2008 - Dipartimento di Prevenzione Ulss 20 di Verona
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<strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> <strong>Prevenzione</strong> - <strong>Ulss</strong> <strong>20</strong> <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> Relazione Sanitaria anno <strong><strong>20</strong>08</strong>ATTIVITÀ DI ISPEZIONE E VIGILANZAOltre alla attività <strong>di</strong> ispezione <strong>di</strong> tutti gli animali macellati negli impianti autorizzati,anche le industrie alimentari e gli allevamenti vengono perio<strong>di</strong>camente sottoposti a controlli <strong>di</strong>vario tipo a seconda delle esigenze come previsto dal “Libro Bianco” e dal reg. CEE 178/<strong>20</strong>02 cheprevede un controllo <strong>di</strong> filiera <strong>di</strong>stribuito “dal campo alla tavola” finalizzato alla sicurezzaalimentare e alla tracciabilità degli alimenti.Negli allevamenti i controlli mirano innanzitutto all’identificazione degli animali e, inDAL CAMPOun secondo momento, alla verifica dello stato sanitario, del benessere, dell’utilizzo deiALLA TAVOLAfarmaci, dei mangimi e degli eventuali inquinanti ambientali. Nelle industrie alimentarivengono verificati l’aspetto igienico sanitario delle materie prime (comprese quelle provenienti daaltri Stati sia comunitari che extracomunitari), delle lavorazioni, delle strutture e degli impiantie dei prodotti finiti. A completamento dell’attività <strong>di</strong> vigilanza trovano applicazione icampionamenti, mirati o casuali, contemplati nel Piano Nazionale Residui e quelli demandati alleA.ULSS da parte degli uffici periferici del Ministero della Salute.PIANO NAZIONALE RESIDUIHa come finalità quella <strong>di</strong> evidenziare i rischi <strong>di</strong> residui pericolosi per il consumatore neglianimali e nei prodotti <strong>di</strong> origine animale a livello della filiera produttiva (allevamento, macello,stabilimento <strong>di</strong> lavorazione, conservazione) fino al consumo <strong>di</strong>retto.Tale Piano, elaborato dal Ministero della Salute in ottemperanza a quanto previsto dallaU.E. nel “Libro Bianco”, viene applicato dalla Regione secondo la realtà produttiva e zootecnica, <strong>di</strong>ogni A.U.L.S.S..Nel <strong><strong>20</strong>08</strong> sono stati eseguiti 987 esami, con il riscontro due positività.8.3 MALATTIE INFETTIVE ED INFESTAZIONITutelare il patrimonio zootecnico dalle malattie infettive con particolare attenzione perquelle <strong>di</strong> interesse antropozoonosico, rappresenta da sempre uno dei più importanti compiti delServizio Veterinario.INFLUENZA AVIARIAÈ proseguita costantemente l’attività <strong>di</strong> controllo per questa malattia infettiva sulla basedei piani già messi in atto negli anni 1999-<strong>20</strong>03, periodo in cui si era verificato un notevoleinteressamento degli allevamenti e l’eliminazione <strong>di</strong> circa un milione e mezzo <strong>di</strong> capi avicoli.A seguito <strong>di</strong> questa emergenza era stato perfezionato da parte del Centro RegionaleGEO<strong>di</strong> Epidemiologia Veterinaria, un sistema <strong>di</strong> geo-referenziazione del territorio che haREFERENZIAZIONEcomportato l’attribuzione a tutti gli allevamenti <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nate geografiche per unaDEGLIprecisa identificazione <strong>di</strong> ogni attività produttiva (v. mappa allegata, che con una scalaALLEVAMENTIcosì ridotta da una idea della densità non della singola attività produttiva, infatti sitratta <strong>di</strong> 450 allevamenti avicoli censiti).106