08.06.2013 Views

pubblicazione - 2° Circolo Didattico Colle di Val d'Elsa

pubblicazione - 2° Circolo Didattico Colle di Val d'Elsa

pubblicazione - 2° Circolo Didattico Colle di Val d'Elsa

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

2.b. Strategie <strong>di</strong>dattiche<br />

“La lingua si impara nelle relazioni”<br />

In linea generale, queste possono essere strategie efficaci:<br />

Il Laboratorio <strong>di</strong> Lingua Seconda: spazio nel quale l’acquisizione della lingua è<br />

facilitata da attività in<strong>di</strong>vidualizzate o a piccoli gruppi. All’interno del laboratorio è<br />

fondamentale stimolare competenze comunicative, parlare, lavorare sulle abilità e le<br />

funzioni comunicative e non preoccuparsi nella prima fase della correttezza formale<br />

della lingua. Il raggiungimento della correttezza ortografica e sintattica avviene<br />

me<strong>di</strong>ante un percorso: il modo <strong>di</strong> esprimersi <strong>di</strong> ciascun bambino nello sperimentare<br />

le <strong>di</strong>verse fasi del processo <strong>di</strong> acquisizione della Lingua seconda è da considerarsi<br />

una varietà <strong>di</strong> lingua, un trampolino per la fase successiva, non una lingua<br />

imperfetta o un limite. È importante offrire a ciascun bambino la possibilità <strong>di</strong><br />

esprimersi senza il timore <strong>di</strong> sbagliare: <strong>di</strong> fronte all’errore, nella conversazione, è più<br />

efficace la semplice ripetizione della parola o della frase rispetto al sottolineare: “Si<br />

<strong>di</strong>ce così, non così.”<br />

In questo modo il bambino non è mortificato dall’errore, nello stesso tempo sente<br />

l’espressione “corretta” e sarà portato a ripeterla e ad acquisirla. Questo non significa<br />

non dare importanza agli errori, anzi! Gli errori rappresentano spesso tentativi <strong>di</strong><br />

utilizzare strutture linguistiche nuove (ad es. io eravo denota l’acquisizione della regola<br />

generale <strong>di</strong> formulazione dell’imperfetto in<strong>di</strong>cativo). Attraverso l’analisi del modo <strong>di</strong><br />

esprimersi si capisce quali sono le abilità e le competenze realmente acquisite.<br />

La riflessione sistematica sulle strutture grammaticali della lingua è un momento molto<br />

successivo alle fasi <strong>di</strong> sperimentazione. In questa prospettiva è legittima anche la<br />

“libertà <strong>di</strong> scrittura” alla quale bisogna riconoscere innanzitutto il valore espressivo e<br />

comunicativo. Analizzando insieme ai bambini le produzioni scritte è importante che le<br />

“correzioni” siano contestuali al percorso e offrano input verso il livello successivo.<br />

A questo proposito è importante, attraverso il concetto <strong>di</strong> monitor, considerare in che<br />

modo il bambino elabora le informazioni ricevute durante il proprio processo <strong>di</strong><br />

appren<strong>di</strong>mento.<br />

“Il monitor è quella parte del sistema interno dell’apprendente che pare sia<br />

responsabile dell’elaborazione linguistica consapevole (appren<strong>di</strong>mento).<br />

Quando una persona tenta <strong>di</strong> imparare una regola leggendola da una<br />

grammatica o nel corso <strong>di</strong> una lezione in cui l’insegnante la descrive in modo<br />

esplicito, la persona è impegnata nell’appren<strong>di</strong>mento cosciente della lingua.<br />

22

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!