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Speciale<br />
Storia delle <strong>Supercar</strong><br />
Ferrari Enzo<br />
L’icona che venne schiacciata<br />
dalla Veyron<br />
Gli pneumatici<br />
esploderanno dopo<br />
15 minuti a velocità<br />
massima.<br />
La benzina finirà<br />
molto prima<br />
A quanto pare<br />
questo vale<br />
quanto un 0.8 g<br />
extra di potenza<br />
frenante<br />
non ha neanche senso preoccuparsi di quest’evenienza, visto<br />
che l’ipotetico impatto, con o senza telaio in fibra di carbonio,<br />
sarebbe senza alcun dubbio fatale, e Wallace è d’accordo.<br />
Mezza dozzina di tentativi dopo, stiamo ancora a meno di<br />
25 km/h dai magici 320. Anche se uno non si abituerà mai<br />
alla potenza assoluta di quest’auto, mi ritrovo a schiacciare<br />
freno ed acceleratore con sempre più confidenza: questa è<br />
una macchina straordinariamente accomodante.<br />
Il traffico sta aumentando, quindi proviamo un ultimo<br />
tentativo. Tenendo il gas per solo un mezzo secondo di più di<br />
quanto sarebbe saggio, riesco a vedere la prima cifra del<br />
tachimetro finalmente passare a “3” e immediatamente tiro<br />
giù i freni. Riesco in qualche modo a rallentare in tempo, e se<br />
l’auto di fronte avesse seguito il mio esempio probabilmente si<br />
sarebbe ritrovata un bel barcone nel bagagliaio.<br />
“312 km/h... non penso che riusciremo a fare di meglio in<br />
questo traffico”, borbotta Wallace, riconoscendo al volo il<br />
luccichio crescente ed il sogghigno di chi si sta rapidamente<br />
abituando alle esilaranti velocità raggiunte. È ora di<br />
tornarsene a casa. Gorgogliando indietro al Reno, mi accorgo<br />
che potrei aver appena gustato il mio istante in stile “vedi<br />
Napoli e poi muori”: come farò ad avere un’esperienza<br />
automobilistica in grado di battere questa appena vissuta? La<br />
Veyron ha regnato nel pollaio delle über-prestazioni per nove<br />
anni ormai, e sicuramente nessun modello sarà più<br />
disponibile entro il suo decimo compleanno. Mi permetto di<br />
suggerire a Wallace che non rivedremo mai più niente del<br />
genere.<br />
“Ah, non saprei”, sghignazza. “C’è un’auto nuova in<br />
cantiere, non penso che la faranno più lenta, tu che dici?”.<br />
”LA Più grande Ferrari di<br />
sempre” dichiarò Mark Walton<br />
a CAR, dopo aver guidato<br />
la Ferrari Enzo nel circuito di<br />
Fiorano.<br />
“Stupenda da togliere il fiato”,<br />
fu come Walton descrisse la<br />
<strong>Supercar</strong> di Ferrari del duemila,<br />
una vettura che introdusse tutta<br />
una serie di nuove tecnologie<br />
che aiutarono a ridefinire quella<br />
che oggi consideriamo una<br />
supercar, vantando anche<br />
parecchie “prime volte” di<br />
Ferrari.<br />
Tanto per cominciare, fu<br />
la prima Ferrari stradale ad<br />
avere i freni in ceramica. Inoltre<br />
scartò, in maniera controversa,<br />
la trasmissione manuale a leva<br />
aperta in favore del manuale<br />
automatizzato F1 derivato dalla<br />
355 e 360 Modena – che qui<br />
però cambiava violentemente<br />
marcia in 150 millisecondi.<br />
All’interno, lo sterzo della<br />
Enzo è stato il modello per il<br />
moderno “manettino” Ferrari –<br />
sebbene ci fossero dei tasti al<br />
posto della manopola rotativa<br />
a controllare la stretta mortale<br />
del controllo di trazione. Ma<br />
sì, c’era anche una modalità<br />
“Race”.<br />
Poi c’erano le aerodinamiche.<br />
Dimenticate l’enorme alettone<br />
dell’F50, la Enzo la rimpiazzò<br />
con due enormi diffusori, con<br />
piccole alette davanti alle<br />
ruote anteriori che lavoravano<br />
all’unisono con lo spoiler<br />
posteriore per aggiustare il<br />
bilanciamento aerodinamico.<br />
Il cuore era un bestione V12<br />
6.0 litri da 660 cv che girava<br />
fino ai 8.200 giri/min tuonando<br />
come una vettura da Le Mans.<br />
Gli ci volevano solo 3,7 secondi<br />
per toccare i 100 km/h, ed era<br />
anche più rapida a sfiorare i<br />
200 km/h (9,5sec) di una F1<br />
McLaren.<br />
Il colpo di fulmine continuò<br />
per Walton quando andò su<br />
strada. Descrisse la Enzo come<br />
“una mostruosa Elise larga<br />
1,8 metri”, qualcosa come<br />
“Delicatissima nei controlli, ma<br />
che allo stesso tempo ti puniva<br />
con violenza in uscita di curva”.<br />
Riassumendo, disse che era<br />
più divertente di una F1 perché<br />
semplicemente più guidabile.<br />
Walton elesse la Enzo come<br />
la supercar preferita di tutti i<br />
tempi.<br />
Eppure come mai non ci<br />
sembra più così eclatante nel<br />
2014? Tutta colpa della Bugatti<br />
Veyron.<br />
L’interpretazione del 21esimo<br />
secolo della McLaren F1<br />
improvvisamente rese la Enzo<br />
lenta ed arcaica. Dopotutto,<br />
come può competere contro un<br />
W16, quasi di un secondo più<br />
veloce alla prova dello 0-100<br />
km/h e dalla velocità massima<br />
virtualmente-impossibile-dacomprendere<br />
di 407 km/h?<br />
Il mondo fu sedotto dalla<br />
velocità pura e semplice e la<br />
miglior <strong>Supercar</strong> Ferrari che<br />
avessimo mai guidato divenne<br />
una gloriosa nota in calce della<br />
storia delle <strong>Supercar</strong>.<br />
JOHN MAHONEY<br />
SETTEMBRE 2014 I CAR-MAGAZINE.it 87