<strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> <strong>Prevenzione</strong> - <strong>Ulss</strong> <strong>20</strong> <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> Relazione Sanitaria anno <strong><strong>20</strong>08</strong>7.1 CONTESTONella nostra ULSS sono presenti oltre 33.000 <strong>di</strong>tte (3) , su circa 67.000 a livelloprovinciale. Gli infortuni denunciati superano i 12.000 casi, anche se solo 6.<strong>20</strong>0 <strong>di</strong> questi sonoriconosciuti a fini INAIL (anno <strong>20</strong>06). Tutti gli infortuni riconosciuti avvengono in circa 3.000<strong>di</strong>tte. I settori maggiormente interessati dal fenomeno infortunistico sono i Servizi leCostruzioni, la Metalmeccanica ecc.12.000 I comparti maggiormente rappresentati sono in or<strong>di</strong>ne: i Servizi (oltre 14.000 <strong>di</strong>tte),INFORTUNI le Costruzioni con oltre 6.000 <strong>di</strong>tte, il commercio con circa 3.000 <strong>di</strong>tte, seguita dallemetalmeccaniche (oltre 2.000 <strong>di</strong>tte).Nell’ultimo anno in particolare occorre considerare che <strong>di</strong>versi comparti dell’economiaveronese, che precedentemente si erano affermati sui mercati nazionali ed internazionali, hannorisentito più <strong>di</strong> altri dei contraccolpi della crisi che si è abbattuta sul nostro Paese.7.2 INFORTUNI SUL LAVOROIn Italia nel <strong>20</strong>07 il bilancio infortunistico si presenta statisticamente più favorevolerispetto a quello dell’anno precedente. Risultano, infatti, pervenute all’INAIL, alla data <strong>di</strong>rilevazione ufficiale del 30 aprile <strong><strong>20</strong>08</strong>, 912.615 denunce <strong>di</strong> infortuni (circa 15.500 casi in menorispetto al <strong>20</strong>06) con una flessione <strong>di</strong> 1,7 punti percentuali.Gli infortuni mortali denunciati all’INAIL nel <strong>20</strong>07 risultano 1.170 casi, contro i 1.341 del<strong>20</strong>06, con un calo complessivo <strong>di</strong> circa il 10% (il dato <strong>di</strong> 1.170 è ancora provvisorio: il-10% DI MORTIdefinitivo è stimato pari a circa 1.210 casi).SUL LAVORONel periodo <strong>20</strong>01-<strong>20</strong>07 si osserva una contrazione dei casi denunciati pari al 10,8%.NEL <strong>20</strong>07In <strong>di</strong>minuzione nell’Agricoltura (-29%), nell’Industria (-19,8%), mentre si rileva unlieve aumento delle denunce <strong>di</strong> infortunio nei Servizi (+2,7%), complice anche ilsostenuto aumento occupazionale registrato dall’ISTAT per questo settore nel periodoconsiderato (+9,6%).A questi dati ufficiali si aggiungono circa 175.000 (4) infortuni sommersi a causa del lavoronero, quelli occultati in forma <strong>di</strong> malattia o sottoforma <strong>di</strong> infortunio domestico. A queste cifre sisommano l’insorgenza <strong>di</strong> numerose patologie vecchie e nuove o scarsamente denunciate o nonriconosciute <strong>di</strong> origine professionale.In Veneto gli infortuni ogni anno superano i 100.000 casi, con una quota <strong>di</strong> oltre 100mortali e oltre 2.000 invalidanti; le malattie professionali superano i 1.800 casi con una quotarilevante costituita da ipoacusie, patologie articolari e muscolo scheletriche.Nel Veneto nel <strong>20</strong>07 gli infortuni denunciati nel settore industria e servizi sono stati109.915 (nella provincia invece si registrano 22.849 casi).(3) Ditte intese come PAT - per la sola gestione Industria esclusa l’Agricoltura-. L’INAIL assegna al datore <strong>di</strong> lavoro unCo<strong>di</strong>ce Azienda e, per ogni singola sede <strong>di</strong> lavoro o unità locale, il numero della posizione assicurativa territoriale (P.A.T.).Il totale delle PAT non corrisponde però alla somma delle aziende o delle u.l. in quanto esistono situazioni in cui una stessaunità locale può avere <strong>di</strong>verse PAT in relazione ai <strong>di</strong>versi rischi assicurati (ad esempio operai ed impiegati). Alcune aziendeinoltre si avvalgono della facoltà <strong>di</strong> accentrare le posizioni assicurative in una sola PAT, cioè più se<strong>di</strong> <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong> unostesso cliente che concentrano la contribuzione (premi, masse retributive…) in un’unica sede. In questo caso tutti i“lavoratori” o addetti stimati delle varie PAT vengono attribuiti alla sede “madre” con possibili <strong>di</strong>storsioni sul calcolo degliin<strong>di</strong>catori.(4) Stima elaborata dall’INAIL su dati ISTAT nell’anno <strong>20</strong>06. Dato in <strong>di</strong>minuzione rispetto al dato <strong>di</strong> <strong>20</strong>0.000 stimato nel<strong>20</strong>04. Secondo l’INAIL tali infortuni si configurano prevalentemente <strong>di</strong> lieve e me<strong>di</strong>a gravità.90
<strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> <strong>Prevenzione</strong> - <strong>Ulss</strong> <strong>20</strong> <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> Relazione Sanitaria anno <strong><strong>20</strong>08</strong>Sempre nel Veneto nel <strong>20</strong>07 nel settore dell’agricoltura gli infortuni denunciati sono stati5.148 casi (nella provincia si registrano 1.691 casi), con una <strong>di</strong>minuzione rispetto al <strong>20</strong>06 del9,38% (-4,7% nel <strong>20</strong>06).In agricoltura la nostra provincia invece è la più interessata dal fenomeno degli infortunistradali con 71 casi nel <strong>20</strong>07 (59 nel <strong>20</strong>06).I dati esposti, si riferiscono ai casi trattati dall’INAIL per fini assicurativi.In queste statistiche non vengono considerati gli eventi lievi cioè infortuni con prognosiinferiore a tre giorni (franchigia) e gli infortuni occorsi a lavoratori “in nero”.La provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> detiene anche per il <strong>20</strong>07 il primato, in valore assoluto, degliinfortuni denunciati e mortali, nell’industria, servizi e in agricoltura.Negli ultimi sette anni (dal <strong>20</strong>01 al <strong>20</strong>07) tuttavia si registra un calo del 21%CALO DEGLIa fronte del 18% rilevato a livello regionale. Il dato è tanto più significativo se si INFORTUNItiene conto del progressivo incremento, a livello regionale e provinciale, della baseoccupazionale.Rapportando il numero degli infortuni a quello degli occupati (negli anni considerati gliinfortuni sono <strong>di</strong>minuiti e la base occupazionale è cresciuta) la flessione del fenomeno (- 17,1 % inItalia, - 23,2% nel Veneto e - 30,2 % nella nostra provincia) è più consistente rispetto a quellaespressa dalla variazione percentuale dei valori assoluti.Le tipologie <strong>di</strong> attività a maggior rischio <strong>di</strong> infortunio sono la Lavorazione dei metalli(metallurgia), la Lavorazione dei minerali non metalliferi (pietra, marmo, laterizi, ecc.), leCostruzioni (e<strong>di</strong>lizia), l’Agricoltura, la Lavorazione del legno e la Metalmeccanica.Graf. 7.2/1 – Trend degli infortuni denunciati in Italia, Veneto e provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> (in<strong>di</strong>ce <strong>20</strong>01=100)Italia Veneto <strong>Verona</strong>10098,8795,079792,6895,4993,794,4690,7991,8590,6889,1887,6285,59 85,2485,2281,7482,678,9anno <strong>20</strong>01 anno <strong>20</strong>02 anno <strong>20</strong>03 anno <strong>20</strong>04 anno <strong>20</strong>05 anno <strong>20</strong>06 anno <strong>20</strong>07Nonostante una flessione percentuale più significativa, l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> incidenza degli infortuniin provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> si mantiene su valori più elevati rispetto a quelli del Veneto e dell’Italia.Il grafico mostra gli in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> incidenza per 1.000 occupati nel periodo <strong>20</strong>01-<strong>20</strong>07,avvenuti rispettivamente in Italia, nel Veneto e nella provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>.91