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COMUNICAZIONI - TEMI LIBERI G Ital Med Lav Erg 2003; 25:3 Suppl 180 www.gimle.fsm.it M. Cannas, L. Bevilacqua 1 , A. Sacco 2 , N. Magnavita Applicazione del modello A.S.I.A. alla gestione del rischio legno Istituto di Medicina del Lavoro, Università Cattolica del Sacro Cuore - Roma 1 Spresal ASL RMF, Civitavecchia 2 ASL FR, Frosinone RIASSUNTO. Si descrive una applicazione del modello A.S.I.A., basato sulla continua e ciclica applicazione delle fasi di valutazione del rischio, sorveglianza sanitaria, informazione e formazione, audit, alle microimprese del legno. Per raggiungere rapidamente il maggior numero di aziende si è scelto di applicare la metodologia A.S.I.A. partendo da un audit di verifica dell’attività sanitaria dei medici competenti, nell’intero territorio dell’ASL RM/F di Civitavecchia. A cascata, dal miglioramento della qualità delle azioni dei MC stimolata dagli audit, si è ottenuto l’aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi, il miglioramento di procedure e programmi di sorveglianza, lo sviluppo di attività formative e informative a favore dei lavoratori. Parole chiave: modello A.S.I.A., lavorazione del legno. ABSTRACT. www.gimle.fsm.it A.S.I.A. MODEL IN WOOD WORK. The ASIA model (assessment, surveillance, information audit) has been applied in wood work. The physicians charged of medical surveillance of workers were enrolled in a specialistic audit, concerning the main aspects of their preventive activity. Doctors significantly improved the quality of their surveillance programs, so identifying two cases of work-related illnesses (nasal cancer and poliposis). Even quality of risk assessment, and information of workers, were significantly improved after the audit. The ASIA model proved to be feasible and useful in wood risk prevention. Key words: A.S.I.A. model, wood work. Introduzione Il D.Lgs.66/00, recependo le Direttive comunitarie sugli agenti cancerogeni e mutageni, ha disposto misure di prevenzione per la polvere di legno. In Italia le aziende per la lavorazione del legno sono spesso di piccole o piccolissime dimensioni e solo di rado rientrano nei programmi di vigilanza. È evidente come in tali condizioni sia più difficoltoso lo sviluppo di una politica di prevenzione. Il modello A.S.I.A. (assessment, surveillance, information, audit), basato sulla continua e ciclica applicazione delle fasi di valutazione del rischio, sorveglianza sanitaria, informazione e formazione, audit, può essere vantaggiosamente applicato anche a tali microimprese. Per raggiungere il maggior numero di aziende nel minor tempo possibile si è scelto di applicare la metodologia A.S.I.A. partendo da un audit di verifica dell’attività sanitaria dei medici competenti, nell’intero territorio dell’ASL RM/F di Civitavecchia. Materiali e metodi I 47 MC operanti su aziende del legno nella ASL RMF sono stati invitati a partecipare ad un colloquio di verifica e revisione dell’intervento da loro effettuato. I colloqui di audit sono avvenuti sulla base di una matrice strutturata relativa a dieci aree, due delle quali attinenti alle risorse strutturali e le altre alle pratiche adottate (tab. I). I criteri per la definizione della matrice sono stati scelti sulla base dell’assunzione che essi fossero facilmente revisionabili da un osservatore esterno. Risultati In seguito all’audit i MC hanno riconosciuto l’utilità dell’esame specialistico ORL con rinoscopia ai fini della sorveglianza dei lavoratori con esposizione protratta. I dati confermano la validità della scelta. È stato identificato un adenocarcinoma delle fosse nasali in un artigiano con esposizione di lunga durata (>30 anni) a polvere di legno. In un altro caso si è osservata poliposi delle fosse nasali. I MC hanno altresì convenuto sulla necessità di potenziare l’informazione dei lavoratori circa il corretto uso dei DPI e si sono inoltre im- Tabella I. Dimensioni indagate mediante audit RISORSE STRUTTURALI PRATICHE ADOTTATE 1. Livello di formazione • Aggiornamento informazioni MC • Anamnesi lavorativa 2. Conoscenza rischi • Tutela della segretezza professionali • Protocollo sanitario • Informazione/formazione lavoratori • Uso DPI • Analisi dati anonimi collettivi • Spirometria
G Ital Med Lav Erg 2003; 25:3 Suppl COMUNICAZIONI - TEMI LIBERI www.gimle.fsm.it 181 pegnati a svolgere un’azione di stimolo per il costante aggiornamento dei documenti di valutazione dei rischi tramite la puntuale trasmissione delle osservazioni ricavate dai sopralluoghi. Conclusioni La metodologia dell’audit, parte fondamentale del modello A.S.I.A., assume un ruolo chiave nel processo di formazione permanente, consen- tendo la verifica dell’adesione alle norme di sicurezza, alle leggi in vigore e alle corrette pratiche di lavoro. Scopo dell’audit è porre i professionisti che vi partecipano nella condizione di migliorare la qualità della propria attività mediante una verifica critica di ciò che viene effettuato correntemente. L’intervento ha determinato in molti casi l’aggiornamento e integrazione del Documento di Valutazione dei Rischi, il miglioramento di procedure e programmi di sorveglianza, lo sviluppo di attività formative e informative a favore dei lavoratori.
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