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<strong>Gianni</strong> <strong>Savron</strong> <strong>Le</strong> <strong>Fobie</strong><br />
Eziologia dell’ansia e della paura<br />
L’ansia e la paura sono emozioni e l’emozione, in una concezione evoluzionistica,<br />
rappresenta un elemento di adattamento per la sopravvivenza<br />
della specie.<br />
Varie teorie si sono succedute nel tempo, da quella di James-Lange (1890)<br />
per la quale la coscienza delle percezioni somatiche produceva l’emozione<br />
psichica in se, a quella di Cannon (1927) in cui il comportamento emotivo<br />
esprimeva l’effetto dell’azione degli stimoli sensoriali sugli organi di senso e<br />
del sistema nervoso; o a quella di Cannon e Bard (1929) secondo i quali la<br />
percezione degli stimoli attivava l’ipotalamo provocando i cambiamenti<br />
somatici e comportamentali.<br />
Nel 1937 Papez ipotizzava l’esistenza di un sistema di controllo del comportamento<br />
emotivo valutante le informazioni sensoriali in rapporto alle<br />
emozioni che necessitava della partecipazione della corteccia per l’elaborazione<br />
dell’esperienza emotiva.<br />
Nel 1970 Mc <strong>Le</strong>an indicava come il sistema limbico fosse l’integratore dell’esperienza<br />
emotiva, e gli studi successivi dimostrarono che le reazioni legate<br />
all’attivazione del sistema nervoso autonomo (respirazione, battito cardiaco,<br />
sudorazione, contrazioni muscolari, ecc.) si verificavano prima che il soggetto<br />
provasse l’emozione; inoltre, erano i vari livelli di attivazione neurofisiologica<br />
a connotare le differenze nell’espressione fisiologica e comportamentale<br />
dell’emozione.<br />
Viene di seguito a formarsi una concezione cognitiva delle emozioni considerandole<br />
composte da tre elementi: 1) cognitivo; 2) comportamentale; 3)<br />
fisiologico-somatico; e ciascuna emozione (ansia, paura, rabbia, gioia, ecc.)<br />
esprime una diversa configurazione delle varie componenti, venendo percepite<br />
nell’insieme un fenomeno unitario (Lazarus, 1984).<br />
Diviene così chiaro che le reazioni fisiologiche assumono un significato<br />
nel contesto in cui avvengono, dipendendo dal modo in cui viene costruita<br />
ed interpretata l’esperienza stessa, oltre che dalle esperienze precedenti.<br />
Inoltre, la scoperta che gli schemi di comportamento emotivo dell’adulto<br />
sono già presenti nei primi anni di vita e che alcune reazioni sono attive solo<br />
dopo una certa fase di sviluppo psico-fisico, dimostrano la presenza di una<br />
dimensione sia maturativa-evoluzionistica che di apprendimento.<br />
Infatti, il meccanismo associativo e di generalizzazione dello stimolo, l’incertezza<br />
situazionale, la violazione delle aspettative e l’anticipazione del<br />
futuro hanno permesso di comprendere, in una prospettiva evoluzionistica,<br />
l’acquisizione del concetto di paura o di ansia nelle situazioni giudicate pericolose<br />
(Canestrari, 1984).<br />
Caleidoscopio<br />
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