31.05.2013 Views

Cina - Paolino Vitolo

Cina - Paolino Vitolo

Cina - Paolino Vitolo

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Martedì 28 ottobre 2008 – Guilin<br />

Ci alziamo per tempo e scendiamo al ristorante per la prima colazione. A<br />

differenza di ieri sera il ristorante adesso è quasi pieno. La colazione è a self<br />

service e ci sono sia specialità cinesi che normali cibi occidentali. Noi sce‐<br />

gliamo questi ultimi, anche se con qualche eccezione di Olga e Alfonso, che<br />

si ostinano a prendere le brode col raviolo. In compenso ritroviamo<br />

l’assortimento di pane di ieri sera. Abbiamo quasi finito di mangiare e siamo<br />

immersi in amene conversazioni; io solo non so darmi pace per l’errore che<br />

ci ha fatto perdere l’aereo, ma i miei compagni di viaggio sono molto indul‐<br />

genti. A questo punto mi alzo per prendere un altro bicchiere d’acqua e mi<br />

avvicino alle brocche sul bancone, dove noto una giovane ragazza cinese<br />

che si fa da parte per lasciarmi passare. Io non posso accettare una cosa<br />

simile e con un sorriso le cedo il passo. Per tutta risposta la ragazza accetta,<br />

ricambia il sorriso e mi fa persino la riverenza. Rimango favorevolmente<br />

stupito per questo gesto che mi mette tanto di buon umore, al punto da<br />

farmi dimenticare i rimorsi per la perdita dell’aereo. Comunque la disav‐<br />

ventura ci ha in qualche modo impressionati, perché, terminata la colazione,<br />

ci precipitiamo a pagare il conto dell’albergo e chiediamo immediatamente<br />

il pulmino che ci accompagni al terminal, nonostante manchi più di un’ora e<br />

mezza alla partenza del nostro volo per Guilin. Alla reception chiedo alla<br />

ragazza sveglia della sera prima di scrivermi su un pezzo di carta il nome e<br />

l’indirizzo dell’hotel di Guilin, perché ne avremo bisogno per il tassista. Per<br />

quanto riguarda l’indirizzo non ci sono problemi, ma il nome dell’albergo<br />

non può scriverlo perché non conosce il nome cinese del New Plaza Hotel<br />

Guilin. Ho qui la conferma del fatto che i nomi propri cinesi non hanno nien‐<br />

te a che fare con la loro versione inglese.<br />

Arriviamo subito al terminal e ci precipitiamo a fare il check‐in. Tutto fila<br />

liscio e, siccome abbiamo un sacco di tempo (imbarco al gate 12 tra un’ora),<br />

cerchiamo un ATM per far prelevare dei soldi a Gianfranco che ha termina‐<br />

to il contante. Troviamo in un angolo di uno dei saloni del terminal ben sei<br />

ATM, ma solo al quinto tentativo riusciamo ad avere con grande difficoltà<br />

1000 miserabili yuan, che corrispondono come già sapete ad appena 100<br />

euro. Presso l’ATM notiamo un cinese che parla benissimo l’italiano. Felici e<br />

stupiti di poter parlare la nostra lingua con una persona e in un posto così<br />

improbabile, attacchiamo discorso e veniamo a sapere che è una guida<br />

turistica che sta accompagnando due signore italiane. Approfitto per chie‐<br />

dergli il nome cinese dell’hotel di Guilin, ma neanche lui lo sa.<br />

75

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!