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Revista Insula núm 1. Juny 2007

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FORME DI CULTURA CATALANA NELLA SARDEGNA MEDIOEVALE<br />

momento, avrebbe conferito loro un ruolo fondamentale nella politica sarda.<br />

Nella prima fase di questa penetrazione, la nobiltà catalana ebbe in concessione<br />

le corti di Bidoní, San Teodoro e Oiratili, 29 amministrate dai fratelli di Agalbursa<br />

e da altri membri delle più prestigiose famiglie catalane trasferitesi nel Giudicato,<br />

dove, tra l’altro, furono affidati loro alti incarichi amministrativi.<br />

La mancanza di discendenti faceva presagire ad Agalbursa un futuro incerto<br />

dopo la morte di Barisone, perciò era necessario garantire il potere catalano<br />

nell’Arborea con un altro matrimonio: Ugo-Poncio, visconte de Bas (1153/1155-<br />

1185), fratello diAgalbursa, sposò, in data anteriore al 1178, Sinispella de Lacon-<br />

Serra, figlia di Barisone I e della sua prima moglie, Pellegrina de Lacon. Da questo<br />

matrimonio nacque Ugo-Poncio o Poncetto de Bas-Serra, che con il nome di<br />

Ugone I fu giudice d’Arborea (1192) fino alla morte, avvenuta nel 1211 circa.<br />

Inizialmente, la terza fase della penetrazione catalana nell’Arborea coincise<br />

con gli sforzi di Agalbursa di recuperare il Giudicato, in seguito alla scomparsa<br />

di Barisone I, avvenuta nel 1185. A questi era provvisoriamente succeduto Pietro<br />

I, figlio del giudice e di Pellegrina de Lacon. Forte di un’alleanza con il<br />

Comune di Genova, con i catalani residenti nell’Arborea e con Alfonso I il<br />

Casto (il quale poteva contare anche sul supporto strategico di Barisone II, giudice<br />

di Torres), una spedizione catalana, capitanata da Roger Bernat de Foix,<br />

conquistò nel 1187 il castello di Serla (o Sella) a Norbello, stabilendovisi fino al<br />

1192. Per quanto riguarda il castello, Antonio Pinna scrive:<br />

Il castello di Sella. È questo il castello del Giudicato d’Arborea posto più a nord,<br />

presso il confine col Giudicato di Torres. Situato nel territorio del comune di Norbello,<br />

si trova sul bordo destro di una vallata solcata dal rio Siddo, sopra l’attuale abitato di<br />

Domusnovas Canales. Di grande interesse appare il dato sorto dal nostro studio sulla<br />

viabilità circa la presenza di un tracciato che collegava, probabilmente, il castello<br />

con la strada a Karalibus Turrem. Ipotizziamo che dovette avere una gran rilevanza<br />

intorno al XII-XIII secolo, durante le guerre fra il Giudicato d’Arborea e quello di<br />

Torres, mentre la sua perdita d’importanza e decadenza può essere collocata in seguito<br />

all’allargamento verso nord dei confini del Giudicato.<br />

Di questa costruzione la storia ci lascia due documenti che vennero pubblicati da<br />

Pasquale Tola nel suo Codex Diplomaticus Sardiniae. Nel 1188, il presidio difensivo<br />

appare conteso fra catalani (venuti in Sardegna in seguito alla politica matrimoniale<br />

voluta da Barisone), che difendevano gli interessi di Ugo di Bas – il quale voleva<br />

aver diritto ad una parte del Giudicato –, e genovesi. All’interno di questa disputa<br />

interviene il Papa Clemente III con una lettera, affinché il castello di Sella, ingiusta-<br />

29 Si veda l’atto di donazione pubblicato in P. TOLA, Codex diplomaticus Sardiniae (in seguito<br />

CDS), Torino 1861, I, sec. XII, doc. 64, pp. 220-22<strong>1.</strong> Ai fratelli di Agalbursa, Ponç e Berenguer,<br />

furono concesse due delle curatorie più ricche del Giudicato; cfr. E. BESTA, La Sardegna medioevale,<br />

I, Palermo 1908, p. 12<strong>1.</strong><br />

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