Cina - Paolino Vitolo
Cina - Paolino Vitolo
Cina - Paolino Vitolo
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
dell’inquinamento delle falde acquifere e quello strettamente correlato<br />
delle fognature.<br />
Altra caratteristica positiva della camera: sullo scrittoio c’è un bellissimo<br />
cavo ethernet collegato alla rete dell’albergo. Con una modica spesa esso<br />
consente di navigare su internet : è possibile scegliere la tariffa giornaliera o<br />
una tariffa a tempo (2 yuan al minuto). Io scelgo quest’ultima, perché ov‐<br />
viamente non mi interessa stare collegato tutto il giorno. Comunque alla<br />
fine il corrispettivo del collegamento non sarà mai addebitato sul conto, e<br />
non sembra sia un caso, perché la stessa cosa avverrà anche nel secondo<br />
soggiorno presso il Gloria Plaza Beijing.<br />
È ora di scendere per iniziare la visita di Pechino. Durante una pausa, in<br />
attesa della ricomposizione del nostro gruppo, provo a telefonare a casa,<br />
perché ormai si è fatta l’una e in Italia sono le sette del mattino. Purtroppo,<br />
come detto prima, scopro con disappunto che il telefonino non funziona,<br />
nonostante il segnale di China Mobile. Una voce femminile prima in cinese<br />
e poi in un inglese incomprensibile avverte forse che non posso chiamare.<br />
Evidentemente Vodafone non ha stipulato accordi di roaming con China<br />
Mobile. Lascio perdere perché ormai è ora di muoversi. Con due taxi (siamo<br />
in cinque, perché c’è anche Elena) andiamo al parco Beihai 北海 (lago del<br />
nord). Elena giudica che questa visita sia piacevole e poco impegnativa e<br />
soprattutto adatta a chi ha addosso la stanchezza di un lungo viaggio, della<br />
mancanza di sonno e del jet lag. In effetti nessuno sembra accorgersi di<br />
questi problemi: l’aria fresca, il sole e l’entusiasmo ci fanno sentire benissi‐<br />
mo. Il parco Beihai è uno dei tanti antichi giardini che si aprono nel centro<br />
di Pechino. Come sempre c’è<br />
un lago, un isoletta e poi<br />
templi e pagode. Nel punto<br />
più alto di una collinetta che<br />
domina il parco svetta la<br />
cupola della cosiddetta Pa‐<br />
goda bianca. Preso<br />
dall’entusiasmo e dalla novi‐<br />
tà scatto fotografie a raffica:<br />
poi mi abituerò, ma adesso<br />
mi sembra tutto nuovo e<br />
fantastico.<br />
A mano a mano che si sale sulla collinetta, appare il panorama di Pechino.<br />
Poco lontano riconosco i tetti della Città proibita e, girando lo sguardo in‐<br />
torno, vedo grattacieli e grandi palazzi bianchi, forse governativi, per le<br />
innumerevoli bandiere rosse che sventolano su di essi. Sono proprio queste<br />
23