pubblicazione - 2° Circolo Didattico Colle di Val d'Elsa

Recommendations

Info

Ma la sensazione che avevamo era quella che mancasse ancora un lavoro organico, uno strumento che potesse segnare le tappe dell’insegnamento/apprendimento della lingua italiana come L2, che potesse fornire il quadro teorico e metodologico entro cui muoverci come scuola in maniera condivisa, che funzionasse, come lo è stato per il protocollo di accoglienza, come bussola per darci la direzione e come mappa per indicarci la strada. Questa è stata la finalità del nostro lavoro che è rivolto agli alunni di madrelingua non italiana, contempla percorsi per la lingua della comunicazione, l’approccio alla lingua dello studio e il delicatissimo passaggio fra le due, ma è rivolto anche ai compagni di questi bambini perché, con la presenza di alunni non italofoni, la didattica dell’Italiano può cambiare quando è rivolta a tutta la classe. Come può cambiare quella relativa alle discipline di studio, con l’utilizzo di tecniche di facilitazione che permettono a tutti una più profonda interiorizzazione di concetti e contenuti. Può cambiare inoltre il modo di fare scuola e di stare a scuola se l’apprendimento cooperativo diventa metodologia per lo svolgimento di diverse attività. L’idea di fondo è comunque il riconoscimento del valore dell’incontro, della differenza, della reciprocità, presupposti essenziali di un’autentica relazione educativa all’interno della quale l’espressione di sé, gli apprendimenti, la crescita, diventano possibili. Ringrazio tutti i componenti del gruppo di lavoro, gli esperti Alan Pona e Franca Ruolo, l’insegnante coordinatrice del gruppo Isabella Tione, che con grande competenza, disponibilità, generosità e passione hanno lavorato in questi anni. Ringrazio la Regione Toscana, i Comuni di Colle di Val d’Elsa, Casole d’Elsa e Radicondoli, che hanno riconosciuto la validità di questo progetto destinando ad esso parte dei fondi del Piano Integrato di Area, rendendo quindi possibile la realizzazione del percorso di formazione e la stampa di questo libro. Ringrazio infine il Collegio dei Docenti e il personale ATA del Secondo Circolo Didattico di Colle di Val d’Elsa, al cui lavoro quotidiano si deve la progettazione e la realizzazione di tutte quelle azioni che promuovono il successo formativo delle nostre bambine e dei nostri bambini. La Dirigente Scolastica Monica Martinucci
“Dal silenzio alla lingua” è l’elaborazione di un gruppo di insegnanti del II Circolo Didattico di Colle di Val d’Elsa costruita in due anni di formazione, studio e ricerca, durante i quali sono stati seguiti, sostenuti e stimolati con amicizia e competenza dal dottor Alan Pona, linguista, e dalla dottoressa Franca Ruolo, antropologa. L’idea del corso di formazione era nata dall’esigenza di approfondire ad ampio raggio le tematiche inerenti l’insegnamento della Lingua Italiana come Lingua Seconda ai bambini provenienti da altri contesti culturali e linguistici, l’idea di scrivere dalla voglia di condividere con i colleghi riflessioni teoriche, metodologia e pratiche didattiche efficaci per facilitare l’acquisizione della Lingua Italiana come Lingua Seconda. La realizzazione è stata possibile grazie alla sensibilità ed alla fiducia che la Dirigente Scolastica del Circolo, dottoressa Monica Martinucci, ha dimostrato nei confronti della tematica e del gruppo. La lingua si impara, o meglio si acquisisce, nelle relazioni è il concetto che permea questo lavoro sia per quanto concerne i contenuti sia per le modalità di studio e ricerca che sono state adottate. Il testo è composto da due parti, ciascuna delle quali redatta in un anno, all’interno del percorso di formazione. Nella prima sono analizzati il concetto di Lingua Seconda, le tappe di acquisizione della lingua, le strategie relazionali e didattiche che favoriscono l’apprendimento, le tecniche di facilitazione e semplificazione dei testi scritti e l’osservazione degli aspetti relazionali e linguistici; nella seconda è proposto un percorso per facilitare l’acquisizione della lingua della comunicazione. Durante il primo anno le insegnanti hanno approfondito gli aspetti teorici analizzando i risultati della ricerca scientifica presentati dagli esperti, entrambi, tra l’altro, anche facilitatori linguistici presso le scuole primarie e secondarie di Prato. Alla presentazione seguivano fasi di discussione, riflessioni di gruppo, studio individuale, scrittura collettiva, aggiunte personali, ulteriore analisi, rielaborazione e riscrittura. Durante il secondo anno è stato realizzato il Syllabus nel quale, per ciascuna area tematica, sono indicati le funzioni linguistico-comunicative, il lessico, le attività ed alcune precisazioni che chiariscono e definiscono i vari aspetti. La ricerca dei contenuti e delle attività si è basata sull’'esperienza didattica delle insegnanti, tale ricerca è stata poi affinata e puntualizzata dal confronto con i formatori e con la teoria.
Page 5: Gruppo di lavoro per la costruzione
Page 10 and 11: In sintesi, il libro è stato scrit
Page 13 and 14: 0. Sull’acquisizione della Lingua
Page 15 and 16: essere dedicato all’ascolto e all
Page 17 and 18: VARIETÀ BASICHE La varietà basica
Page 19 and 20: - l’acquisizione segue stadi prec
Page 21 and 22: 2. Strategie relazionali e didattic
Page 23 and 24: che ci è familiare e un’altra di
Page 25 and 26: Tutte le volte che si compie un’e
Page 27 and 28: 3. Materiali didattici La lingua de
Page 29 and 30: iflessione sulla lingua per gli app
Page 31 and 32: 4. Evitare le nominalizzazioni. ESE
Page 33 and 34: Tuttavia, si può lavorare con gli
Page 35 and 36: 4. Osservazione Suggestioni “Esis
Page 37 and 38: iblioteca che lavora su dati raccol
Page 39 and 40: . l’errore nell’italiano L2 non
Page 41 and 42: . Osservazione intorno alle attivit
Page 43 and 44: Osservazione sugli aspetti relazion
Page 45 and 46: Osservazione sugli aspetti relazion
Page 47 and 48: Nelle attività scolastiche ! ! !
Page 49 and 50: Il Q.C.E.R. non è un modello presc
Page 51 and 52: GRIGLIE LINGUISTICHE Le griglie lin
Page 53 and 54: Per la Scuola Primaria LIVELLO INIZ
Page 55 and 56: Glossarietto Accordo. L’accordo
Page 57 and 58: L’avverbio di solito sta vicino a
Page 59 and 60:
Grammatica. Con il termine grammati
Page 61 and 62:
Osserviamo le caratteristiche lingu
Page 63 and 64:
; punto e virgola : due punti ? Pun
Page 65:
Varietà diastratica: la variazione
Page 68 and 69:
Rastelli, S. 2009, Didattica acquis
Page 70 and 71:
Sobrero, A. A. (a cura di) 1993, In
Page 72 and 73:
http://progettoricercaazione.files.
Page 74 and 75:
Renzi, L. 1977, “Una grammatica r
Page 76 and 77:
Scuola primaria e secondaria COSPE
Page 78 and 79:
Fabietti, U. 2004, Elementi di antr
Page 81:
Sitografia: http://www.achabrivista
Page 90 and 91:
IL DIALOGO NATURALE Come l’insegn
Page 92 and 93:
! ASPETTI ! LIVELLO INIZIALE In que
Page 94 and 95:
! ASPETTI ! LIVELLO DI CONTATTO (A1
Page 96 and 97:
FUNZIONI LINGUISTICO- COMUNICATIVE
Page 98 and 99:
Page 100 and 101:
Page 102 and 103:
Page 104 and 105:
! ! ! ! ! OBIETTIVI LINGUISTICO-COM
Page 106 and 107:
Page 108 and 109:
LIVELLO LINGUISTICO-COMUNICATIVO: A
Page 110 and 111:
Page 112 and 113:
show all

pubblicazione - 2° Circolo Didattico Colle di Val d'Elsa

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

Delete template?

Save as template?