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2008 - Dipartimento di Prevenzione Ulss 20 di Verona

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<strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> <strong>Prevenzione</strong> - <strong>Ulss</strong> <strong>20</strong> <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> Relazione Sanitaria anno <strong><strong>20</strong>08</strong>Graf. 6.3/1: Numero <strong>di</strong> persone intossicate da CO nella Provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>86vivim orti54685651625455294337 373042292 3 <strong>20</strong>30 02 31 051 0 11994 1995 1996 1997 1998 1999 <strong>20</strong>00 <strong>20</strong>01 <strong>20</strong>02 <strong>20</strong>03 <strong>20</strong>04 <strong>20</strong>05 <strong>20</strong>06 <strong>20</strong>07 <strong><strong>20</strong>08</strong>Nella maggioranza dei casi gli impianti che hanno causato l’intossicazione presentavanoirregolarità, anche gravi, che si possono far risalire al momento dell’ installazione. Quasicostante è il riscontro <strong>di</strong> insufficiente ventilazione dei locali <strong>di</strong> installazione degli impianti, perridotta <strong>di</strong>mensione o assenza dei fori <strong>di</strong> aerazione necessario per garantire un costante rinnovodell'aria consumata nel processo <strong>di</strong> combustione.Questo fatto pone il problema della qualità del lavoro <strong>di</strong> chi installa gli impianti che forsenon ha abbastanza presenti le conseguenze sanitarie (e infine anche penali) <strong>di</strong> un impianto malfatto. Tale accorgimento è reso ancor più necessario dalle volumetrie sempre più ridotte delleabitazioni e dall'utilizzo <strong>di</strong> serramenti a tenuta che hanno drasticamente ridotto gli scambi <strong>di</strong>aria dei locali con l'esterno. In alcuni casi il foro era stato occluso per evitare che l'aria freddaentrasse nei locali <strong>di</strong> abitazione.Il 50% degli intossicati erano stranieri. Questo fenomeno, già riscontratonegli anni precedenti, si collega al problema della <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> case <strong>di</strong> qualità STRANIERI ILaccettabile per queste persone e risulta particolarmente critico se si considera che 50% DEGLIgli stranieri costituiscono a <strong>Verona</strong> il 13% della popolazione. Anche la mancanza <strong>di</strong> INTOSSICATIconoscenza delle problematiche legate all’uso degli impianti rappresenta un fattore<strong>di</strong> rischio per gli stranieri. Infatti 4 degli 11 incidenti che hanno coinvolto gli stranieri sono staticausati dall’uso <strong>di</strong> bracieri in locali chiusi.La prima azione preventiva è quella <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre all'interno delle abitazioni <strong>di</strong> impiantitermici sicuri. L'utilizzo <strong>di</strong> installatori e manutentori abilitati per l’installazione degli impianti eper le verifiche degli stessi devono <strong>di</strong>ventare abitu<strong>di</strong>ni consolidate <strong>di</strong> tutti gli utilizzatori degliimpianti potenzialmente dannosi. È anche utile che la popolazione abbia le informazioni adeguateper riconoscere i primi sintomi dell'avvelenamento.87

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