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Le Fobie - dott. Gianni Savron

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<strong>Gianni</strong> <strong>Savron</strong> <strong>Le</strong> <strong>Fobie</strong><br />

1990) e nel complesso questo modello induce a considerare la primarietà dell’ansia<br />

fra i disturbi emotivi, attribuendole il significato di fattore di rischio<br />

generale (Barlow et al., 1998).<br />

Prendendo in considerazione gli eventi che attivano l’ansia, Gray (1982)<br />

afferma che il Sistema di Inibizione Comportamentale (SIC) risponde a<br />

segnali di punizione, a segnali di non ricompensa e a nuovi stimoli; queste<br />

informazioni sono mediate dal sistema “comparatore” attinente al circuito di<br />

Papez (area subicolare, corpi mammillari, ipotalamo antero ventrale e il giro<br />

del cingolo).<br />

Il sistema comparatore analizza le informazioni provenienti da numerosi<br />

sistemi e sulla base di queste analisi regola l’attività inibente del SIC, e le sue<br />

fonti principali sono: a) il contesto ambientale esterno; b) il programma<br />

motorio; c) le precedenti esperienze stimolo-risposta legate all’ambiente, d)<br />

gli stimoli-risposta legati al comportamento; e) gli stimoli interni.<br />

Il compito del comparatore è quello di predire i nuovi eventi in base alle<br />

situazioni a cui si è esposti e controllare se possono realmente avvenire nella<br />

situazione che si sta vivendo.<br />

Per Gray (1982), nel SIC, un basso controllo dello stimolo minaccioso può<br />

aumentare l’aspettativa di danno poiché possono essere processate dal comparatore<br />

solo poche strategie alternative, e l’idea o l’esperienza ripetuta della<br />

mancanza di controllo può esporre l’individuo allo sviluppo di ansia cronica<br />

o all’instaurarsi, tramite altre immagini negative, di una vulnerabilità psicologica.<br />

Per controllo si intende l’abilità di influenzare gli eventi ed i rispettivi<br />

risultati, connessi a rinforzi negativi o positivi; questa definizione si sovrappone<br />

al concetto di predicibilità, ma come si può predirre ciò che potrà accadere?<br />

ad esempio la fine di un evento minaccioso?<br />

Questa definizione è anche in accordo con la teorizzazione di Weisz<br />

(1986), in cui non è solo importante che un soggetto percepisca i risultati<br />

come contingenti e conseguenti ad altri, ma anche che li percepisca in relazione<br />

al proprio comportamento.<br />

Minor et al. (1991), in studi animali, hanno dimostrato che la mancanza di<br />

controllo (capacità individuale di influenzare gli eventi e gli esiti) è una delle<br />

vie che conducono all’ansia ed alla paura: infatti, una sensazione di diminuito<br />

controllo è comunemente associato ad una immediata manifestazione<br />

di ansia.<br />

Numerose evidenze scientifiche convengono sul fatto che esperienze precoci<br />

di incontrollabilità possono condurre alla percezione psicologica di<br />

impotenza e di mancato controllo sugli eventi esterni ed interni; esse sarebbero<br />

quindi importanti nel condizionare le esperienze successive.<br />

Non si esclude tuttavia la possibilità di ridurre o inibire completamente i<br />

modelli di comportamento precedentemente appresi.<br />

86 Caleidoscopio

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