03 comunic / libere /1 - Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed ...

COMUNICAZIONI - TEMI LIBERI G Ital Med Lav Erg 2003; 25:3 Suppl
178 www.gimle.fsm.it
R.A. Placentino, L. Cesarini, A. Sacco 1 , N. Magnavita
Applicazione del modello A.S.I.A. nelle attività di manipolazione
dei farmaci antiblastici
Istituto di Medicina del Lavoro, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma
1 ASL FR, Frosinone
RIASSUNTO. Il rischio professionale da antiblastici è stato
gestito mediante applicazione del modello A.S.I.A. Si è deciso
di partire da un audit dei lavoratori, per mettere in luce le
deviazioni dallo standard sulle quali operare con un intervento
di informazione/formazione mirato. La sorveglianza sanitaria
e la ri-valutazione del rischio occupazionale sono state
orientate selettivamente sulle aree critiche emerse nell’audit.
Parole chiave: modello A.S.I.A., farmaci antiblastici, personale
sanitario.
ABSTRACT. www.gimle.fsm.it
A.S.I.A. MODEL IN RISK MANAGEMENT OF OCCUPATIONAL EXPOSURE
IN THE PREPARATION AND ADMINISTRATION OF ANTINEOPLASTIC
DRUGS. Risk management of occupational exposure in hospital
personnel involved in the preparation and administration of
antineoplastic drugs was performed using the A.S.I.A. model.
The first step was auditing of compliance. Training of workers
specifically addressed the areas of deviation from guidelines.
Medical surveillance, and risk assessment, were oriented toward
observed deviations.
Key words: A.S.I.A. model, antineoplastic drugs, care workers.
Introduzione
La manipolazione di farmaci antiblastici rappresenta un importante
fattore di rischio chimico in ambiente sanitario. I possibili rischi cancerogeni
e riproduttivi, in condizioni di esposizione non controllata, richiedono
la realizzazione di elevati standard organizzativi e strutturali, la cui
efficienza deve essere periodicamente testata.
Il modello A.S.I.A. (assessment, surveillance, information, audit) mira
alla gestione del rischio attraverso una continua analisi dei fattori rilevanti,
quali la valutazione del rischio, la sorveglianza sanitaria, la formazione/informazione
dei lavoratori e l’audit.
Metodi
Si è scelto di applicare il modello A.S.I.A. partendo dall’audit operativo
e di compliance dei lavoratori addetti a manipolazione di antiblastici.
Sulla base dei risultati dell’audit è stata successivamente impostata
la strategia di formazione/informazione, il programma di sorveglianza sanitaria
e quello di valutazione ambientale.
L’esperienza di audit è stata condotta presso i quattro reparti ove
operano lavoratori addetti alla manipolazione di antiblastici, con l’obbiettivo
di evidenziare quei comportamenti che riflettano il non rispetto
o la mancanza di procedure di lavoro standardizzate. Lo schema-guida
per l’audit è stato ricavato dal Provvedimento del 5/9/99 contenente
le linee-guida per l’identificazione dei momenti a rischio per il personale
esposto durante le attività di preparazione, somministrazione,
smaltimento immagazzinamento e trasporto dei chemioterapici in ambiente
sanitario.
L’audit ha interessato otto aree di attività, rispettivamente riguardanti:
il comportamento generico dell’operatore; le modalità d’uso della
cappa a flusso laminare nella preparazione dei chemioterapici; l’utilizzo
dei dispositivi di protezione individuale; le modalità di preparazione
dei farmaci contenuti in flaconcino; le modalità di preparazione
dei farmaci contenuti in fiala; le modalità di preparazione della fleboclisi;
le modalità di somministrazione; il comportamento in caso di incidenti/
infortuni.
Risultati
Sono stati sottoposti all’audit tutti gli addetti alla preparazione e
somministrazione di farmaci antiblastici in una Azienda sanitaria del Lazio.
I lavoratori avevano già frequentato un corso di formazione sull’uso
degli antiblastici.
I risultati della verifica relativa alle sfere di attività indagate sono i
seguenti:
1. Il 24% degli operatori indica significative deviazioni dal comportamento
generale standard.
2. Il 17% riferisce deviazioni dallo standard nelle modalità d’uso della
cappa a flusso laminare;
3. Il 34% devia dallo standard nell’utilizzo dei dispositivi di protezione
individuale;