Cina - Paolino Vitolo
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avremo visto in <strong>Cina</strong>. Ora<br />
ci sono solo taxi o al mas‐<br />
simo motocarrozzette.<br />
Inoltre la piazza è tutta<br />
piena dei simboli della<br />
globalizzazione, come gli<br />
onnipresenti MacDonald e<br />
Coca Cola.<br />
Si sta facendo tardi e<br />
decidiamo di avviarci<br />
verso l’albergo. Aiutando‐<br />
ci con la mappa scegliamo<br />
di non rientrare nel mer‐<br />
cato di Qingping, ma seguiamo una via parallela che è tutta un’immensa<br />
bottega di bottoni, rocchetti di filo, cerniere ed altri accessori per sartoria.<br />
Quello che stupisce non è tanto la merce in vendita, che è abbastanza nor‐<br />
male, ma il fatto che questa miriade di negozi riescano a campare vendendo<br />
tutti le stesse cose.<br />
Arriviamo a Shamian in prossimità del Renmin Bridge ed entriamo nel viale<br />
sud, quello che porta direttamente al nostro albergo. Qui Gianfranco, che<br />
sa bene che devo ancora comprare delle bamboline cinesi per le mie tre<br />
nipotine, si ferma in un negozio chiaramente per turisti che espone delle<br />
bambole e dei bambolotti in vetrina. Disgraziatamente sono tutti in costumi<br />
occidentali, alcuni addirittura – incredibile a dirsi – in costume tirolese.<br />
Chiediamo bambole in costume cinese e con molta fatica riusciamo anche a<br />
farci capire, ma niente da fare: non ce ne sono!<br />
Arriviamo all’albergo puntualissimi alle quattro. Olga e Alfonso arrivano<br />
poco dopo con un taxi, quando già cominciavamo a preoccuparci per il loro<br />
ritardo. Dopo la mostra di pittura contemporanea cinese su Shamian sono<br />
stati alla Guangdong Art Gallery, che sta sull’isola di Ersha, molto più grande<br />
di Shamian e più a est sul fiume delle Perle. Mentre la giornata mia e di<br />
Gianfranco è stata dedicata essenzialmente al colore locale, quella di Olga e<br />
Alfonso è stata dedicata all’arte. Provo l’impulso di affermare che la nostra<br />
sia stata più divertente, ma, pensandoci bene, la questione non ha senso:<br />
soprattutto in vacanza ognuno deve fare ciò che preferisce. Inoltre devo<br />
dire che la giornata culturale e artistica di Olga e Alfonso ha fruttato un<br />
saggio di Olga sull’arte cinese, che ho avuto il permesso di pubblicare alla<br />
fine di questo diario.<br />
Chiamiamo i taxi per l’aeroporto e lasciamo con rammarico la fresca oasi<br />
dal sapore un po’ coloniale e demodé dell’Hotel Shamian. Non c’è tempo<br />
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