strong>fferenti fasce <strong>di</strong> onerosità<br />

<strong>del</strong> lavoro, nei termini <strong>di</strong> fatica fisica e <strong>di</strong> potenzialità usurante fisica.<br />

Nella fase d’elaborazione statistica, abbiamo calcolato le frequenze<br />

<strong>del</strong>le patologie car<strong>di</strong>ocircolatorie <strong>di</strong> tipo ipertensivo (<strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> ipertensione),<br />

<strong>ed</strong> ischemico (ischemia transitoria e infarto <strong>del</strong> miocar<strong>di</strong>o). Per le<br />

valutazioni degli effetti, isolati o sinergici, dei <strong>di</strong>fferenti fattori <strong>di</strong> rischio,<br />

abbiamo calcolato le frequenze in stratificazioni per singolo fattore <strong>di</strong> rischio,<br />

in<strong>di</strong>viduale o lavorativo, e in stratificazioni combinate tra essi. Come<br />

fattori <strong>di</strong> rischio abbiamo considerato: età “Body mass index”abitu<strong>di</strong>ne<br />

al fumo e livelli <strong>del</strong> colesterolo sierico (fattori in<strong>di</strong>viduali <strong>di</strong> rischio);<br />

faticosità <strong>del</strong> lavoro (quasi sempre corrispondente all’impegno manuale)<br />

e turnazione (fattori <strong>di</strong> rischio lavorativo).<br />

Risultati<br />

Nelle tabelle seguenti, abbiamo riportato i dati identificativi <strong>del</strong> campione<br />

e le frequenze <strong>del</strong>le patologie.<br />

Tabella I. Frequenze dei parametri identificativi<br />

Fasce d’età Abitu<strong>di</strong>ne al fumo B.M.I.<br />

< 24 25-44 45-63 No Si Ex Sotto Normo Sovra<br />

2,4 43,5 54,1 31,9 51,1 17,0 0,6 33,3 66,1<br />

Colesterolemia Tipo <strong>di</strong> lavoro Turni<br />

≤ 220 220-270 > 270 Legg. Me<strong>di</strong>o Pesante Si No<br />

52,8 31,4 15,8 39,1 25,7 35,2 18,4 81,6<br />

Patologie<br />

Tabella II. Frequenze <strong>del</strong>le patologie per fattori<br />

<strong>di</strong> rischio in<strong>di</strong>viduale<br />

Fasce d’età BMI Fumo Colesterolo<br />

25-44 44-63 < 24 >24 No Si Ex 45 vs. età < 45 3,12 1,91 2,65<br />

Fumo sì vs. fumo no* 0,73 1,29 1,55<br />

BMI >25 vs. BMI < 25 5,01 1,85 1,93<br />

Col. >270 vs. Col < 220 2,07 3,11 3,47<br />

Rapporto O.R.<br />

Ipertensione Angina Infarto<br />

Lav. Pesante vs. lav. leggero 0,93 1,84 9,17<br />

Turni sì vs. turni no 0,84 2,33 2,32<br />

Nei lavoratori omogenei per età, abitu<strong>di</strong>ne al fumo, B.M.I. e livello<br />

sierico <strong>del</strong> colesterolo, la frequenza <strong>del</strong>l’infarto è stata sensibilmente più<br />

alta, e il rapporto <strong>di</strong> rischio relativo è stato pari a 3,35. Il dato <strong>del</strong> calcolo<br />

conferma che il lavoro pesante è un fattore <strong>di</strong> rischio relativo.<br />

Conclusioni<br />

Allo stato attuale <strong>del</strong>l’elaborazione, i dati consentono <strong>di</strong> formulare<br />

due considerazioni, una <strong>di</strong> tipo statistico epidemiologico <strong>ed</strong> un’altra <strong>di</strong><br />

carattere metodologico.<br />

Le frequenze <strong>del</strong>le <strong>di</strong>fferenti forme <strong>di</strong> patologia hanno mostrato, me<strong>di</strong>amente,<br />

una lieve ecc<strong>ed</strong>enza rispetto a quelle <strong>del</strong>la popolazione italiana<br />

<strong>di</strong> pari età, ricavate dalle statistiche ISTAT e ISS2 (27). Il dato bruto<br />

ha mostrato che quest’ecc<strong>ed</strong>enza è soprattutto determinata dal maggiore<br />

tasso <strong>di</strong> morbi<strong>di</strong>tà dei lavoratori impegnati in attività maggiormente faticose,<br />

sia per la manualità quasi totale <strong>del</strong>le attività, sia per le con<strong>di</strong>zioni<br />

in cui esse sono espletate. Il crossing tra i fattori <strong>di</strong> rischio lavorativo e

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