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2008 - Dipartimento di Prevenzione Ulss 20 di Verona

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<strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> <strong>Prevenzione</strong> - <strong>Ulss</strong> <strong>20</strong> <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> Relazione Sanitaria anno <strong><strong>20</strong>08</strong>È necessario dare risposta agli effettivi deficit del territorio e utilizzare il sistemadel verde come strumento <strong>di</strong> miglioramento delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita della popolazione e <strong>di</strong>regolazione microclimatica degli ambiti urbani e raffrescamento delle città per mitigarel’isola <strong>di</strong> calore e per migliorare la fruibilità degli spazi anche nel periodo estivo.Interessante la recente proposta dei piani del verde del comune <strong>di</strong> Milano in cui sonoprevisti 70 km <strong>di</strong> percorsi lineari pedonali e ciclabili nel verde come sistema <strong>di</strong> innervaturanel tessuto urbanoTrovare lo spazio per piantare500.000 alberi per migliorare laqualità ambientale. Costruzione <strong>di</strong>una rete verde che colleghi tutti glispazi aperti <strong>di</strong> milanoIl verde come in<strong>di</strong>catore della qualitàurbana: trattiene le polveri sottili,assorbe CO2, produce ossigeno eraffresca l’ambienteper garantire unacittà più sana e vitaleSi riscopre una “milanocittà d’acqua”,Una rete <strong>di</strong> percorsi pedonali eciclabili va a innervare <strong>di</strong> verdel’intero tessuto urbano determinandocirca 70 km <strong>di</strong> sistemi lineari nelverdeLa campagna <strong>di</strong>venta luogo <strong>di</strong>bellezza dove è piacevole viverePiano del verde della città <strong>di</strong> MilanoPIANO DELLA MOBILITÀÈ necessario affrontare il tema dei percorsi ciclopedonali in<strong>di</strong>viduando una rete, una“ossatura” <strong>di</strong> mobilità nel territorio con <strong>di</strong>versi livelli <strong>di</strong> funzionalità (spostamenti casalavoro,casa scuola, svago, fruizione dei servizi, ecc). Questa esigenza è sentita soprattutto in ambitourbano e nelle zone 30 nelle quali si verifica la sovrapposizione <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenti componenti <strong>di</strong>traffico.È importante anche definire i no<strong>di</strong> <strong>di</strong> interscambio tra i veri sistemi <strong>di</strong> mobilità (parcheggiscambiatori, piano del trasporto pubblico, mobilità alternativa) <strong>di</strong>sincentivando l’uso del mezzoprivato a motore nel sistema urbano.Alcuni recenti piani come quello <strong>di</strong> Venezia-Mestre e Bolzano puntano anche allapromozione dell'immagine della bicicletta come status symbol della libertà cercando <strong>di</strong> stimolareanche le fasce sociali più reticenti come gli adolescenti e i giovani.19

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