14.10.2014 Views

Supercar

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Speciale<br />

Storia delle <strong>Supercar</strong><br />

“Ron si fidava di noi. Non aveva<br />

nessuna idea di cosa stessimo<br />

facendo, Finché non ha visto<br />

l’auto definitiva”<br />

addosso, non avete scelta, dovete schivarlo, non potete<br />

frenare. Vi dovete concentrare se ci invitate qualcuno a farvi<br />

compagnia, perché è dannatamente veloce.<br />

Gordon voleva che quest’auto fosse più ‘analogica’, perciò ti<br />

dà pochi messaggi se decidi di andare troppo veloce... il che<br />

farebbe di te un imbecille, ma abbiamo ipotizzato che questo<br />

tipo di persone non avrà mai l’equivalente di 840.000 Euro!<br />

La McLaren è stata la prima auto con una monoscocca<br />

completamente in fibra di carbonio, perciò era costosa, e non<br />

avevamo modo di cambiare qualcosa una volta datagli forma.<br />

È stata disegnata a mano, poi vennero fatti i master. Solo le<br />

parti in vetro dietro le teste dei passeggeri sono state fatte in<br />

CAD. McLaren non poteva permettersi un gruppo ottico<br />

posteriore su misura; li abbiamo presi da una vettura italiana.<br />

Li stava utilizzando TVR, perciò tutta l’omologazione doveva<br />

esser già stata fatta; ma nessuno se ne prese mai la briga!<br />

Volevamo un pizzico di teatralità all’apertura delle porte, e<br />

avevamo visto delle interessanti porte ad apertura verticale<br />

su una Toyota da mostra. Ho anche lavorato alla Porsche 962,<br />

già sapevo che quei portelloni sarebbero rimasti chiusi a 355<br />

km/h solo se ci fosse stato un tetto molto resistente, cosa che<br />

avevamo. Abbiamo creato un piccolo cordolo e lavorato su<br />

una geometria della porta che potesse funzionare.<br />

La mia caratteristica preferita è il tetto e la spina dorsale,<br />

perché l’ingresso di aria dall’alto era una novità in quel<br />

periodo, e riuscire a renderla parte del design, renderla<br />

strutturale per il modo in cui scende verso il posteriore con i<br />

suoi punti di uscita è decisamente complicato, e penso che la<br />

grafica dei fori e dei vetri funzioni molto bene. Inoltre, quando<br />

apri entrambe le porte, dal frontale spunta una curvatura<br />

visibile attraverso il parabrezza, che va su fino ai vetri laterali.<br />

Rende l’idea di questa larga figura in picchiata; non l’ho<br />

disegnato per fare quest’effetto, è semplicemente una<br />

conseguenza.<br />

C’è solo un punto che mi irrita: la nervatura centrale che<br />

parte dalla ruota anteriore. Va su verso la porta, sfiora il<br />

passaruota posteriore, poi fa questa brutta piccola deviazione<br />

all’insù.<br />

Ron era straordinario: non conosceva veramente bene<br />

nessuno di noi della squadra di design, ma ci affidò i suoi<br />

soldi, e finché non ha visto l’auto definitiva, non aveva<br />

nessuna idea di cosa stessimo facendo. Ci ha dato il 100% del<br />

supporto, avevamo una struttura eccezionale... e gran cibo! La<br />

nomea della McLaren è spesso criticata, ma dall’interno è<br />

calorosa ed amichevole. Giocò un ruolo decisivo nel<br />

rendere la F1 l’auto che è stata”.<br />

mclaren f1 (1994-’98)<br />

PREZZO ALLORA 840.000 Euro<br />

MOTORE V12 6.064cc 48v, 627 cv, 650 Nm<br />

TRASMISSIONE Cambio manuale a 6 rapporti,<br />

trazione posteriore<br />

PRESTAZIONI 3,2 sec 0-100 km/h, 380 km/h<br />

PESO/MATERIALI 1.140kg/fibra di carbonio<br />

SETTEMBRE 2014 I CAR-MAGAZINE.it 81

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