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Supereroi<br />
Rivincita! Ossessione! Ego! Cosa ha smosso gli uomini delle <strong>Supercar</strong>?<br />
Henry Ford II<br />
L’incazzato<br />
“È MIO IL NOME su<br />
questo palazzo”<br />
è il modo conciso<br />
con cui Henry Ford<br />
II metteva fine ad<br />
ogni discussione.<br />
Discutere, o anche<br />
solo non essere<br />
d’accordo col nipote<br />
di Henry Ford, non<br />
era raccomandabile.<br />
Potete perciò<br />
immaginare cosa<br />
passasse nella mente<br />
di un uomo del genere<br />
quando offrì 10 milioni<br />
di dollari ad Enzo<br />
Ferrari per metà della<br />
sua compagnia, ed il<br />
signore chiuse tutte<br />
le trattativa all’ultimo<br />
minuto, mettendo<br />
fine a nove lunghi<br />
mesi di negoziazioni.<br />
Ford vide rosso e<br />
volle umiliare Ferrari<br />
nel modo più crudele<br />
possibile, allestendo<br />
il programma sportivo<br />
da cui nacque la<br />
GT40 che poi finì per<br />
dominare Le Mans per<br />
quattro anni di seguito<br />
a partire dal 1966.<br />
Il suo miglior lavoro: Gettare le basi per la GT40<br />
Enzo Ferrari<br />
L’incorreggibile pilota<br />
“GAREGGIARE è una<br />
grande smania al quale<br />
uno deve sacrificare<br />
tutto, senza reticenza,<br />
senza esitazione”.<br />
Così disse Enzo<br />
Ferrari in un’intervista,<br />
riassumendo la<br />
completa dedizione e<br />
passione di un uomo<br />
verso lo sport che ama.<br />
È stata questa<br />
passione ad aver<br />
attratto i più grandi<br />
designer, ingegneri<br />
e piloti, la stessa<br />
Il suo miglior lavoro: Ferrari F40<br />
passione che fu quasi<br />
la sua rovina, quando<br />
Ford gli offrì dei soldi<br />
che avrebbero potuto<br />
salvare la compagnia<br />
nei primi anni ‘60.<br />
Pare che Ford avesse<br />
però voluto introdurre<br />
una clausola che<br />
avrebbe limitato le<br />
spese di Ferrari nel<br />
motorsport.<br />
Non appena Enzo ne<br />
venne a conoscenza,<br />
mandò a monte la<br />
trattativa.<br />
Ron Dennis<br />
Il genio ossessionato<br />
UNA VOLTA Ron<br />
Dennis disse a CAR<br />
che spese “parecchi<br />
anni studiando cosa<br />
contaminasse le<br />
costruzioni” e che il<br />
quartier generale di<br />
McLaren montava<br />
unicamente ascensori<br />
mossi da pistoni<br />
invece che da cavi,<br />
perché non poteva<br />
tollerare il pensiero<br />
della presenza di cavi<br />
a bagno d’olio nel suo<br />
Il suo miglior lavoro: McLaren F1<br />
edificio. Ma quella<br />
stessa attenzione<br />
ai dettagli permise<br />
al CEO di McLaren<br />
di costruirsi il suo<br />
impero, la stessa<br />
vena perfezionista è<br />
permeata poi ad ogni<br />
auto stradale dalla<br />
F1 alla P1. “Sono<br />
ossessionato dall’alta<br />
qualità, e per ottenere<br />
alta qualità ci vuole<br />
grande attenzione ai<br />
particolari.”<br />
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SETTEMBRE 2014 I CAR-MAGAZINE.it