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Cina - Paolino Vitolo

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scherza in quanto a folla e la sensazione di sagra di paese è la stessa del sito<br />

precedente. Troviamo posto non facilmente in un parcheggio affollatissimo<br />

e scendiamo. Amy ci dà istruzioni per la visita: abbiamo due ore per rag‐<br />

giungere a piedi la seggiovia o la funivia che portano sul tratto di Muraglia<br />

che corre sulla cima della montagna, per camminare evitando di visitare più<br />

di una torre (tanto sono tutte uguali – dice Amy) e per scendere (eventual‐<br />

mente col toboga), per poi ritrovarsi qui al parcheggio presso il pulmino. Ci<br />

avviamo sulla breve salita che porta alla stazione inferiore della seggiovia; la<br />

folla dà la solita sensazione delle formiche cinesi, aggravata dal fatto che il<br />

centro della strada è completamente occupato da una fitta schiera di ban‐<br />

carelle dove si vende tutto il campionario di paccottiglia turistica. Sulla pa‐<br />

rete di una costruzione<br />

a due piani campeggia<br />

una grande scritta<br />

pubblicitaria di una<br />

marca di caffè italiano.<br />

Alla stazione della<br />

seggiovia acquistiamo<br />

personalmente i bi‐<br />

glietti per la salita e la<br />

discesa dalla Grande<br />

Muraglia; Amy infatti<br />

non ci ha seguiti ed<br />

evidentemente questi<br />

biglietti non sono<br />

compresi nel prezzo della gita. La salita si fa in seggiovia, mentre per la di‐<br />

scesa si può optare per uno spericolato toboga, che termina più o meno<br />

nello stesso punto. Io dichiaro a gran voce che tornerò col toboga, lasciando<br />

la seggiovia agli anziani, ma non trovo alcuna adesione da parte dei compa‐<br />

gni di viaggio. Si imbarca per prima Olga, che sale da sola, poi Alfonso con la<br />

figlia Elena ed infine Gianfranco ed io. La seggiovia sale molto in alto e<br />

guardare in basso dà un po’ le vertigini, ma guardando verso l’alto si gode<br />

dello spettacolo veramente maestoso della Grande Muraglia. Arriviamo<br />

finalmente in cima, dove un cinese sorridente ci aiuta a scendere, e, dopo<br />

una breve salita arriviamo sul camminamento della muraglia. Lo spettacolo<br />

è emozionante: il camminamento è come una lunghissima strada coi bordi<br />

merlati che si snoda sulle pendici delle montagne intorno, seguendone la<br />

pendenza, per cui, quando è più ripida, la strada diventa una scalinata. A<br />

intervalli più o meno regolari il camminamento è interrotto dalle torri di<br />

guardia, veri e propri castelli a due piani dove evidentemente alloggiavano<br />

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