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Cina - Paolino Vitolo

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Domenica 26 ottobre 2008 – Primo giorno a Xi’an<br />

Ci alziamo praticamente all’alba, perché il volo per Xi’an parte alle 8,10. Ieri<br />

sera siamo riusciti a regolare il conto dell’albergo in modo da guadagnare<br />

tempo e con due taxi, dato che siamo pieni di bagagli, andiamo<br />

all’aeroporto di Pechino. Questa volta per fortuna il viaggio ha una durata<br />

normale (45 minuti) perché il traffico è abbastanza scarso (ma neanche<br />

tanto). Facciamo subito il check‐in per il volo HU7137 delle Hainan Airlines<br />

che ci porterà a Xi’an alle dieci. Purtroppo, mentre la mia pesante Samsoni‐<br />

te verde passa sotto il controllo bagaglio, suona l’allarme e il nastro traspor‐<br />

tatore si ferma. Come per incanto alle spalle della graziosa impiegata del<br />

check‐in compare un solerte poliziotto in borghese, che mi invita ad acco‐<br />

modarmi sul retro e mi fa aprire la valigia. Il radar ha individuato un oggetto<br />

sospetto, cioè un cilindro di metallo che potrebbe essere una bomba. Inve‐<br />

ce è solo la bomboletta della mia schiuma da barba, che mostro ridendo al<br />

poliziotto. Questi, non completamente convinto, si avvicina a un cestino di<br />

rifiuti e fa uscire un po’ di crema dallo spray, stando attento naturalmente<br />

che cada nel cestino. Concluso il rito (e non sarà l’ultima volta) posso ri‐<br />

chiudere la valigia, che può così ripartire verso la stiva dell’aereo per Xi’an.<br />

Liberi dal pesante bagaglio, andiamo a cercare delle schede SIM per i nostri<br />

telefonini, necessarie per comunicare tra di noi, visto che le nostre schede<br />

italiane non ci permettono di chiamare. Troviamo una specie di bancarella,<br />

dove le solite cinesine ci danno le schede e ce le attivano pure: da ora in poi<br />

potrò chiamare Alfonso, nel caso dovessimo perderci, oppure Elena o anche<br />

in Italia.<br />

Completati i compiti necessari, possiamo finalmente andare a un bar dove<br />

facciamo colazione comodamente seduti, visto che abbiamo ancora molto<br />

tempo prima della partenza. Non ci tratteniamo molto, perché comunque<br />

dobbiamo ancora passare il controllo di sicurezza prima di imbarcarci.<br />

Finalmente ci imbarchiamo e in breve partiamo, con una puntualità alla<br />

quale non siamo abituati, avendo in passato frequentato i voli dell’Alitalia.<br />

A questo proposito mi piace citare una specie di scherzo internazionale, che<br />

consiste nel considerare i nomi delle compagnie aeree come se fossero<br />

degli acronimi e cercare di assegnare ad essi una frase in inglese corrispon‐<br />

dente. Nel caso di ALITALIA, le lettere del nome sono le iniziali delle parole<br />

della seguente frase: “Always late in takeoff, always late in arrival” (Sempre<br />

in ritardo al decollo, sempre in ritardo all’arrivo). Mi sembra molto appro‐<br />

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