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2008 - Dipartimento di Prevenzione Ulss 20 di Verona

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<strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> <strong>Prevenzione</strong> - <strong>Ulss</strong> <strong>20</strong> <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> Relazione Sanitaria anno <strong><strong>20</strong>08</strong>2 L’AMBIENTE URBANOOPREMESSALa popolazione che vive nelle città è sempre più numerosa: all’inizio del <strong>di</strong>ciannovesimosecolo era il 5%, nel <strong>20</strong>07 è più del 50%.In Europa circa il 75% della popolazione vive in aggregati urbani <strong>di</strong> una certacomplessità.3/4 DELLE PERSONEVIVONO IN CITTÀLa salute della popolazione urbanizzata rappresenta, quin<strong>di</strong>, un problema daconsiderare in modo specifico sia per numero <strong>di</strong> persone coinvolte sia per le ricadute maggioriche hanno i determinanti <strong>di</strong> salute positivi o negativi. Questi fattori possono esplicare i loroeffetti nelle varie forme <strong>di</strong> aggregazione con varia intensità a seconda delle <strong>di</strong>mensioni edell’organizzazione delle città.In questa chiave vanno interpretati alcuni argomenti <strong>di</strong> questa relazione che riguardano:− l’ambiente fisico (qualità dell’aria, con<strong>di</strong>zioni climatiche, strumenti urbanistici);− l’ambiente costruito (<strong>di</strong>sagio abitativo, traffico, funzioni urbane);− l’ambiente sociale (comportamenti in<strong>di</strong>viduali e stili <strong>di</strong> vita collettivi, immigrazione,<strong>di</strong>suguaglianze <strong>di</strong> salute legate a <strong>di</strong>suguaglianze sociali).2.1 INQUINAMENTO ATMOSFERICODalle conoscenze scientifiche attuali emerge sempre più precisamente che la cattivaqualità dell’aria respirata incide in modo significativo sulle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute dellaL’INQUINAMENTOpopolazione esposta. Non si tratta solo <strong>di</strong> effetti acuti che compaiono per esposizioniATMOSFERICOa breve termine agli inquinanti atmosferici ma anche <strong>di</strong> effetti che si instaurano ACCORCIA LA VITAlentamente nel tempo provocando patologie croniche e conseguenze a lungo terminesulla salute. Secondo l’OMS l’esposizione al particolato fine accorcia in me<strong>di</strong>a la vita <strong>di</strong> ognipersona all’interno dell’Unione Europea <strong>di</strong> 8.6 mesi e i valori salgono per l’Italia a 9 mesi <strong>di</strong> vita nel<strong>20</strong>00(Comunicato stampa dell’OMS europeo EURO/08/05 Berlino, Copenhagen, Roma, 22 giugno<strong>20</strong>05.) L’OMS afferma esplicitamente che una riduzione dei correnti livelli <strong>di</strong> inquinamentoatmosferico, specialmente quello dovuto al traffico, porterebbe benefici sostanziali alla saluterespiratoria dei bambini, soprattutto <strong>di</strong> quelli più suscettibili (Effects of air pollution onchildren’s health and development A review of the evidence WHO Europe <strong>20</strong>05).In generale le zone maggiormente inquinate sono quelle in prossimità <strong>di</strong> strade trafficatee <strong>di</strong> industrie insalubri. Nell’area urbana in cui si concentra la popolazione e siCALO DELLE PMverifica una maggior esigenza <strong>di</strong> mobilità autoveicolare, stando ai dati ARPAV, il 51%10A VERONAdelle polveri PM 10 è generato dal traffico. Nella nostra realtà costituiscono fontisicuramente rilevanti anche alcune industrie <strong>di</strong> grosse <strong>di</strong>mensioni, l’aeroportoV.Catullo <strong>di</strong> Villafranca e le autostrade che attraversano il territorio spesso in stretta contiguitàcon quartieri residenziali. L'appartenere a categorie suscettibili può potenziare gli effettiavversi sulla salute, ad esempio è stato osservato che i bambini che vivono in prossimità <strong>di</strong> stradetrafficate presentano un rischio più elevato <strong>di</strong> sviluppare malattie respiratorie. Stando ai dati<strong>di</strong>ffusi dall’ARPAV, struttura cui compete il monitoraggio giornaliero dell’aria, nel corso del <strong><strong>20</strong>08</strong>nella città <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> si sono verificati 89 superamenti nella postazione <strong>di</strong> Corso Milano e 83 inquella <strong>di</strong> Cason del limite giornaliero <strong>di</strong> 50 µg/m 3 <strong>di</strong> PM 10 , valore che non dovrebbe esseresuperato più <strong>di</strong> 35 volte l’anno. Come comunicato dall’ARPAV la me<strong>di</strong>a annuale <strong>di</strong> PM 10 nellapostazione <strong>di</strong> Corso Milano è stata pari a 42 µg/m 3 e a 40 µg/m 3 al Cason a fronte <strong>di</strong> un valorelimite annuale <strong>di</strong> 40 µg/m 3 mentre nel <strong>20</strong>07 i valori erano pari rispettivamente a 52 µg/m 3 e 47µg/m 3 . Si registra pertanto una <strong>di</strong>minuzione sia del numero dei superamenti che dei valori delle13

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