<strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> <strong>Prevenzione</strong> - <strong>Ulss</strong> <strong>20</strong> <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> Relazione Sanitaria anno <strong><strong>20</strong>08</strong>Nel <strong>20</strong>07 in Veneto sono i ragazzi delle classi più giovani a superare la percentualecomplessiva regionale registrata tra i maschi (24,2%): il 27,5% dei ragazzi tra i 15 e 24 anni e il38,2% dei giovani tra i 25 e 34 anni ha l’abitu<strong>di</strong>ne al fumo. Tra le donne, invece, la maggior<strong>di</strong>ffusione si rileva nella classe tra i 25 e 34 anni (22,2%) e in quella tra i 45 e 54 (18,9%):entrambi i valori sono al <strong>di</strong> sopra del valore me<strong>di</strong>o regionale femminile (14,3%). (estratto da “Le<strong>di</strong>mensioni del tabacco in Veneto” Regione Veneto, luglio <strong>20</strong>09)Graf. 5.1/2: Fumatori <strong>di</strong> 15 anni e oltre per sesso e classe <strong>di</strong> età. Veneto – Anno <strong>20</strong>0715-24 25-34 35-44 45-54 55-64 65+Uomini 27,5% 38,2% 24,1% 23,8% 22,2% 11,9%Donne 13,0% 22,2% 14,6% 18,9% 15,5% 6,4%Tra i progetti nell’ambito della prevenzione del fumo ambientale è stato condotto inVeneto, nel mese <strong>di</strong> ottobre <strong><strong>20</strong>08</strong>, uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> tipo osservazionale per stimare la prevalenza <strong>di</strong>persone (conducenti e/o passeggeri) che fumano all’interno delle vetture.A questo proposito, i ricercatori dell’Istituto Tumori <strong>di</strong> Milano, hanno riscontrato cheFUMO IN AUTO l’inquinamento prodotto da una sola sigaretta all’interno dell’abitacolo <strong>di</strong> un’automobiledà luogo ai seguenti risultati:a) con con<strong>di</strong>zionamento in funzione e finestrini chiusi si è registrato un picco dei PM 2,5 ePM 10 <strong>di</strong> circa 500 microgrammi per m 3 (oltre 75 volte il basale per il PM 2,5 e 45 volte per il PM 10 )mentre il PM 1 è arrivato a oltre 300;b) con con<strong>di</strong>zionamento in funzione e finestrino lato fumatore aperto per ¼: Nonostantel’aumentato ricambio d’aria, le concentrazioni delle tre classi <strong>di</strong> polveri fini misurate sonoaumentate fino a 60-80 microgrammi per m 3 , sempre al <strong>di</strong> sopra dei limiti <strong>di</strong> legge;c) con<strong>di</strong>zionamento in funzione e finestrino lato fumatore completamente aperto: leconcentrazioni nei posti posteriori sono aumentate considerevolmente superando anche in questocaso i limiti.In conclusione, nonostante la vettura fosse equipaggiata <strong>di</strong> un impianto <strong>di</strong>con<strong>di</strong>zionamento dotato <strong>di</strong> filtri antiparticolato, come ormai installato in quasi tutte le vetturemoderne ed in grado <strong>di</strong> abbattere quasi l’80 % delle polveri con un ricambio d’aria notevole (circa6-8 ach o ricambi per ora), le concentrazioni nei se<strong>di</strong>li posteriori hanno raggiunto valori superiorialle soglie <strong>di</strong> legge anche nelle con<strong>di</strong>zioni migliori <strong>di</strong> ventilazione e con il finestrino lato fumatorecompletamente aperto.58
<strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> <strong>Prevenzione</strong> - <strong>Ulss</strong> <strong>20</strong> <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> Relazione Sanitaria anno <strong><strong>20</strong>08</strong>L’indagine condotta nel Veneto, cui ha partecipato anche il <strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> <strong>Prevenzione</strong> <strong>di</strong>questa ULSS <strong>20</strong>, ha preso in considerazione un campione <strong>di</strong> vetture che hanno sostato nei due siti<strong>di</strong> osservazione più significativi dei comuni campionati, ossia quegli incroci con o senza semaforo ol’entrata in rotonde con maggior flusso <strong>di</strong> traffico. Il personale dei Dipartimenti <strong>di</strong> <strong>Prevenzione</strong>ha annotato su una apposita scheda sia le informazioni anagrafiche che le osservazioni relative almezzo e agli occupanti (tipologia <strong>di</strong> vettura, sesso e fascia <strong>di</strong> età del conducente, se il conducentefumava, la presenza <strong>di</strong> passeggeri adulti e se questi fumavano, la presenza <strong>di</strong> bambini a bordo e sei finestrini erano aperti).L’indagine ha evidenziato che nel 7% delle vetture è stata notata almeno una personafumare all’interno. Nell’88% <strong>di</strong> queste era solo il conducente a fumare, nell’8% solo il passeggeroe nel 4% sia il conducente sia il passeggero stavano fumando; inoltre nell’1% in cui si fuma dellevetture erano presenti dei bambini. Gli uomini fumano più delle donne (7,3% verso 4,7%) e fumanosoprattutto i giovani: l’ 8% dei conducenti ha meno <strong>di</strong> 25 anni, il 6,5% dei conducenti ha un’etàcompresa tra i 25 e i 64 anni, e il 2,7% dei conducenti ha più <strong>di</strong> 65 anni.STILI ALIMENTARIIn molti Paesi del mondo sovrappeso e obesità sono aumentati in modoconsiderevole negli ultimi decenni, al punto che, secondo l’OMS, l’obesità è <strong>di</strong>ventataun problema <strong>di</strong> salute pubblica <strong>di</strong> proporzioni epidemiche in tutti i Paesi occidentali, ela sua prevenzione rappresenta un obiettivo prioritario.UNA NUOVAEPIDEMIAIn Italia la quota <strong>di</strong> obesi è in crescita, come in<strong>di</strong>cato nell’indagine multiscopo “Con<strong>di</strong>zioni<strong>di</strong> salute e ricorso ai servizi sanitari”dell’ISTAT del <strong>20</strong>05 (pubblicata marzo <strong>20</strong>07). Lamaggioranza delle persone adulte in Italia (52,6%) sono normopeso, più <strong>di</strong> un terzo invece(34,2%) è in sovrappeso e il 9,8% è obeso (cioè circa 4 milioni e 700 mila adulti obesi) con unincremento percentuale <strong>di</strong> circa il 9% rispetto a cinque anni fa. L’incremento dell’obesità èsoprattutto nella popolazione maschile, in particolare nei giovani adulti <strong>di</strong> 25-44 anni e tra glianziani.Con riferimento all’eccesso <strong>di</strong> peso, le prevalenze standar<strong>di</strong>zzate che si registrano nellapopolazione straniera <strong>di</strong> 18-64 anni sembrano complessivamente in linea con quelleANCHE GLIstimate nella popolazione italiana <strong>di</strong> tale fascia d’età, riproducendo le medesimeSTRANIERI<strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> genere: tra i maschi stranieri la quota <strong>di</strong> persone obese raggiunge il9,5% e quella del sovrappeso il 39,2%, per le donne invece la prevalenza delle persone obese siattesta al 7,6% e quella sovrappeso sul 24,9%. Solo quest’ultima fa registrare una <strong>di</strong>fferenzarispetto alle donne italiane in sovrappeso che si stimano essere il 21,9%. Anche questo fattore <strong>di</strong>rischio presenta connotazioni peculiari rispetto al paese <strong>di</strong> provenienza, che lasciano trasparirespecificità dovute non solo a fattori culturali, ma anche <strong>di</strong> status sociale (Salute e ricorso aiservizi sanitari della popolazione straniera residente in Italia – anno <strong>20</strong>05 - ISTAT, 11 <strong>di</strong>cembre<strong><strong>20</strong>08</strong>).L’obesità negli adulti tende a crescere del 9-10% ogni 5 anni, mentre l’obesitàinfantile corre <strong>di</strong> più: in me<strong>di</strong>a del 25% ogni 5 anni (Società Italiana dell’Obesità,<strong><strong>20</strong>08</strong>). Quel che preoccupa maggiormente è dunque l’aumento dell’obesità in etàAUMENTODELL’OBESITÀpe<strong>di</strong>atrica, cui evidenze scientifiche riconoscono (comprendendo età preadolescenzialeNEI BAMBINIe adolescenziale) una forte capacità pre<strong>di</strong>ttiva <strong>di</strong> obesità in etàadulta. In Italia, si valuta che negli ultimi 25 anni la percentuale <strong>di</strong> bambini sovrappeso e obesi siaaumentata 3 volte e continui ad aumentare, con notevoli effetti <strong>di</strong> natura fisica (ad esempiopressione arteriosa alta)59