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pubblicazione - 2° Circolo Didattico Colle di Val d'Elsa

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nella sua veste originaria (quella del libro <strong>di</strong> testo) e l’insegnate/facilitatore linguistico e,<br />

auspicabilmente, tutto il gruppo-classe lavoreranno in armonia alla ricerca della deco<strong>di</strong>fica<br />

<strong>di</strong> un messaggio <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile comprensione.<br />

Si presenta qui <strong>di</strong> seguito un possibile percorso <strong>di</strong> facilitazione del testo, sud<strong>di</strong>viso in fasi.<br />

- Motivazione/Contestualizzazione: l’insegnante/facilitatore linguistico cercherà <strong>di</strong><br />

suscitare l’interesse dell’apprendente, motivandolo, e allo stesso tempo lo introdurrà<br />

all’argomento che si affronterà. Questa fase ha anche lo scopo non secondario <strong>di</strong> recuperare<br />

informazioni linguistico-comunicative e conoscenze pregresse e <strong>di</strong> attivare la capacità <strong>di</strong><br />

ipotizzare quello che verrà detto o scritto in un dato contesto.<br />

- Globalità/Verifica della comprensione: fase della scoperta del testo. Questa scoperta<br />

sarà progressiva: si andrà dall’osservazione del paratesto (immagini, titolo, aspetto del testo<br />

etc.), e dalla conseguente formulazione <strong>di</strong> ipotesi, all’analisi del contesto (ovvero <strong>di</strong> come<br />

l’argomento che si va ad analizzare, si inserisce nello stu<strong>di</strong>o che si sta affrontando oppure<br />

dell’insieme degli elementi comunicativo- situazionali all’interno <strong>di</strong> un qualsiasi testo) e del<br />

cotesto (il contesto linguistico) per arrivare infine all’analisi del testo vero e proprio. La<br />

lettura del testo avviene dal generale al particolare attraverso fasi <strong>di</strong> lettura globale<br />

(skimming) e lettura analitica (scanning). Nella prima fase, si avrà una comprensione<br />

generale del testo e nella seconda fase si recupereranno nel testo informazioni particolari e<br />

specifiche. L’introduzione <strong>di</strong> nuovo lessico avviene gradualmente e sistematicamente.<br />

La semplificazione, invece, è la riscrittura del testo in microlingua (linguaggio specifico delle<br />

<strong>di</strong>scipline) in un linguaggio più vicino alla comunicazione <strong>di</strong> base. L’italiano normativo,<br />

solitamente usato nei libri <strong>di</strong> testo, presenta delle caratteristiche specifiche dovute al suo<br />

statuto centenario <strong>di</strong> lingua <strong>di</strong> cultura e non <strong>di</strong> comunicazione (vd. Vanelli 1999): per questo<br />

le tendenze creative dei parlanti sono a tutt’oggi condannate dai grammatici e tenute fuori<br />

dalla norma gelosamente custo<strong>di</strong>ta (vd. Pona 2010). Questa varietà normativa è, quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>fficile impiego da parte degli apprendenti <strong>di</strong> origine straniera e l’uso della semplificazione<br />

dei testi in una prima fase può essere <strong>di</strong> aiuto. In una seconda fase, i testi semplificati<br />

dovranno, tuttavia, essere sostituiti dai testi originali facilitati per permettere agli apprendenti<br />

<strong>di</strong> acquisire una lingua sempre più complessa e specifica.<br />

Sarebbe opportuno, per concludere, non trascurare le attività <strong>di</strong> facilitazione linguistica<br />

all’interno <strong>di</strong> tutto il gruppo-classe e <strong>di</strong> fare della semplificazione un utile strumento sia <strong>di</strong><br />

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