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2008 - Dipartimento di Prevenzione Ulss 20 di Verona

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<strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> <strong>Prevenzione</strong> - <strong>Ulss</strong> <strong>20</strong> <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> Relazione Sanitaria anno <strong><strong>20</strong>08</strong>I genitori con le figlie si erano rivolti al nostro ambulatorio prima della partenza ed eranostati vaccinati e informati sulle norme <strong>di</strong> prevenzione della malaria e sui farmaci da assumere per lachemioprofilassi. Dalla scheda <strong>di</strong> notifica <strong>di</strong> malaria della bambina risulta che la chemioprofilassi conmeflochina era stata interrotta al rientro in Italia e che durante il soggiorno erano stati utilizzatisaltuariamente repellenti, ma mai la zanzariera.A tal proposito consideriamo che più dei due terzi dei casi <strong>di</strong> malaria riguar<strong>di</strong> stranieri che siammalano sia poco dopo il viaggio <strong>di</strong> immigrazione in Italia sia soprattutto nei successivi viaggi <strong>di</strong>ritorno nel proprio paese d’origine per far visita a familiari e amici.I bambini figli <strong>di</strong> immigrati nati in Italia, che si recano in zone endemiche sono più a rischio <strong>di</strong>sviluppare una malaria grave in quanto privi <strong>di</strong> immunità.Dalla nostra statistica emerge che tre casi <strong>di</strong> malaria hanno riguardato italiani: 1 missionarioche viveva da circa 3 anni in Mozambico e non aveva usato farmaci o mezzi <strong>di</strong> protezione meccanicaper la prevenzione della malattia; 1 infermiere che ha soggiornato un mese in Togo in una missione,che riferisce saltuario uso <strong>di</strong> repellenti; 1 impren<strong>di</strong>tore che ha soggiornato 6 mesi in Tanzania perlavoro, che come unica prevenzione riferisce <strong>di</strong> “aver dormito saltuariamente protetto dallazanzariera.In 18 casi <strong>di</strong> malaria segnalati nel <strong><strong>20</strong>08</strong> il ceppo in causa è stato il P. falciparum, che è il piùpericoloso in quanto può causare la malaria cerebrale e in 1 caso il P. malariae, in uno studentesenegalese <strong>di</strong> 16 anni che aveva visitato il proprio paese <strong>di</strong> origine; è stato curato con clorochina.Tab. 4.3/2: Casi <strong>di</strong> malaria in residenti della <strong>Ulss</strong> <strong>20</strong> sud<strong>di</strong>visi per tipo <strong>di</strong> viaggiatoriTipologie <strong>di</strong>ViaggiatoriImmigrati-Rientro inPatria<strong>20</strong>01 <strong>20</strong>02 <strong>20</strong>03 <strong>20</strong>04 <strong>20</strong>05 <strong>20</strong>06 <strong>20</strong>07 <strong><strong>20</strong>08</strong>33(5 bambini)26(4 bambini)19(1 bambino)22(6 bambini)14(1 bambino)14 1416(1 bambino)Missionari/Volontari 9 4 8 2 5 4 3 2Lavoratori 0 0 4 1 1 0 0 1Turisti 3 0 0 2 2 1 1 0Totale 45 30 31 27 22 19 18 19Nessuno dei soggetti che si è ammalato ha eseguito la chemioprofilassi antimalarica durante ilsoggiorno in zone endemiche o l’ha eseguita in modo incompleto (Tab. 4.3.2); solo 3 persone hanno<strong>di</strong>chiarato <strong>di</strong> aver usato saltuariamente mezzi <strong>di</strong> protezione meccanica (repellenti, zanzariera).A talproposito ricor<strong>di</strong>amo che nel <strong><strong>20</strong>08</strong> si è verificato un decesso per “terzana maligna” da P. falciparum inun italiano che aveva soggiornato 6 mesi all’estero per motivi <strong>di</strong> lavoro. Non abbiamo notizie se avevausato mezzi <strong>di</strong> prevenzione nei confronti <strong>di</strong> questa malattia.Pur evidenziando una certa <strong>di</strong>minuzione dei casi <strong>di</strong> malaria negli ultimi anni, la maggior <strong>di</strong>questi riguarda immigrati, o soggetti che vivono, per motivi <strong>di</strong> lavoro o missione, per lunghi perio<strong>di</strong> inzone a rischio. Per gli immigrati, in particolare, potrebbe giocare un ruolo importante la scarsapercezione del rischio <strong>di</strong> malaria, la non conoscenza dell’esistenza <strong>di</strong> centri/ambulatori <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina deiviaggi, le <strong>di</strong>fficoltà economiche per il pagamento dei ticket per le vaccinazioni e l’acquisto <strong>di</strong> farmaciper la profilassi.ATTIVITÀ SCIENTIFICHE DEL CENTRO/PROGRAMMA DI RIFERIMENTO REGIONALEIl Centro/Programma <strong>di</strong> Riferimento Regionale nel <strong><strong>20</strong>08</strong> ha, tra l’altro, realizzato le seguentiattività scientifiche:• stesura <strong>di</strong> una Newsletter “Una finestra sul mondo”, a cadenza mensile, <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>tematiche su patologie infettive e tropicali emergenti nel mondo. Questa pagina è utilizzatainoltre per inserire i report sulle principali epidemie nel mondo e segnalare convegni e corsi <strong>di</strong>55

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