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TAXACIÓ D’OFICIS DE MAESTRANCES<br />
(Oristano 1597-1621)<br />
Walter Tomasi<br />
Arxiu de Tradicions<br />
Presso l’Archivio Storico del Comune di Oristano, nella Sezione Antica, col<br />
numero di inventario 1342, è custodito un interessante documento del XVII secolo,<br />
contenente le tariffe dei prezzi delle prestazioni d’opera e dei manufatti degli<br />
artigiani e dei lavoratori della città, dei suoi borghi e dei tre Campidani. Il suo<br />
titolo originale è riportato nell’ultima delle otto carte di cui è composto, nella<br />
quale compare la scritta in lingua catalana Taxació de offissis de maestran[ces]<br />
y àls, mentre al di sotto di essa, in uno stile grafico di epoca successiva e in<br />
lingua italiana, è stata aggiunta da mano ignota la dicitura Tariffa degli Artisti.È<br />
la copia autentica, redatta dal notaio Miquel Nonni in data 26 marzo 1621 – su<br />
richiesta dell’allora conseller en cap Pere Lluís Dessí e di Joan Atzenis – dei<br />
capitoli presentati dai consiglieri di Oristano al viceré Alfonso Lasso Sedeño e<br />
da questi approvati, con ratifica finale da parte del reggente la Regia Cancelleria,<br />
Pere Joan Soler, il 14 dicembre 1597 e con pubblicazione di essi il successivo<br />
29 dicembre.<br />
Di questo documento non era stata divulgata notizia né dal Lippi, nel suo<br />
rapido inventario dell’Archivio Comunale di Oristano, né dall’Era, nella sua<br />
nota opera dedicata alla storia istituzionale cittadina. La sua conoscenza è dovuta,<br />
invece, alle preziose attività di restauro operate nel 1991 e, soprattutto, ai<br />
lavori di riordino dell’ingente patrimonio documentario oristanese, promossi<br />
dall’amministrazione cittadina, svoltisi durante gli anni 1995-2001, nel corso<br />
dei quali la Tariffa è stata recuperata e messa a disposizione degli utenti.<br />
Il testo, scritto in una lingua catalana fortemente arricchita da vocaboli provenienti<br />
dalla variante locale del sardo, inizia con la circostanziata spiegazione<br />
delle cause contingenti che resero necessaria la compilazione di un calmiere<br />
così ampio e articolato. Per i consiglieri ed il Consiglio Civico di Oristano urgeva,<br />
innanzi tutto, porre freno al rincaro sconsiderato dei prezzi di tutti i beni di<br />
consumo, a parer loro così eccessivo a causa del regime di monopolio che in<br />
pochi anni era stato creato da merqueders, negossiants, manestrals, masaius,<br />
jornalers, pescadors, i quali tutti – viene detto – con «scarsa coscienza e smisurata<br />
ingordigia», non si accontentavano più di «vivere e rimanere entro i prezzi»<br />
89<br />
INSULA, num. 1 (giugno <strong>2007</strong>) 89-104