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2008 - Dipartimento di Prevenzione Ulss 20 di Verona

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<strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> <strong>Prevenzione</strong> - <strong>Ulss</strong> <strong>20</strong> <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> Relazione Sanitaria anno <strong><strong>20</strong>08</strong>L’OMS continua a raccomandare <strong>di</strong> non limitare i viaggi verso aree colpite da influenzaaviaria H5N1, inclusi gli stati che segnalano casi associati <strong>di</strong> infezione umana; non raccomandaneppure uno screening ai viaggiatori al rientro dalle aree colpite. L’OMS continua, invece, araccomandare ancora ai viaggiatori che si recano negli stati colpiti, <strong>di</strong> evitare contatti conambienti ad alto rischio, in particolare i mercati dove si vendono animali vivi. Infatti il <strong>di</strong>rettocontatto con pollame infetto, o con superfici e oggetti contaminati dai loro escrementi, èconsiderato la principale via <strong>di</strong> infezione umana: il rischio <strong>di</strong> esposizione è considerato massimonelle fasi <strong>di</strong> macellazione, sezionamento e preparazione per la cottura.TUBERCOLOSINel corso degli ultimi <strong>di</strong>eci anni nella nostra Regione nel complesso si è registrato un calodella TBC <strong>di</strong> circa il <strong>20</strong>%: da un lato è stata evidenziata una riduzione tra la popolazione in<strong>di</strong>gena,dall'altro un incremento <strong>di</strong> casi tra la popolazione immigrata.I dati rilevati durante il <strong>20</strong>07 nell’<strong>Ulss</strong> <strong>20</strong> avevano evidenziato un complessivo calo dellesegnalazioni <strong>di</strong> questa malattia, e si ipotizzava una possibile carenza nella segnalazione dellamalattia.Alla fine dell’anno era stata deliberata anche nella nostra ULSS l’istituzione delDispensario Funzionale, che prevede la collaborazione del reparto <strong>di</strong> Malattie Infettive delPoliclinico per la parte clinica, mentre per l’attività territoriale del Servizio Pneumotisiologico <strong>di</strong>Marzana e del Servizio Igiene e Sanità Pubblica con i Distretti Sanitari <strong>di</strong> Base.AUMENTO CASIDI TBCNel corso del <strong><strong>20</strong>08</strong> si è registrato tuttavia un notevole aumento dei casi segnalati,passando da una me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 60 casi per anno ad un picco <strong>di</strong> 87 casi: questo, oltre ad unvero aumento della frequenza della malattia stessa, potrebbe essere anche un primorisultato del Dispensario Funzionale, cioè <strong>di</strong> una più attenta e accurata notifica della malattia. Ciòincoraggia a perfezionare la collaborazione tra le Unità Operative coinvolte delle due Aziendesanitarie, quella Ospedaliera e quella territoriale.Il numero complessivo <strong>di</strong> casi segnalati nel corso del <strong><strong>20</strong>08</strong> nell’ULSS <strong>20</strong> conferma unasostanziale stabilità del numero dei casi con tendenza alla riduzione negli ultimi anni per lapopolazione veronese. Per la popolazione immigrata, invece, si nota un incremento dei casi,marcato nell’ultimo anno, mentre negli anni precedenti l’andamento era stato più irregolare.Colpisce, infatti, l’irregolarità nell’andamento della malattia negli ultimi quattro anni, conaumenti e riduzioni della malattia, sia per quanto riguarda la popolazione immigrata che lapopolazione in<strong>di</strong>gena. Questo potrebbe far pensare ad una sottonotifica dei casi per incompletoiter <strong>di</strong>agnostico o scarso utilizzo del servizio sanitario da parte della popolazione immigrata.Sulla base dei dati ISTAT riferiti al 1° gennaio <strong><strong>20</strong>08</strong>, possiamo stimare che la popolazioneimmigrata - regolare e non - rappresenti circa il 9,5% della popolazione totale del Veneto e <strong>di</strong><strong>Verona</strong>. L’incidenza della TB nella popolazione immigrata, pur con variazioniMAGGIOREconsistenti da un anno al successivo, risulta sempre notevolmente più elevata rispettoINCIDENZAalla popolazione autoctona, mantenendosi anche per questo anno ad un livello superioreNEGLI IMMIGRATI<strong>di</strong> oltre venti volte rispetto alla popolazione veronese, con una incidenza stimataintorno a 137/100.000, sostanzialmente analoga a quella registrata nel <strong>20</strong>06.Si registra poi una frequenza nettamente maggiore tra i maschi, con rapporto M/F pari a2:1 (59 M e 28 F), più evidente tra gli immigrati (43 M e 18 F). Per quanto riguarda il paese <strong>di</strong>origine, la maggior parte dei casi sono immigrati da tre soli paesi: Romania (<strong>20</strong> casi), Marocco (18casi), In<strong>di</strong>a (10 casi).50

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