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<strong>Gianni</strong> <strong>Savron</strong> <strong>Le</strong> <strong>Fobie</strong><br />
verifica continuamente il suo battito appoggiando la mano sull’area cardiaca.<br />
Nella tanatofobia il soggetto viene colto da violenta ansia/e o paura al<br />
pensiero della morte, alla vista di oggetti che richiamano nella sua mente<br />
anche lontanamente la morte, ed egli si sforza di evitare l’idea e/o la sensazione<br />
che essa procura.<br />
Evita anche di passare di fronte al cimitero, ad un negozio di fiori, o al<br />
marmista; ma anche la vista di una persona vestita di nero o un animale<br />
morto rievocano il pensiero della morte e provocano spavento.<br />
Non vi sono studi controllati sulla tanatofobia, e 3 casi trattati personalmente<br />
di cui uno secondario al disturbo ossessivo compulsivo hanno avuto<br />
risoluzione mediante strategie cognitivo-comportamentali.<br />
Il paziente afferma di non avere paura della morte in sé ma di ciò che le<br />
richiama l’idea della morte; infatti, è possibile affermare che non si ha paura<br />
della morte, poiché non si sa cosa essa sia, ma dell’idea che ci si è fatti della<br />
morte.<br />
Fobia dei rumori e dei tuoni<br />
I soggetti temono scoppi, tuoni, fulmini, rumori improvvisi, fuochi artificiali,<br />
la pioggia che cade, l’abbaiare del cane, ecc., e si allertano di fronte alla<br />
possibilità di essere esposti a questi stimoli, mettendo in atto dei comportamenti<br />
di evitamento (McNally, 1997).<br />
Un soggetto, per esempio, può non uscire se ha il lontano sospetto di<br />
incontrare maltempo, e continua a verificare l’eventualità di temporali consultando<br />
le previsioni del tempo.<br />
Tali riscontri sono presenti anche solo per andare a prendere la figlia all’asilo<br />
o se si deve fare la spesa. Se si necessita di raggiungere un’altra località,<br />
il soggetto chiede aiuto al partner o ad altri familiari perché l’accompagnino.<br />
Non vi sono dati epidemiologici e l’insorgenza del disturbo viene spesso<br />
fatta risalire a cause traumatiche o spaventi improvvisi, come temporali violenti,<br />
fuochi d’artificio, lampi, scoppi accidentali.<br />
Il trattamento di volta in volta richiede di strategie adattate al tipo di<br />
manifestazione del disturbo.<br />
Alcuni studi hanno utilizzato come esposizione lo scoppio di centinaia di<br />
palloncini, la registrazione e il riascolto di temporali, l’associazione di rumori<br />
con brani di musica preferita, l’esposizione a rumori prima programmati<br />
ed in seguito improvvisi.<br />
Fobia delle altre persone o Taijin-kyofu-sho<br />
È una sindrome presente nella popolazione giapponese; contrariamente a<br />
quanto avviene per la fobia sociale, il soggetto teme di offendere gli altri<br />
facendo qualcosa di imbarazzante verso loro, come ad esempio arrossire,<br />
50 Caleidoscopio