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Le Fobie - dott. Gianni Savron

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<strong>Gianni</strong> <strong>Savron</strong> <strong>Le</strong> <strong>Fobie</strong><br />

a) memoria implicita o non dichiarativa, relativa a ricordi appresi e<br />

recuperati senza piena coscienza (andare in bicicletta, guidare, suonare,<br />

ecc.) ed adibito alla conservazione di associazioni apprese tra uno stimolo<br />

specifico e una risposta fissa e si basa su un aspetto di memoria evidenziabile<br />

attraverso un riconoscimento di cui il soggetto non è consapevole<br />

ma che produce una risposta automatica di tipo percettivo, motorio,<br />

cognitivo, linguistico;<br />

b) memoria esplicita o dichiarativa, relativa ad episodi, relazioni e<br />

significati attinenti gli eventi diretti o indiretti, adibita al recupero delle<br />

informazioni di cui il soggetto è pienamente consapevole e che avrebbero<br />

un ruolo importante nel riconoscimento dello stimolo (Öhman 1999).<br />

In uno studio che mirava a valutare la percezione conscia o inconscia di<br />

uno stimolo visivo, Morris et al. (1998), nell’analizzare l’attività dell’amigdala<br />

nel corso dell’apprendimento condizionato trovarono che la risposta automatica<br />

di riconoscimento non cosciente seguiva circuiti diversi: lo stimolo<br />

percepito consciamente attivava il nucleo sinistro del complesso amigdaloideo,<br />

mentre lo stimolo subliminale, non percepito coscientemente, attivava il<br />

nucleo destro.<br />

In sintesi, le tendenze cognitive di ipervigilanza risultano presenti in soggetti<br />

sia con disturbi d’ansia che con livelli di ansia elevata, e la focalizzazione<br />

selettiva sulle sensazioni fisiche ne amplifica la percezione.<br />

I soggetti ansiosi o nevrotici vengono condizionati più facilmente dallo<br />

stimolo fobico ed estinguono tale paura più lentamente dei soggetti di controllo;<br />

essi tendono anche a sovrastimare la probabilità che uno stimolo<br />

minaccioso conduca ad esiti negativi rispetto uno stimolo neutro.<br />

Per concludere quindi, paura e ansia sarebbero due aspetti distinti.<br />

La paura esprime un sistema di allarme in risposta ad un pericolo presente<br />

ed è caratterizzato da una elevata attivazione e tendenza all’azione;<br />

l’ansia invece, è un’emozione orientata al futuro, caratterizzata sia dalla percezione<br />

di incontrollabilità e imprevedibilità degli eventi avversi, che dallo<br />

spostamento dell’attenzione su tali eventi e/o sulla propria risposta emotivaaffettiva<br />

(Barlow, 2002).<br />

30 Caleidoscopio

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