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<strong>Gianni</strong> <strong>Savron</strong> <strong>Le</strong> <strong>Fobie</strong><br />
In merito alle fobie speciali o monofobie Pitres e Regis riferiscono che<br />
tutto ciò che può giungere ai sensi è suscettibile di diventare il punto di origine<br />
di una fobia, “... ciò che specifica lo stato morboso non è l’oggetto qualunque<br />
sul quale si fissa la paura, è il fatto di avere paura di un oggetto banale che non<br />
dovrebbe normalmente suscitare alcun sentimento di repulsione o di paura …”.<br />
Gli autori, dopo aver riportato la classificazione di Freud in fobie traumatiche<br />
da shock e fobie propriamente dette, preferiscono suddividerle in a)<br />
fobie degli oggetti (ematofobia, belonofobia, misofobia, ecc.); b) fobie di luoghi<br />
(claustrofobia, agorafobia, acrofobia, ecc.), elementi (idrofobia, talassofobia, pirofo -<br />
bia, geofobia, ecc.), malattie (dismorfofobia, eritrofobia, algofobia, nosofobia, ecc.), di<br />
morte (tanatofobia); c) fobie degli esseri viventi (ippofobia, aracnofobia, musofo -<br />
bia, antropofobia, ecc.) con nomi che etimologicamente richiamano il significato<br />
della fobia.<br />
Come si può osservare in questo momento storico è avvenuta, anche se<br />
non ancora completamente, la separazione delle fobie dagli altri disturbi<br />
ansiosi.<br />
Nel Traité de Pathologie Mentale di Ballet (1903) vengono infatti distinte le<br />
ossessioni dalle fobie. “… Si ha un’ossessione tutte le volte che un’idea, una paro -<br />
la, un’immagine si impone allo spirito, indipendentemente dalla volontà per il gioco<br />
spontaneo dell’automatismo intellettuale… L’ossessione morbosa è quindi una<br />
modalità di attività cerebrale sulla quale il controllo della volontà è nulla o molto<br />
insufficiente; si accompagna ordinariamente ad una emozione che può giungere fino<br />
all’angoscia … è un disturbo primitivo e generalizzato, che colpisce, nella loro asso -<br />
ciazione dinamica, gli elementi comuni alla volontà e all’intelligenza … l’elemento<br />
emotivo e l’elemento intellettuale puro, l’idea, giocano l’un l’altro un ruolo impor -<br />
tante…L’emotività degli ossessivi interviene nell’insorgere, nell’intensità, nel richia -<br />
mo delle crisi angoscianti, ma essa non saprebbe creare l’ossessione … L’idea deter -<br />
mina il punto di partenza e l’orientamento dell’ossessione; essa influenza il loro svi -<br />
luppo, essa attiva per associazione la riviviscenza degli stati affettivi che l’ossessione<br />
mette in gioco; infine, la lotta della coscienza contro l’invasione dell’idea ossessiva<br />
aggrava gli effetti dell’angoscia…L’ossessione è, prima di tutto, una malattia della<br />
volontà … L’idea ossessiva è involontaria e automatica, irresistibile, estranea al corso<br />
normale delle idee e, talvolta la stessa, in contraddizione con lui; infine, uno dei suoi<br />
caratteri più importanti, essa è cosciente …”.<br />
In merito alle caratteristiche cliniche delle ossessioni Ballet riporta quanto<br />
detto in precedenza da Falret nel 1889, e cioè che in tutte si ha:”… 1)<br />
coscienza di malattia; 2) sono ereditarie; 3) sono remittenti, periodiche ed intermit -<br />
tenti; 4) non sono isolate, ma accompagnate da angoscia e ansia, esitazione del pen -<br />
siero e degli atti, e sintomi fisici di natura emotiva; 5) senza allucinazioni; 6) pre -<br />
sentano le stesse caratteristiche psichiche in tutti gli individui, e non si trasformano<br />
in altre malattie mentali; 7) non portano a demenza; 8) in alcuni casi possono com -<br />
plicarsi con un delirio di persecuzione o un delirio melanconico ansioso in fase avan -<br />
zata di malattia, tuttavia conservando sempre le loro caratteristiche primitive …”.<br />
Caleidoscopio<br />
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