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2008 - Dipartimento di Prevenzione Ulss 20 di Verona

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<strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> <strong>Prevenzione</strong> - <strong>Ulss</strong> <strong>20</strong> <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> Relazione Sanitaria anno <strong><strong>20</strong>08</strong>Questa meto<strong>di</strong>ca comporterebbe un maggior vantaggio per l’utenza e uno snellimentodelle procedure, riservando la nostra valutazione a casi più complessi che richiedono un’analisitecnico <strong>di</strong>screzionale approfon<strong>di</strong>ta.I recenti riferimenti legislativi (Decreto Legislativo 19 agosto <strong>20</strong>05 integrato con ilD.Lgs 311/06, n. 192 in "Attuazione della <strong>di</strong>rettiva <strong>20</strong>02/91/CE relativa alren<strong>di</strong>mento energetico nell'e<strong>di</strong>lizia") e una nuova consapevolezza del problema ESIGENZA DIambientale stanno lentamente introducento nuove definizioni dei regolamenti locali e AGGIORNAMENTO<strong>di</strong> linee guida nei nuovi strumenti urbanistici per affrontare in maniera più articolata DELLE NORMEgli aspetti e<strong>di</strong>lizi anche sotto il profilo del risparmio energetico e della qualità ALLE NUOVEambientale. A fronte <strong>di</strong> tali aspetti, soprattutto in caso <strong>di</strong> valorizzazione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici TECNOLOGIEpreesistenti, rimangono aperti alcuni no<strong>di</strong> interpretativi tra<strong>di</strong>zionalmente <strong>di</strong>competenza dei servizi <strong>di</strong> igiene e<strong>di</strong>lizia delle ASL. In particolare è necessario approfon<strong>di</strong>re letematiche riguardanti i nuovi ambienti <strong>di</strong> lavoro e le nuove tecnologie e<strong>di</strong>lizie (pareti tecnologicheventilate, vani interrati, coibentazioni e salubrità degli ambienti, ecc) in modo da aggiornare lenorme <strong>di</strong> riferimento alle nuove emergenti tecnologie.Nel territorio dell’ULSS<strong>20</strong> sono stati presentati alcuni progetti soprattutto <strong>di</strong> tipologia<strong>di</strong>rezionale e commerciale con soluzioni tecnologiche innovative ma ancora sperimentali. Purtropposono ancora pochi gli interventi <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia residenziale o <strong>di</strong> tipo collettivo sociale (<strong>di</strong>ristrutturazione o nuova costruzione) che adottano criteri legati al risparmio energetico e almiglioramento del comfort abitativo.ATTIVITÀ COMMISSIONE TECNICA PROVINCIALE PER L’ATTIVITÀ DI CAVANel corso del <strong><strong>20</strong>08</strong> sono state esaminati dalla Commissione circa <strong>20</strong> progetti <strong>di</strong>ampliamento o apertura <strong>di</strong> nuove cave nella provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>. Il lavoro della commissione, cheesprime un parere vincolante per l’autorizzazione regionale e che comprende un rappresentantedelle tre ULSS della provincia, risulta essere gravato da una responsabilità che supera il meroapproccio tecnico in quanto, allo stato attuale dall’emanazione della L.R. 44 del 1982, la RegioneVeneto non ha ancora prodotto un Piano regionale dell’attività <strong>di</strong> cava.Sono pochi i comuni che hanno approntato uno stu<strong>di</strong>o approfon<strong>di</strong>to per <strong>di</strong>sciplinare egovernare nel territorio <strong>di</strong> competenza le aree destinate all’attività <strong>di</strong> cava. Significative sonocomunque le criticità presentate dai comuni, che riguardano principalmente problemi <strong>di</strong> carattereambientale (ad esempio l’intorbi<strong>di</strong>mento delle acque della zona del parco naturale delle cascate <strong>di</strong>Molina, la polvere o il rumore) e le problematiche connesse al traffico pesante <strong>di</strong>attraversamento dei centri abitati.In questo contesto il ruolo del rappresentante istituzionale delle ULSS è non solo quello<strong>di</strong> esprimere una parere circa la presenza <strong>di</strong> eventuali rischi per la salute ma anche <strong>di</strong>salvaguardare i bisogni della popolazione e della qualità della vita rappresentando la necessità <strong>di</strong>prevedere e valutare gli impatti <strong>di</strong> questi interventi.SCUOLELe scuole e le collettività costituiscono ambiti particolarmente delicati sotto molti aspettie per questo sono oggetto <strong>di</strong> particolari tutele anche dal punto <strong>di</strong> vista igienico-sanitario Nel<strong><strong>20</strong>08</strong> al Servizio Igiene e Sanità pubblica sono stati chiesti 6 pareri preventivi per l’apertura<strong>di</strong> scuole (esclusi gli asili nido – v. avanti).25

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