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speciale<br />
Storia delle <strong>Supercar</strong><br />
LAMBORGHINI HA INVENTATO il concetto di<br />
auto sexy e veloce tanto quanto si potrebbe dire che<br />
Jean Harlow ha inventato quello di bomba sexy.<br />
C’erano già state auto veloci molto prima della Miura,<br />
come la SSJ di Duesenberg prima della guerra; la DB4<br />
GT di Aston o la Iso Grifo. Ed erano anche esageratamente<br />
belle, nessuno poteva negarlo guardando ad esempio la<br />
stupenda Talbot Lagos di Figoni Falaschi, o l’incredibile<br />
Mercedes 300SL Gullwing. Lo stesso valeva per le vetture a<br />
motore centrale, visto che Porsche, ATS e De Tomaso le<br />
costruivano prima che Lamborghini avesse creato quella che<br />
oggi è considerata la prima supercar moderna.<br />
Ma in qualche modo, con la Miura, le stelle si allinearono<br />
perfettamente, più delle targhe d’ottone nella Walk of Fame di<br />
Hollywood. Tutto era pronto per la creazione di qualcosa che<br />
fu molto di più della semplice somma delle sue spettacolari<br />
parti. Non soltanto un’auto veloce, o bella da vedere, ma una<br />
che gettò le basi per una razza a parte di vetture. La Miura<br />
cambiò Lamborghini per sempre, dribblando la sua mancanza<br />
di un pedigree sportivo, facendole spiccare il volo, e<br />
cambiando il concetto stesso di automobile.<br />
Il punto fondamentale della Miura è che, sebbene<br />
sembrasse scappata dalla griglia di una Le Mans della metà<br />
degli anni ‘60, non aveva origine dal motorsport, e Ferruccio<br />
Lamborghini non aveva alcuna intenzione di andarci in pista.<br />
Questa era una spudoratissima auto stradale. Praticamente la<br />
più eccessiva, oltraggiosa, che uno avrebbe potuto acquistare<br />
negli anni ‘60, e sicuramente una delle più belle. Ma la Miura<br />
creava già interesse prima ancora che Ferruccio avesse<br />
contattato qualcuno per vestirne il telaio nudo, che mostrò<br />
nel Motor Show di Torino nel 1965. Bastarono le sue viscere<br />
per mandare in fibrillazione gli spettatori.<br />
Con il suo V12 piazzato trasversalmente dietro i due posti<br />
COSA SCRISSE<br />
CAR NEL<br />
DICEMBRE DEL<br />
1967<br />
Ricordiamo il nostro<br />
viaggio a Sant’Agata<br />
Bolognese per<br />
ritirare una delle<br />
prime Miura in<br />
circolazione.<br />
“Esistono auto a<br />
trazione posteriore<br />
con motore montato<br />
trasversalmente,<br />
nessuna di queste<br />
però. è capace di<br />
fare i 290 km/h”<br />
scrisse Leonard.<br />
“E nessuna costa<br />
così poco” (costava<br />
poco più di 7.000.000<br />
delle vecchie Lire)<br />
SETTEMBRE 2014 I CAR-MAGAZINE.it 67