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Le Fobie - dott. Gianni Savron

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<strong>Gianni</strong> <strong>Savron</strong> <strong>Le</strong> <strong>Fobie</strong><br />

Considerazioni<br />

All’ansia sottendono vari significati: uno stato emotivo di tensione psichica,<br />

una emozione spiacevole, un senso di minaccia imminente, l’apprensione<br />

rivolta al futuro, uno stato fisico di tensione muscolare; certo è che, in<br />

un modo o in un altro ciascuno di essi circoscrive un disagio e un senso di<br />

malessere.<br />

L’ansia, rappresenta una sgradevole esperienza che può giungere a livelli<br />

estremi di paura, come negli attacchi di panico, oppure limitarsi ad espressioni<br />

lievi od episodiche quando rappresenta la risposta emozionale alle<br />

ordinarie situazioni di vita, ma può anche essere di frequente associata a vari<br />

disturbi psicologici e somatici, dei quali può essere sia il sintomo d’esordio<br />

che quello principale.<br />

Siamo abituati a riconoscere l’ansia ed i sintomi ansiosi, ma non cosa stia<br />

avvenendo in noi: essa si associa a preoccupazione, agitazione, irritabilità,<br />

insonnia, modificazioni dell’appetito, sudorazioni, tremiti, ipersensibilità<br />

dolorifica e parestesie.<br />

Ciò che risulta evidente è la relazione esistente tra ansia, depressione,<br />

emozioni e controllabilità-incontrollabilità degli eventi, frutto a loro volta di<br />

precedenti esperienze e caratteristiche psicobiologiche personali, le quali<br />

creano il terreno favorevole per lo sviluppo di vulnerabilità derivanti da un<br />

ri<strong>dott</strong>o controllo di sè e dell’ambiente.<br />

Quando un individuo sperimenta l’incertezza e una ri<strong>dott</strong>a abilità di cont<br />

rollo dei risultati in una situazione o di un comportamento, attiva l’ansia, e se<br />

tale stato perdura confermando la mancanza di controllo, il soggetto può sper<br />

i m e n t a re uno stato ansioso-depressivo; infine, se il senso di incapacità perd ura<br />

o la possibilità di controllo psicologico scema del tutto, come ad esempio<br />

quando si determina la perdita di ogni speranza, si ha uno grave disturbo<br />

d e p ressivo ( Abramson, 1989; Alloy et al., 1990; <strong>Savron</strong>, 1997, 1998a, 1999).<br />

Non è la depressione in sè che influenza il senso di impotenza, quanto<br />

l’incapacità di risolvere i problemi.<br />

Come già accennato si tratterebbe della “caduta di resistenza” causata<br />

dalla “non tenuta” del concetto in cui il soggetto credeva in precedenza.<br />

Questo modello cognitivo, impotenza-speranza, spiega le molte relazioni<br />

fra sindromi ansiose e sindromi depressive; infatti, la relazione sequenziale<br />

esistente fra ansia depressione è caratterizzata da una asimmetria espressiva<br />

poiché i sintomi ansiosi generalmente precedono i sintomi depressivi (Angst<br />

et al., 1990).<br />

Casi di ansia senza depressione sono frequenti, mentre i casi di depressione<br />

senza ansia sono relativamente rari (Dobson 1985; Di Nardo & Barlow<br />

Caleidoscopio<br />

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