Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
106<br />
Maria Lepori<br />
templava tanto la fine dell’egemonia sociale della nobiltà quanto il suo ridimensionamento.<br />
A inquietare le autorità governative erano gli immensi allodi e feudi<br />
allodiali appartenenti a signori sardi e iberici d’antico lignaggio, tramandati intatti<br />
nei secoli spagnoli e dotati di una giurisdizione talmente ampia da rendervi inconsistenti<br />
le prerogative del sovrano. 4 Per evitare il costituirsi di analoghe zone franche,<br />
invalicabili per i funzionari regi, nel periodo boginiano le concessioni feudali<br />
furono fatte more Italiae e riguardarono esclusivamente i diritti civili: le terre<br />
interessate non avrebbero frapposto ostacoli al libero dispiegarsi della giustizia<br />
regia e sarebbero rientrate tra i beni della Corona in assenza di eredi diretti. 5<br />
Einaudi», XXIV (1990), e L’Università di Sassari nell’età delle riforme (1763-1773), Centro<br />
interdisciplinare per la storia dell’Università di Sassari, Sassari 1992; A. MATTONE, Istituzioni e<br />
riforme nella Sardegna del Settecento, inDal trono all’albero della libertà. Trasformazioni e<br />
continuità istituzionali nei territori del Regno di Sardegna dall’antico regime all’età rivoluzionaria,<br />
Ministero per i beni e le attività culturali, Roma 1991, vol. I, pp. 325-419; I. BIROCCHI, La carta<br />
autonomistica della Sardegna tra antico e moderno. Le ‘leggi fondamentali’ del triennio rivoluzionario<br />
(1793-1796), Giappichelli, Torino 1992; ID., Università e riforme: il modello neoumanista<br />
e le facoltà giuridiche, inP.MERLIN (a cura di), Governare un regno. Viceré, apparati burocratici<br />
e società nella Sardegna del Settecento, Carocci, Roma 2005, pp. 422-441; G.G. ORTU, Villaggio e<br />
poteri signorili in Sardegna, Laterza, Roma-Bari 1996; A. MATTONE, P.SANNA, La ‘rivoluzione<br />
delle idee’: la riforma delle due università sarde e la circolazione della cultura europea (1764-<br />
1790), in «Rivista storica italiana», 3 (1998), pp. 834-942; M. LEPORI, Dalla Spagna ai Savoia.<br />
Ceti e corona nella Sardegna del Settecento, Carocci, Roma 2003. Recentemente, spostando l’attenzione<br />
sull’attività governativa precedente il periodo boginiano e perfino sulla dominazione austriaca,<br />
si è tentato di ridimensionare l’impatto della politica riformatrice del ministro nella realtà<br />
sarda. Cfr. G. MURGIA, La Sardegna durante la dominazione austriaca in una relazione di un<br />
anonimo, precursore del riformismo sabaudo nell’isola, in «Annali della Facoltà di Scienze della<br />
formazione dell’Università di Cagliari», nuova serie, XXVII (2004), Università di Cagliari, Cagliari<br />
2004, pp. 169-236; G. TORE, Viceré, segreterie e governo del territorio: i progetti di sviluppo<br />
agricolo, inP.MERLIN (a cura di), Governare un regno cit., pp. 291-356.<br />
4 Su 365 villaggi sardi esistenti al momento del passaggio del Regno ai Savoia, ben 192 erano<br />
infeudati a signori spagnoli che ne avevano anche la giurisdizione civile e criminale, in primo e<br />
secondo grado, mentre soltanto 38 appartenevano alla Corona (cfr. G. DONEDDU, Ceti privilegiati e<br />
proprietà fondiaria nella Sardegna del secolo XVIII, Giuffré, Milano 1990, p. 227). Nel Settecento,<br />
le preoccupazioni governative per le dimensioni della giurisdizione feudale comparvero esplicitamente,<br />
fin dagli anni Cinquanta, nelle analisi di Ludovico Dani, le cui relazioni sono in Memorie<br />
dell’Avvocato Fiscal Regio in proposito al Marchesato di Valdecalzana, Contado d’Oliva,<br />
Marchesato d’Orani, e delle terre, ville e giurisdizioni che si pretendono in allodio, 1750-57,<br />
Archivio di Stato di Torino (AST), Sardegna, Materie feudali, feudi in genere, m.1,n.20.Trai<br />
vari scritti compresi nel fascicolo, vedi in particolare la Rappresentanza a S.M. dell’Avv. Fisc. R.<br />
nel Supremo Consiglio di Sardegna in proposito delle concessioni fatte dai Re d’Aragona di<br />
terre, ville e giurisdizioni di quel Regno, 21 settembre 1750.<br />
5 Cfr. la prefazione di Bruno Anatra a F. FLORIS, Feudi e feudatari cit., p. 15. Sul diritto feudale<br />
cfr. i saggi di A. Solmi, U. Mondolfo e S. Pola, in A. BOSCOLO (a cura di), Il feudalesimo in<br />
Sardegna. Testi e documenti per la storia della Questione Sarda, Fossataro, Cagliari 1967. Le<br />
infeudazioni del periodo boginiano salvaguardarono immancabilmente il dominium eminens:<br />
all’estinzione della linea diretta si sarebbe avuta la devoluzione alla Corona, e al momento della<br />
vendita la riscossione dello jus relievi.