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2008 - Dipartimento di Prevenzione Ulss 20 di Verona

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<strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> <strong>Prevenzione</strong> - <strong>Ulss</strong> <strong>20</strong> <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> Relazione Sanitaria anno <strong><strong>20</strong>08</strong>9.1.2 PROGETTI A LIVELLO NAZIONALECAMPAGNA NAZIONALE GENITORIPIÙNel <strong>20</strong>06 la Regione Veneto ha lanciato il Progetto “GenitoriPiù - Campagna per la promozionedella salute nei primi anni <strong>di</strong> vita - <strong>Prevenzione</strong> attiva e vaccinazioni”, coor<strong>di</strong>nata dall’Ufficio <strong>di</strong>Promozione della Salute del <strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> <strong>Prevenzione</strong> dell’ Azienda ULSS <strong>20</strong> <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>. Il progettovede la collaborazione attiva dell’UNICEF e della FIMP, e ha ottenuto il patrocinio <strong>di</strong> tutte le principaliSocietà Scientifiche e Associazioni Professionali attive nel percorso nascita. A fine del <strong>20</strong>07, visto ilsuo carattere innovativo, il progetto è <strong>di</strong>ventato per iniziativa del Ministero della Salute una “CampagnaNazionale”. Tutto il territorio nazionale è stato coinvolto: hanno aderito al <strong>di</strong>segno completo delleattività 13 Regioni (Veneto - capofila, Friuli Venezia Giulia, Piemonte,Valle D’Aosta, Liguria, EmiliaRomagna, Abruzzo, Umbria, Molise, Lazio, Puglia, Calabria, Sardegna) e le due principali AziendeSanitarie milanesi (ASL Milano e ASL Milano 2) Il progetto sia avvia a conclusione e il Convegno <strong>di</strong><strong>Verona</strong> il 25/26/27 Giugno <strong>20</strong>09 è rivolto a fare il punto sul lavoro svolto, con lo scopo <strong>di</strong> trarrein<strong>di</strong>cazioni su quali nuovi obiettivi e con quali metodologie orientare le energie nel prossimo futuro.GLI OBIETTIVI E LE AZIONI DELLA CAMPAGNAObiettivo concreto della Campagna è la promozione sinergica <strong>di</strong> 7 azioni su 7 priorità <strong>di</strong> salute nelpercorso nascita a partire dal periodo periconcenzionale fino ai primi anni <strong>di</strong> vita. Inizialmente connessecon la messa a regime del Nuovo Calendario Vaccinale nel Veneto e con il superamento dell’obbligovaccinale a partire dall’1 gennaio <strong><strong>20</strong>08</strong>, queste azioni sono imperniate sulla valorizzazione dellecompetenze genitoriali, e sod<strong>di</strong>sfano due criteri fondamentali:- riguardano obiettivi <strong>di</strong> salute prioritari per i bambini e la comunità- sono <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrata efficaciaLe azioni promosse, infatti, rispondono alle principali cause <strong>di</strong> morte o malattia che colpiscono ibambini, ma soprattutto costituiscono un robusto patrimonio <strong>di</strong> salute per loro e per la comunità, e sono:1. l’assunzione <strong>di</strong> acido folico nel periodo periconcezionale – per ridurre il rischio <strong>di</strong> malformazioni, inparticolare della spina bifida;2. l’astensione dal fumo in gravidanza e nei luoghi frequentati dal bambino – per i numerosi danni<strong>di</strong>retti e in<strong>di</strong>retti dovuti al fumo <strong>di</strong> tabacco e all’esposizione al fumo passivo, oltre alle nascite <strong>di</strong>bambini prematuri e sottopeso;3. l’allattamento al seno esclusivo nei primi sei mesi <strong>di</strong> vita – ormai in<strong>di</strong>scusso capitale <strong>di</strong> salute nelbreve e lungo periodo, per i bambini e per le stesse madri;4. la posizione supina nel sonno – per la riduzione del rischio <strong>di</strong> SIDS (morte in culla);5. l’utilizzo <strong>di</strong> appropriati mezzi <strong>di</strong> protezione in auto - per proteggere dai traumi della strada masoprattutto per una cultura della sicurezza più in generale;6. le vaccinazioni – contro le tante malattie infettive presenti, sempre insi<strong>di</strong>ose e non ancoradebellate;7. la lettura precoce ad alta voce – per una migliore qualità dello sviluppo affettivo e cognitivo.Queste azioni vedono necessariamente i genitori come attori principali: gli operatori e il sistemasanitario non possono sostituirsi ma possono (e devono) fare molto, fornendo informazioni e soprattuttosostegno appropriato. Vengono promosse tutte insieme perché sono fortemente intrecciate fra <strong>di</strong> loro,semplificano i percorsi <strong>di</strong> promozione e fanno riferimento ad un concetto comune: migliorare la capacitàdei genitori <strong>di</strong> prendersi cura della salute dei propri piccoli. Le campagne <strong>di</strong> promozione alla saluteinfatti dovrebbero essere finalizzate a rinforzare modelli comportamentali e stili <strong>di</strong> vita o a proporne <strong>di</strong>nuovi, sempre nel rispetto delle libertà in<strong>di</strong>viduali e della cultura dei <strong>di</strong>versi gruppi sociali. Ilcoinvolgimento parallelo delle famiglie (campagna mass-me<strong>di</strong>atica) e degli operatori (percorsoformativo) costituisce pertanto un elemento fondamentale del progetto.1<strong>20</strong>

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