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Piano Sociale - Comunità Alto Garda e Ledro

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<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

PRIMA FASE - RILEVAZIONE DEI PROCESSI DI LAVORO<br />

Nella prima fase (periodo maggio – luglio, cinque incontri ) è stato garantito un supporto alla<br />

Responsabile del servizio e alle due Capo ufficio coordinamento (MariaPia Amistadi Dirigente<br />

Responsabile del Servizio socio assistenziale, Marisa Dubini Capo ufficio coordinamento<br />

domiciliarità, Costanza Fedrigotti Capo ufficio coordinamento Servizio <strong>Sociale</strong> professionale)<br />

finalizzato alla rilevazione e definizione:<br />

• del mandato istituzionale della Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong> ai sensi della normativa di<br />

riferimento;<br />

• degli obiettivi fondamentali che il servizio socio assistenziale intende perseguire delle<br />

aree di competenze e dei bisogni sociali della popolazione di riferimento e degli<br />

interventi.<br />

Alla responsabile e alle coordinatrici sono stati posti i seguenti quesiti:<br />

1. Quali sono i principi e le linee metodologiche alle quali l’organizzazione deve ispirarsi<br />

2. Cosa vuole ottenere questa organizzazione per i cittadini <br />

3. Cosa vuole ottenere questa organizzazione per gli operatori <br />

4. Quali interventi secondo voi è necessario attuare o consolidare <br />

Si riportano in sintesi le risposte fornite ai quesiti indicati<br />

1. Quali sono i principi e le linee metodologiche alle quali l’organizzazione deve<br />

ispirarsi <br />

• un servizio aperto ai cittadini che garantisca: accoglienza di qualità, disponibilità, flessibilità<br />

ed equità;<br />

• un servizio che offra la garanzia della risposta in relazione al tipo di bisogno. Per assicurare<br />

tale principio è necessario: accertare il bisogno con modalità condivisa, favorire l’attivazione<br />

della comunità territoriale e delle risorse informali;<br />

• l’attenzione agli altri settori della Comunità di Valle: favorire coerenza e comunicazione fra i<br />

settori dell’organizzazione e l’assunzione di uno stile relazionale e comunicativo condiviso;<br />

• una lettura attenta e costante del mandato della Giunta;<br />

• consolidare la consapevolezza dell’essere professionisti nell’organizzazione, attraverso:<br />

assunzione delle decisioni condivisa, responsabilità del singolo operatore, coerenza verso<br />

l’interno e verso l’esterno, riduzione della delega.<br />

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