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Schede normative in versione pdf - Unione dei Comuni del ...

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FATTIBILITA’ GEOLOGICO-<br />

IDRAULICA<br />

Sotto l'aspetto geomorfologico, la zona ricade nella Classe G.2c<br />

(pericolosità media) <strong>in</strong> relazione alle caratteristiche litotecniche <strong>del</strong><br />

substrato (tavole 8.3 <strong>del</strong> R.U.).<br />

A seguito degli studi idraulici effettuati, la zona è <strong>in</strong>serita parzialmente<br />

nella Classe I.3 di Pericolosità Idraulica (pericolosità elevata), <strong>in</strong><br />

quanto potenzialmente <strong>in</strong>teressata da eventi con tempo di ritorno<br />

<strong>in</strong>feriori a 200 anni (Tr200), e parzialmente nella Classe I.4<br />

(pericolosità molto elevata), <strong>in</strong> quanto vulnerabile per eventi con<br />

tempo di ritorno <strong>in</strong>feriori a 30 anni (Tr30).<br />

Rispetto alla Tutela <strong>del</strong>la Risorsa idrica, entrambe le zone sono <strong>in</strong>serite<br />

nella Classe 2 – Tutela Alta.<br />

Il giudizio di Fattibilità discendente dalle valutazioni di pericolosità<br />

sopra espresse corrisponde alla Classe F.2.g (fattibilità con normali<br />

v<strong>in</strong>coli) per gli aspetti geomorfologici, alla Classe F.4.i. (fattibilità<br />

limitata) per gli aspetti idraulici ed alla Classe F.2.t. (fattibilità con<br />

normali v<strong>in</strong>coli), circa la tutela <strong>del</strong>la risorsa idrica.<br />

Condizioni alla Trasformazione ed Interventi di messa <strong>in</strong> sicurezza:<br />

Relativamente al rischio idraulico gli <strong>in</strong>terventi di trasformazione sono<br />

legati alla messa <strong>in</strong> sicurezza def<strong>in</strong>ita a partire dagli scenari <strong>in</strong>dividuati<br />

negli studi idraulici condotti a supporto <strong>del</strong> presente R.U.: gli <strong>in</strong>terventi<br />

attualmente <strong>in</strong> corso sul Fiume Cornia concorrono alla riduzione <strong>dei</strong><br />

volumi di esondazione, così come quelli legati alla messa <strong>in</strong> sicurezza<br />

<strong>del</strong> Fosso Corniaccia (con <strong>in</strong>terventi collegati alle nuove espansioni,<br />

zona La Monaca, ad esso adiacenti i cui progetti sono già approvati<br />

dall'Autorità di Bac<strong>in</strong>o Toscana Costa).<br />

Le valutazioni <strong>del</strong> rischio residuo dovranno essere condotte valutando i<br />

benefici <strong>del</strong>le opere realizzate attraverso studi idraulici omogenei con<br />

quelli realizzati a supporto <strong>del</strong> presente R.U., def<strong>in</strong>endo le opere di<br />

messa <strong>in</strong> sicurezza e provvedendo anche alla mitigazione <strong>dei</strong> loro<br />

effetti sulle aree al contorno: la def<strong>in</strong>izione <strong>del</strong>le soluzioni dovrà<br />

prevedere necessariamente la compensazione <strong>in</strong> loco <strong>dei</strong> volumi di<br />

acqua sottratti dai nuovi <strong>in</strong>terventi, oltre ad evitare la realizzazione di<br />

opere che alter<strong>in</strong>o significativamente il deflusso <strong>del</strong>le acque<br />

superficiali.<br />

Le future ulteriori operazioni di sistemazione arg<strong>in</strong>ale (Lotti III° e IV°)<br />

previste sul Fiume Cornia, <strong>in</strong> corso di def<strong>in</strong>izione, potranno ridurre i<br />

battenti idraulici <strong>del</strong>le diverse aree come rappresentato nello scenario<br />

di progetto, anch'esso allegato al R.U. La valutazione def<strong>in</strong>itiva <strong>dei</strong><br />

benefici <strong>in</strong>dotti dalle operazioni <strong>in</strong> corso sarà possibile solo a seguito<br />

<strong>del</strong> collaudo <strong>del</strong>le opere realizzate.<br />

OPERE DI TUTELA e<br />

VALORIZZAZIONE DEL<br />

PAESAGGIO<br />

MODALITA’ D’ATTUAZIONE<br />

DISCIPLINA IN ASSENZA DI<br />

PIANO ATTUATIVO o IN<br />

CASO DI SCADENZA DEL<br />

QUINQUENNIO<br />

DISCIPLINA SUCCESSIVA<br />

ALLA REALIZZAZIONE DEL<br />

PIANO ATTUATIVO<br />

Gli <strong>in</strong>terventi di riqualificazione urbana previsti per il comparto non<br />

determ<strong>in</strong>ano <strong>in</strong>terferenze con le azioni di tutela e salvaguardia <strong>del</strong><br />

paesaggio.<br />

Piano attuativo convenzionato di <strong>in</strong>iziativa privato.<br />

In caso di scadenza <strong>del</strong> term<strong>in</strong>e qu<strong>in</strong>quennale dalla data di<br />

approvazione <strong>del</strong> Regolamento Urbanistico senza che sia <strong>in</strong>tervenuta<br />

l’approvazione <strong>del</strong> P.A., agli immobili e alle aree comprese nella<br />

presente area di trasformazione si applica la seguente discipl<strong>in</strong>a:<br />

• totale <strong>in</strong>edificabilità <strong>del</strong>l’area<br />

• manutenzione straord<strong>in</strong>aria <strong>dei</strong> manufatti esistenti senza<br />

possibilità di modifica <strong>del</strong>la dest<strong>in</strong>azione d’uso<br />

Ad avvenuta ultimazione degli <strong>in</strong>terventi previsti dal P.A., agli immobili<br />

ed aree comprese nella presente area di trasformazione si applica la<br />

seguente discipl<strong>in</strong>a:<br />

• parcheggi pubblici: vedi art. 86 <strong>del</strong>le norme di R.U.<br />

• verde pubblico: vedi art. 90 <strong>del</strong>le norme di R.U.<br />

• edifici residenziali: tessuto T9 - vedi art 60 <strong>del</strong>le norme di R.U.<br />

• aree e corti private e condom<strong>in</strong>iali: vedi art. 34 <strong>del</strong>le norme di<br />

R.U.

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