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N<br />
ERVOSO? È OVVIO che sono<br />
dannatamente nervoso. Se parliamo di<br />
imprese automobilistiche, sparare una<br />
Veyron Grand Sport Vitesse oltre i 320<br />
km/h ci fa un po’ sentire come il buon<br />
Andy Green quando ha sfondato la<br />
barriera del suono, con “giusto un pizzichino di controsterzo”.<br />
Ma il signor Green aveva una contea intera nel deserto di<br />
sale del Nevada, mentre io me la devo giocare nel traffico di<br />
tutti i giorni e contro l’imprevedibilità di mr e miss “lunatici<br />
della corsia centrale”, che si vedranno sorpassare da un<br />
granchione di due tonnellate, a pochi cm da loro, e a circa 310<br />
km/h...<br />
A dire il vero, comunque, quello che mi preoccupa di più è<br />
che il mio copilota, il pilota ufficiale della Bugatti Andy<br />
Wallace (sì, proprio quell’Andy Wallace, il vincitore di Le Mans<br />
del 1988 e, cortesia di non poche vittorie al Bruckyard,<br />
possessore di quattro Rolex Daytona che non hanno mai<br />
visto la luce del giorno perché non gli piace indossare orologi),<br />
avrà il ruolo del “è l’ora delle foto”: un eufemismo che sta per<br />
“Cristo, fai schifo, togliti che ci penso io”.<br />
Per me sarebbe una vergogna veramente grande.<br />
Considerando che tutti e 300 le coupé sono già state vendute,<br />
e visto che dei modelli Gran Sport Vitesse ne restano meno di<br />
20, incluse le 18 Legends in edizione limitata, questa è senza<br />
ombra di dubbio la mia prima ed ultima chance di guidare<br />
questo metallo pressato, personificazione dei sogni irrequieti<br />
di Ferdinand Piëch.<br />
Speciale<br />
Storia delle <strong>Supercar</strong><br />
Almeno ai miei occhi non è proprio la cosa più bella mai<br />
vista su quattro ruote. In ogni caso la sua compatta e<br />
muscolosa presenza è senza dubbio rafforzata dall’avere<br />
un’idea delle sue prodigiose prestazioni: la Veyron cattura<br />
genuinamente l’attenzione non appena entra nel campo visivo<br />
di chiunque. Quello stupendo motopropulsore W16 8.0 litri<br />
quadriturbo romba con un caratteristico ed intenzionale<br />
ringhio martellante, che risuona attraverso il serbatoio che<br />
separa a doppia paratia l’abitacolo dal predominante vano<br />
motore aperto verso l’alto.<br />
Scivolando giù per le strade di Molsheim, che hanno già<br />
visto di tutto, la Grand Sport Vitesse non brontola come<br />
farebbe una Ferrari o una Lamborghini con il loro rauco<br />
“aaaahhh” che somiglia al verso che farebbe Louis Armstrong<br />
quando va dal dottore. No, la Veyron fa semplicemente le fusa<br />
con intenzioni malefiche: tutto l’ardore e la furia soppressa di<br />
un’enorme alveare pronto ad eruttare al tocco di un bastone;<br />
energia colossale che si trattiene dall’esplodere; un ronzio<br />
meccanizzato proveniente da un altro pianeta.<br />
Eppure, nel traffico, i 1.200 cv si dimostrano<br />
incredibilmente docili e facili da gestire. Anche se gigantesco,<br />
il W16 genera qualcosa come 75 cv per cilindro (più o meno<br />
gli stessi di una VW Golf R), lasciando il motore libero da<br />
stress inutili e, come conseguenza, rendendolo più durevole<br />
ed allo stesso tempo deliziosamente docile mentre si è<br />
impantanati nel traffico.<br />
Ho detto veramente docile? Oh. Mio. Dio. Penso di aver<br />
inavvertitamente terminato il mio intero reparto espressivo<br />
con i primi due secondi in cui Mr Wallace ha scatenato la<br />
Veyron per la prima volta. L’accelerazione è oltre lo<br />
straordinario. Da capogiro. Talmente tanto oltre il termine<br />
“rapido” da essere pietrificante. È come se la vettura<br />
teletrasportasse la strada di fronte pezzo per pezzo.<br />
COSA SCRISSE<br />
CAR<br />
NELl’ottobre<br />
del 2005<br />
Come al solito CAR<br />
è stata la prima a<br />
parlare della Veyron<br />
e Georg Kacher è<br />
stato il primo a<br />
provarla su strada<br />
prima del lancio.<br />
Hanno cambiato il<br />
volto del mondo<br />
delle auto, per<br />
sempre, disse<br />
Georg. E la storia la<br />
ricorderà per<br />
questo.