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Aggiungasi che dato l’accatastamento dei pezzi e la mole di essi non e’ possibile muoverli
e metter le superfici scritte sotto un determinato angolo di luce, che agevoli la difficile
lettura. Non bisogna tuttavia disperare, e confido di migliorare sensibilmente con rinnovati
tentativi i primi apografi ottenuti. Ma occorre tempo e pazienza. Posso pero’ fin da ora
dichiarare, che si tratta di lunghe marche delle cave di Luni, con nomi di [consoli] e di
funzionari delle cave stesse; l’epoca si aggira attorno al 200 d. Cr. – In fine si raccolsero
pezzi ragguardevoli del fasciame del naviglio affondato.
Nella mia visita a Cotrone, oltre che dell’esame, per ora preliminare, del materiale,
ho dovuto occuparmi di altre questioni diverse, ed io sottopongo ora alla E. V. le
conclusioni cui sono arrivato.
a) Il contegno dell’impresa Forcellini fu correttissimo. Avverti’ la R. Prefettura delle
scoperte (si era a circa 12 km di mare dalla citta’), la quale si mise tosto in contatto
col sottoscritto, che ordino’ la sospensione dei lavori. Ma per due giorni si lavoro’,
e fu bene.
b) L’impresa Forcellini vanta diritti sul quarto del valore del materiale scoperto; ma io
contesterei tale diritto, [trattandosi] di impresa portuale per conto dello Stato, nei
cui contratti devesi sempre includere la clausola delle scoperte fortuite, il cui
prodotto deve venire senza compenso allo Stato. Desidero conoscere su di cio’ il
pensiero di V. E. per regolare la mia ulteriore linea di condotta.
c) L’impresa Forcellini mi ha presentato un conto di massima di L. 4300 per le opere
di salpamento, trasporto e scarico (tre giorni di lavoro). Ho richiesto il conto di
dettaglio, che, tra breve trasmettero’ e, forse con qualche riduzione, converra’
pagare.
d) Propongo che i marmi rimangano a Cotrone, dati in deposito statale al locale
Museo Civico, che in piccola parte li disporra’ nelle sue sale, ed il resto in speciali
aiole del giardino pubblico. Ma per il solo trasporto dalla assai discosta banchina e
dal cantiere alla sede definitiva occorre una spesa di parecchie centinaia di lire.
[Siponga] neanche al solo masso di 30 tonnellate, la cui rimozione per terra e’ un
problema.
e) A suo tempo qualche buon campione dei labra minori e delle basi potra’ essere
destinato al Museo Nazionale di Reggio.
f) L’impresa Forcellini ambisce l’onore di procedere alla completa ed esauriente
esplorazione e sfruttamento del banco subacqueo marmifero, che ha una superficie
di m. 150 x 70 circa, e dove il palombaro asserisce esservi ancora un materiale
enorme. Da un primo calcolo da me fatto coll’ingegnere Forcellini, la spesa si
aggirerebbe intorno alle L. 35.000, essendo indispensabile una nuova macchina
escavatrice ad aspirazione, per togliere tutto il banco sabbioso avvolgente i marmi,
che ha una [pascura] di m. 2 o 3. Affinche’ la E. V. sia in grado di decidere, e di
presentare, se sara’ il caso, una leggina speciale, ho deciso che l’impresa rediga un
progetto di dettaglio.
Tale l’esito della mia missione a Cotrone, i cui risultati sottopongo all’esame di V.E.
Il Soprint. P.o