31.05.2013 Views

Cina - Paolino Vitolo

Cina - Paolino Vitolo

Cina - Paolino Vitolo

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

ci ricordano che siamo in una<br />

moschea. In ogni angolo dei<br />

giardini ci sono gruppi di<br />

ragazzi, evidentemente stu‐<br />

denti di qualche scuola d’arte,<br />

che disegnano a carboncino<br />

(o anche con pennarello) i<br />

bellissimi scorci dell’edificio.<br />

Visitiamo rapidamente tutti<br />

gli edifici, perché il tempo<br />

incalza e dobbiamo ancora<br />

vedere la Grande e la Piccola<br />

Pagoda dell’Oca Selvaggia. Usciamo dalla moschea e percorriamo la via che<br />

porta verso la Torre del Tamburo, ma non possiamo fare a meno di soffer‐<br />

marci a fotografare le tante botteghe dove si cucinano cibi non cinesi, ma<br />

arabi. Finalmente attraversiamo una specie di portale e come per incanto ci<br />

troviamo fuori dal quartiere musulmano. Fermiamo un taxi al volo e, con<br />

l’aiuto della mappa ricevuta in omaggio all’albergo, ci facciamo portare alla<br />

Grande Pagoda dell’Oca Selvaggia. Manco a dirlo ci troviamo quasi bloccati<br />

nel traffico e il tassista, approfittando della nostra ignoranza, ha la bella<br />

idea di lasciarci a circa un chilometro dall’ingresso della Grande Pagoda. Ce<br />

ne rendiamo conto quando, dopo aver attraversato un grande e trafficato<br />

viale, ci troviamo in un grande spiazzo sul cui fondo, lontanissima, fa bella<br />

mostra di sé la pagoda. Notiamo che nello spiazzo ci sono dei trenini su<br />

gomma che conducono all’ingresso della pagoda. Per non perdere tempo<br />

decidiamo di fare un altro piccolo investimento e ci imbarchiamo.<br />

Mentre poco fa ci sembrava di essere in un paese arabo, ora ci sembra di<br />

essere in India. Sotto la pagoda, veramente maestosa, ci sono tempietti e<br />

statue di divinità indiane, davanti alle quali i fedeli accendono bastoncini di<br />

incenso. Si potrebbe an‐<br />

che salire sulla pagoda,<br />

ma la sua altezza, il fatto<br />

che ci siano solo scale e,<br />

ultima cosa ma non meno<br />

importante, l’ora ormai<br />

tarda ci spingono a desi‐<br />

stere. Siamo però abba‐<br />

stanza tranquilli, perché,<br />

entrando nel complesso<br />

della pagoda, avevamo<br />

71

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!