31.05.2013 Views

Cina - Paolino Vitolo

Cina - Paolino Vitolo

Cina - Paolino Vitolo

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

panorama, a mano a mano che saliamo, è sempre più ampio e più bello,<br />

nonostante la pioggia e il cielo cupo. Da una parte c’è un fitto bosco e<br />

dall’altra il famoso fiume Zhejiang, che non è affatto piccolo come si po‐<br />

trebbe pensare, ma largo come il nostro Po dalle parti di Ferrara. Certo se ci<br />

fosse il sole, sarebbe molto più bello, ma dobbiamo accontentarci: sarà per<br />

la prossima volta.<br />

Terminata la visita ritroviamo il nostro taxi, che ci sta fedelmente aspettan‐<br />

do, e proseguiamo verso il lato ovest del lago Occidentale, che è partico‐<br />

larmente ricco di templi e paesaggi interessanti. Dopo un discreto percorso<br />

in taxi ci fermiamo in un parcheggio in un posto pieno di alberghi e ristoran‐<br />

ti: si vede che siamo in piena zona turistica. Purtroppo ormai piove sul serio<br />

e quindi, nonostante gli ombrelli di cui siamo dotati, la visita sarà irrimedia‐<br />

bilmente compromessa. Dopo aver pagato il biglietto entriamo nel grande<br />

parco di Lingyin, con templi, sculture rupestri e bellissimi panorami. Il nome<br />

del parco deriva dal tempio di Lingyin (tempio della foresta di nubi), costrui‐<br />

to nel 326 d.C. durante la dinastia dei Jin Orientali, ma di cui non rimane<br />

traccia, anche a causa delle distruzioni durante la rivolta dei Taiping. Queste<br />

notizie le apprendiamo dalle guide, perché purtroppo, se si esclude la fa‐<br />

mosa statua del Buddha sorridente, davanti alla quale passiamo frettolosa‐<br />

mente, non riusciamo a vedere altre sculture rupestri e tanto meno i pano‐<br />

rami, che richiederebbero una lunga passeggiata sotto la pioggia (addirittu‐<br />

ra la guida parla di una cabinovia, per chi non se la sente di andare a piedi;<br />

ma non riusciamo neanche a trovarla). Non riusciamo a vedere nemmeno il<br />

famoso Felai Feng (cima volata lì) con<br />

le sue interessanti sculture. Il nome di<br />

questo picco, che sta in cima alla colli‐<br />

na dell’Aquila saggia, deriva dal fatto<br />

che le rocce e le grotte che lo costitui‐<br />

scono sono di minerali completamente<br />

diversi da quelli circostanti e quindi la<br />

leggenda vuole che sia arrivato diret‐<br />

tamente in volo dall’India con tutte le<br />

grotte e le sculture rupestri belle e<br />

fatte. L’unica cosa che visitiamo bene<br />

è il Tempio per il Ritiro Spirituale, che<br />

è perfettamente conservato nonostan‐<br />

te sia stato distrutto per ben sedici<br />

volte. L’ultima volta si salvò perché<br />

Zhou Enlai lo adibì a caserma e le<br />

guardie rosse non osarono danneg‐<br />

124

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!