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FORME DI CULTURA CATALANA NELLA SARDEGNA MEDIOEVALE<br />
momento, avrebbe conferito loro un ruolo fondamentale nella politica sarda.<br />
Nella prima fase di questa penetrazione, la nobiltà catalana ebbe in concessione<br />
le corti di Bidoní, San Teodoro e Oiratili, 29 amministrate dai fratelli di Agalbursa<br />
e da altri membri delle più prestigiose famiglie catalane trasferitesi nel Giudicato,<br />
dove, tra l’altro, furono affidati loro alti incarichi amministrativi.<br />
La mancanza di discendenti faceva presagire ad Agalbursa un futuro incerto<br />
dopo la morte di Barisone, perciò era necessario garantire il potere catalano<br />
nell’Arborea con un altro matrimonio: Ugo-Poncio, visconte de Bas (1153/1155-<br />
1185), fratello diAgalbursa, sposò, in data anteriore al 1178, Sinispella de Lacon-<br />
Serra, figlia di Barisone I e della sua prima moglie, Pellegrina de Lacon. Da questo<br />
matrimonio nacque Ugo-Poncio o Poncetto de Bas-Serra, che con il nome di<br />
Ugone I fu giudice d’Arborea (1192) fino alla morte, avvenuta nel 1211 circa.<br />
Inizialmente, la terza fase della penetrazione catalana nell’Arborea coincise<br />
con gli sforzi di Agalbursa di recuperare il Giudicato, in seguito alla scomparsa<br />
di Barisone I, avvenuta nel 1185. A questi era provvisoriamente succeduto Pietro<br />
I, figlio del giudice e di Pellegrina de Lacon. Forte di un’alleanza con il<br />
Comune di Genova, con i catalani residenti nell’Arborea e con Alfonso I il<br />
Casto (il quale poteva contare anche sul supporto strategico di Barisone II, giudice<br />
di Torres), una spedizione catalana, capitanata da Roger Bernat de Foix,<br />
conquistò nel 1187 il castello di Serla (o Sella) a Norbello, stabilendovisi fino al<br />
1192. Per quanto riguarda il castello, Antonio Pinna scrive:<br />
Il castello di Sella. È questo il castello del Giudicato d’Arborea posto più a nord,<br />
presso il confine col Giudicato di Torres. Situato nel territorio del comune di Norbello,<br />
si trova sul bordo destro di una vallata solcata dal rio Siddo, sopra l’attuale abitato di<br />
Domusnovas Canales. Di grande interesse appare il dato sorto dal nostro studio sulla<br />
viabilità circa la presenza di un tracciato che collegava, probabilmente, il castello<br />
con la strada a Karalibus Turrem. Ipotizziamo che dovette avere una gran rilevanza<br />
intorno al XII-XIII secolo, durante le guerre fra il Giudicato d’Arborea e quello di<br />
Torres, mentre la sua perdita d’importanza e decadenza può essere collocata in seguito<br />
all’allargamento verso nord dei confini del Giudicato.<br />
Di questa costruzione la storia ci lascia due documenti che vennero pubblicati da<br />
Pasquale Tola nel suo Codex Diplomaticus Sardiniae. Nel 1188, il presidio difensivo<br />
appare conteso fra catalani (venuti in Sardegna in seguito alla politica matrimoniale<br />
voluta da Barisone), che difendevano gli interessi di Ugo di Bas – il quale voleva<br />
aver diritto ad una parte del Giudicato –, e genovesi. All’interno di questa disputa<br />
interviene il Papa Clemente III con una lettera, affinché il castello di Sella, ingiusta-<br />
29 Si veda l’atto di donazione pubblicato in P. TOLA, Codex diplomaticus Sardiniae (in seguito<br />
CDS), Torino 1861, I, sec. XII, doc. 64, pp. 220-22<strong>1.</strong> Ai fratelli di Agalbursa, Ponç e Berenguer,<br />
furono concesse due delle curatorie più ricche del Giudicato; cfr. E. BESTA, La Sardegna medioevale,<br />
I, Palermo 1908, p. 12<strong>1.</strong><br />
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