14.10.2014 Views

Supercar

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First Drive<br />

È tutto molto<br />

essenziale, e non in<br />

senso austero, ma<br />

con autentico fascino<br />

risaltare la determinazione che la<br />

Citroën ha voluto dare alla loro<br />

funzionalità e alla loro<br />

caratterizzazione. La posizione di guida<br />

si dimostrerà un compromesso per<br />

qualcuno, giacché il ben rifinito volante<br />

a forma vagamente squadrata limita le<br />

regolazioni in altezza e impedisce gli<br />

aggiustamenti in profondità, rendendo<br />

la seduta troppo bassa per le persone<br />

più alte.<br />

Il tre cilindri 1.200 da 110 cv,<br />

completo di turbocompressore, sposta il<br />

nostro modello in allestimento Feel, con<br />

massa di 1.020 kg, in maniera vivace. È<br />

la versione più potente della gamma e<br />

costa 18.500 Euro senza l’aggiunta di<br />

optional, mentre altri modelli offrono lo<br />

stesso motore tre cilindri privo di turbo<br />

a prezzi ancora inferiori. La variante più<br />

ambientalista propone dati<br />

incoraggianti di 29,4 km/l e 87 g/km di<br />

CO2, e la Citroën dichiara un risparmio<br />

del 20% sulle spese di gestione rispetto<br />

alla C4 normale, anche se però<br />

quest’ultima già figura bene di fronte<br />

alle rivali.<br />

La taratura fra leva del cambio,<br />

pedale frizione e precisione di sterzata<br />

è ben studiata, e la briosa accelerazione<br />

sostenuta dall’incantevole blocco tre<br />

cilindri fa da complemento ad un<br />

comportamento su strada confortevole,<br />

che annulla correttamente le<br />

sollecitazioni del fondo sconnesso.<br />

I cerchi da 16 pollici della nostra<br />

vettura di prova, che riempiono<br />

brillantemente i passaruota, danno una<br />

mano alla causa poiché hanno un<br />

profilo vagamente sportivo, ma grazie<br />

alle eccellenti doti di controllo dell’auto<br />

non devono faticare troppo.<br />

Rimane del rollio, ovviamente, però<br />

è ben gestito e i sedili riescono<br />

comunque a trattenere il corpo. Il<br />

beccheggio e l’appoggio in frenata sono<br />

contenuti, né la Cactus soffre di derive<br />

e improvvisi cambi di direzione. Tutto è<br />

deliziosamente equilibrato e misurato,<br />

senza tuttavia alcuna sciatteria e<br />

piattezza, come a volte si riscontra nelle<br />

tedesche. Non è un SUV da prestazioni<br />

No ai cerchi da 20<br />

pollici e sì ad una<br />

gommatura dal<br />

profilo sportivo.<br />

Pneumatici<br />

rimpiccioliti per un<br />

miglior confort<br />

stradale<br />

Strumentazione<br />

digitale al posto dei<br />

dischi a lancette; su<br />

ogni versione anche<br />

touchscreen da 7<br />

pollici<br />

Dritti al punto<br />

Ci piace<br />

Design accattivante,<br />

sembra costosa ma<br />

non lo è<br />

Non ci piace<br />

Finestrini a<br />

compasso, assenza<br />

di divanetto<br />

sdoppiabile<br />

Verdetto<br />

Rara miscela di<br />

carattere, anima e<br />

pragmatismo<br />

hhhhh<br />

folgoranti, e neanche intende esserlo. Ci<br />

sono invece carattere e look innovativo,<br />

concepiti per rivolgersi alle persone in<br />

carne ed ossa.<br />

C’è molto spazio nella zona<br />

posteriore, sufficiente per persone<br />

adulte, e la capacità di carico nel baule<br />

è decisamente abbondante. Emergono<br />

solo fattori discutibili di minor<br />

importanza: il divanetto a struttura<br />

fissa non ha nessuna configurazione<br />

opzionale sdoppiabile e i finestrini<br />

posteriori non si aprono per<br />

scorrimento verticale ma solo con un<br />

meccanismo a compasso.<br />

Alla Citroën spiegano che questo<br />

serve a risparmiare peso (il sedile<br />

posteriore ha eliminato 6 kg, i cristalli<br />

altri 11), ma l’impressione è che<br />

l’esigenza primaria fosse il taglio dei<br />

costi.<br />

La C4 Cactus ci piace e ci colpisce. È<br />

una miscela formidabile tra l’esistente e<br />

il futuribile, messa in atto tramite un<br />

geniale design ponderato e intrepido,<br />

personificazione della Citroën d’altri<br />

tempi. Lloyd usa parole quali “sincera” e<br />

“non pretenziosa” quando parla di<br />

quest’auto. Noi concordiamo con lui. A<br />

quasi ogni lancio automobilistico,<br />

termini come “apripista” o “nuova alba”<br />

vengono saccheggiati liberamente, ma<br />

per una volta la realtà coincide con la<br />

retorica. Ci siamo innamorati della<br />

Cactus, che sfondi oppure no.<br />

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SETTEMBRE 2014 I CAR-MAGAZINE.it

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