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Speciale<br />
Storia delle <strong>Supercar</strong><br />
“Ron si fidava di noi. Non aveva<br />
nessuna idea di cosa stessimo<br />
facendo, Finché non ha visto<br />
l’auto definitiva”<br />
addosso, non avete scelta, dovete schivarlo, non potete<br />
frenare. Vi dovete concentrare se ci invitate qualcuno a farvi<br />
compagnia, perché è dannatamente veloce.<br />
Gordon voleva che quest’auto fosse più ‘analogica’, perciò ti<br />
dà pochi messaggi se decidi di andare troppo veloce... il che<br />
farebbe di te un imbecille, ma abbiamo ipotizzato che questo<br />
tipo di persone non avrà mai l’equivalente di 840.000 Euro!<br />
La McLaren è stata la prima auto con una monoscocca<br />
completamente in fibra di carbonio, perciò era costosa, e non<br />
avevamo modo di cambiare qualcosa una volta datagli forma.<br />
È stata disegnata a mano, poi vennero fatti i master. Solo le<br />
parti in vetro dietro le teste dei passeggeri sono state fatte in<br />
CAD. McLaren non poteva permettersi un gruppo ottico<br />
posteriore su misura; li abbiamo presi da una vettura italiana.<br />
Li stava utilizzando TVR, perciò tutta l’omologazione doveva<br />
esser già stata fatta; ma nessuno se ne prese mai la briga!<br />
Volevamo un pizzico di teatralità all’apertura delle porte, e<br />
avevamo visto delle interessanti porte ad apertura verticale<br />
su una Toyota da mostra. Ho anche lavorato alla Porsche 962,<br />
già sapevo che quei portelloni sarebbero rimasti chiusi a 355<br />
km/h solo se ci fosse stato un tetto molto resistente, cosa che<br />
avevamo. Abbiamo creato un piccolo cordolo e lavorato su<br />
una geometria della porta che potesse funzionare.<br />
La mia caratteristica preferita è il tetto e la spina dorsale,<br />
perché l’ingresso di aria dall’alto era una novità in quel<br />
periodo, e riuscire a renderla parte del design, renderla<br />
strutturale per il modo in cui scende verso il posteriore con i<br />
suoi punti di uscita è decisamente complicato, e penso che la<br />
grafica dei fori e dei vetri funzioni molto bene. Inoltre, quando<br />
apri entrambe le porte, dal frontale spunta una curvatura<br />
visibile attraverso il parabrezza, che va su fino ai vetri laterali.<br />
Rende l’idea di questa larga figura in picchiata; non l’ho<br />
disegnato per fare quest’effetto, è semplicemente una<br />
conseguenza.<br />
C’è solo un punto che mi irrita: la nervatura centrale che<br />
parte dalla ruota anteriore. Va su verso la porta, sfiora il<br />
passaruota posteriore, poi fa questa brutta piccola deviazione<br />
all’insù.<br />
Ron era straordinario: non conosceva veramente bene<br />
nessuno di noi della squadra di design, ma ci affidò i suoi<br />
soldi, e finché non ha visto l’auto definitiva, non aveva<br />
nessuna idea di cosa stessimo facendo. Ci ha dato il 100% del<br />
supporto, avevamo una struttura eccezionale... e gran cibo! La<br />
nomea della McLaren è spesso criticata, ma dall’interno è<br />
calorosa ed amichevole. Giocò un ruolo decisivo nel<br />
rendere la F1 l’auto che è stata”.<br />
mclaren f1 (1994-’98)<br />
PREZZO ALLORA 840.000 Euro<br />
MOTORE V12 6.064cc 48v, 627 cv, 650 Nm<br />
TRASMISSIONE Cambio manuale a 6 rapporti,<br />
trazione posteriore<br />
PRESTAZIONI 3,2 sec 0-100 km/h, 380 km/h<br />
PESO/MATERIALI 1.140kg/fibra di carbonio<br />
SETTEMBRE 2014 I CAR-MAGAZINE.it 81