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2008 - Dipartimento di Prevenzione Ulss 20 di Verona

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<strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> <strong>Prevenzione</strong> - <strong>Ulss</strong> <strong>20</strong> <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> Relazione Sanitaria anno <strong><strong>20</strong>08</strong>3.2.2 TOSSINFEZIONI ALIMENTARILe tossinfezioni alimentari sono patologie legate al consumo <strong>di</strong> alimenti, nella maggiorparte dei casi con quadro clinico <strong>di</strong> lieve entità, per lo più senza reliquati. Come notoNESSUNAla maggior parte dei casi collegati a tossinfezioni è segnalata come spora<strong>di</strong>ca, ma inTOSSINFEZIONErealtà spesso è frutto <strong>di</strong> una catena <strong>di</strong> trasmissione che si interrompe percircostanze fortuite e raramente sfocia in un’epidemia. Nel <strong><strong>20</strong>08</strong> non sono statiregistrati casi <strong>di</strong> tossinfezioni alimentari nel nostro territorio.Nell’ambiente domestico si produce circa la metà (se non oltre) degli eventi epidemici <strong>di</strong>tossinfezioni alimentari, però il consumatore minimizza i rischi quoti<strong>di</strong>ani e sopravvaluta invece leemergenze. La maggior parte delle malattie trasmesse da alimenti deriva da <strong>di</strong>sattenzioni enegligenze degli stessi consumatori nella manipolazione e conservazione domestica.Le infezioni da salmonella rappresentano la principale causa <strong>di</strong> epidemie, tuttavia negliultimi anni il numero <strong>di</strong> salmonellosi notificate si è ridotto notevolmente, tale <strong>di</strong>minuzione èascritta alle migliorate con<strong>di</strong>zioni igieniche <strong>di</strong> produzione degli alimenti e alle relative misure <strong>di</strong>controllo. In ogni caso, come riportato nell’ultima relazione dell’Autorità Europea per la SicurezzaAlimentare (EFSA), la Salmonella rimane la causa più frequente <strong>di</strong> focolai <strong>di</strong> tossinfezionealimentare anche nella Comunità Europea, seguita dalle tossinfezioni <strong>di</strong> origine virale e daCampylobacter.La legge del 23 agosto 1993 n. 352, integrata dal DPR. 14 luglio 1996 n. 376ISPETTORATOha reso obbligatoria l’istituzione all’interno delle Aziende ULSS degli IspettoratiMICOLOGICOmicologici, con funzione <strong>di</strong> vigilanza, controllo e certificazione <strong>di</strong> commestibilità perquanto riguarda i funghi epigei freschi spontanei. Anche nel nostro Ispettoratooperano ispettori in possesso dell’attestato <strong>di</strong> micologo ed iscritti nei registri regionali enazionali.Attualmente l’attività <strong>di</strong> controllo e certificazione dei funghi prima della immissione incommercio è svolto presso il Centro Agroalimentare, via Sommacampagna n. 63/D <strong>Verona</strong>; iprivati raccoglitori per autoconsumo possono invece fare controllare i funghi nei giorni <strong>di</strong>Lunedì e Mercoledì dalle ore 9.00 alle ore 11.00 nel periodo giugno-novembre presso la sededell'ex Arsenale Militare <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>.Nel <strong><strong>20</strong>08</strong> si sono registrati tre casi <strong>di</strong> intossicazione da funghi, <strong>di</strong> cui duehanno richiesto il ricovero in ospedale e attivazione dell’Ispettorato Micologico. In 3 CASI DIun caso l’intossicazione è stata provocata dalla scorretta mondatura <strong>di</strong> un fungo INTOSSICAZIONEnormalmente commestibile dopo cottura (Agrocybe aegerita) consumato da una DA FUNGHIpersona già defedata. Gli altri due casi sono relativi al consumo <strong>di</strong> piccoli funghipraticoli (verosimilmente Psatirella sp.) da parte <strong>di</strong> bambini <strong>di</strong> qualche anno <strong>di</strong> età, sfuggiti alcontrollo dei genitori. Tutti i tre casi segnalati fortunatamente si sono risolti con esitofavorevole.Ogni anno si rilevano in Italia numerosi casi <strong>di</strong> intossicazioni, a volte mortali, correlati alconsumo <strong>di</strong> funghi freschi spontanei. Alla base degli episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> intossicazione da funghi sievidenziano spesso alcune circostanze:• consumo <strong>di</strong> funghi raccolti da privati;• sottovalutazione delle severe conseguenze correlate al consumo <strong>di</strong> funghi noncommestibili;• mancata consultazione dell’Ispettorato Micologico - servizio gratuito offerto ai privati.Altro aspetto da evidenziare è che le manifestazioni determinate dai funghi tossicispesso mimano sindromi influenzali e come tali vengono erroneamente trattate, con pericolosoritardo nell‘impostazione della terapia adeguata33

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